Altri cinque docenti con diploma magistrale abilitante ottengono l'immissione in ruolo grazie all'Anief. Pesante condanna del Miur a 18mila Euro di spese legali. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Come sempre fatti e non parole nella tutela dei diritti dei lavoratori della scuola”.
Con ben cinque sentenze di totale accoglimento emanate dai Tribunali del Lavoro di Bologna, Ferrara, Rimini e Udine l'Anief ottiene l'immissione in ruolo retrodatata all'anno scolastico 2015/2016 di altrettanti docenti abilitati con diploma magistrale che il Miur aveva voluto escludere dalla partecipazione al piano straordinario di reclutamento decretato con la Legge 107/2015. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Come sempre l'Anief risponde con i fatti ai fiumi di parole che si sono versati a discapito di questa particolare categoria di insegnanti. Il Miur deve arrendersi all'evidenza e alle determinazioni ormai univoche dei tribunali: i docenti abilitati con diploma magistrale inseriti in GaE a seguito di sentenza passata in giudicato dovevano partecipare al piano straordinario; accedere a quelle immissioni in ruolo, e alle future, è un loro diritto. Queste nuove vittorie in tribunale ci danno ancora una volta ragione e la condanna a carico del MIUR è esemplare: quando l'Amministrazione lede platealmente i diritti dei lavoratori della scuola e tenta di eludere il giudicato e gli ordini dei tribunali, ne deve pagare le spese”.
Al quesito, attraverso cui si chiedeva quali iniziative intendesse assumere il Miur “per includere nella procedura concorsuale per titoli ed esami, disposta dall'articolo 1, comma 87 e successivi, della legge n. 107 del 2015, tutti quei dirigenti che hanno ottenuto, a decorrere dall'anno scolastico 2006/2007, la conferma dell'incarico di presidenza per almeno un triennio”, quasi un anno dopo risponde il sottosegretario Gabriele Toccafondi, preannunciando la decisione di dedicare una parte dei posti a bando proprio ai presidi incaricati: “il regolamento prevede, limitatamente al primo corso-concorso da bandire secondo la nuova disciplina, la riserva di una quota dei posti messi a concorso in favore dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 2-ter, del decreto-legge n. 58 del 2014, e quindi anche in favore dei presidi incaricati”.
Per quanto riguarda, invece, i candidati ricorrenti del bando di concorso svolto nel 2011, è chiaro che l’amministrazione sta attendendo il parere della Corte Costituzionale. La quale, potrebbe disporre un nuovo corso riservato per tutti coloro che si sono costituiti in giudizio o annullare interamente l’ultima sessione riservata. Anief ricorda, a tutti i candidati del concorso del 2011, che è ancora possibile aderire alricorso ad adiuvandumin Corte costituzionale prima della pubblicazione dell’ordinanza in Gazzetta Ufficiale.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Il concorso per dirigenti scolastici rimane una tappa fondamentale per sanare una situazione ormai diventata insostenibile, con una presidenza su quattro che viene affidata in reggenza e i dirigenti scolastici costretti e dividersi anche per 21 sedi e tremila alunni. Anzi, sono casi che con la carenza di dirigenti scolastici nell’anno in corso non potranno che ampliarsi. Il pericolo, tra l’altro, è che dopo tanta attesa, il regolamento sia pure deficitario, perché sembrerebbe sbarrare l’accesso al concorso a tutti i precari laureati e con 5 anni di servizio, a dispetto di una precisa sentenza del Consiglio di Stato, e costringendo il nostro sindacato a presentare ricorso. Nel frattempo invitiamo i candidati interessati del concorso del 2011 ad aderire alricorso ad adiuvandumin Consulta, prima della pubblicazione dell’ordinanza in Gazzetta, visto che le possibilità di accedere alle quote di concorso riservate sono limitate ai docenti candidati ricorrenti.
Ancora una volta dalla stampa arrivano inquietanti quanto inopportune “previsioni” sulla decisione dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato riguardo al diritto degli abilitati in possesso di diploma magistrale all’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento della scuola primaria e della scuola dell’Infanzia. Stavolta è il turno di Italia Oggi, che nel ricordare l’imminente pronuncia dei giudici di Palazzo Spada ci tiene a mettere l’accento sin dal titolo sul fatto che la decisione potrebbe sfavorire gli interessati.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): è evidente che i diplomati magistrali in Gae sono un incubo per qualcuno. Peccato che sia lo Stato ad aver riconosciuto il valore abilitante di quel titolo, i cui possessori hanno, quindi, piena legittimazione ad essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento. È ora di finirla con questa malcelata corsa a tirare la giacca ai giudici chiamati ad esprimersi sulla vicenda.
I numerosissimi seminari saranno rivolti a docenti, Ata, Rsu, Dirigenti scolastici. L’inaugurazione della stagione dei seminari avverrà a Reggio Calabria, il 25 settembre 2017, dalle 9.00 alle 13.00, alla presenza del Presidente nazionale professore Marcello Pacifico e di tutta la struttura territoriale.
Esperti di relazioni sindacali, sicurezza e rendicontazione d’istituto, e avvocati a confronto con centinaia di dirigenti scolastici hanno condiviso la necessità di cambiare profondamente il testo unico sulla sicurezza e chiesto di non rinnovare il nuovo CCNL senza la perequazione esterna con le altre aree della dirigenza pubblica (FUN) e interna con gli altri ex presidi (RIA).
Il dato è contenuto nel Focus che il Miur pubblica sul sostegno all’inizio di ogni anno scolastico all’interno del dossier “Anticipazione sui principali dati della scuola statale”. I posti di docenti istituiti per l’a.s. 2017/2018 – scrivono da Viale Trastevere - sono complessivamente 819.049, di cui 680.200 sono posti comuni e 138.849 sono posti di sostegno. I posti comprendono sia l’organico dell’autonomia che l’adeguamento di detto organico alle situazioni di fatto; per il sostegno sono comprese anche le deroghe. Occorre ricordare, infine, che l’adeguamento dell’organico alle situazioni di fatto per la parte delle deroghe per il sostegno è in via di consolidamento e pertanto i dati sono provvisori.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Abbiamo 100mila docenti in organico di diritto, ma ce ne sono almeno 40mila con i contratti in deroga fino al 30 giugno. Sono supplenze annuali che si trascinano da anni, con tutti i problemi che una scelta del genere comporta. Ad iniziare dal disagio che si procura agli alunni. Si è tanto parlato di riforma del sostegno, ma, a parte le chiacchiere, ci ritroviamo sempre con un posto su tre ogni anno da assegnare. Inoltre, tanti docenti specializzati attendono ancora di essere convocati. Eppure la scuola è cominciata da una settimana e la Ministra aveva pure promesso che le supplenze si sarebbero concluse entro il 15 settembre scorso.
Per cercare di trovare delle soluzioni a questi problemi, lo stesso presidente Anief, Marcello Pacifico, ha scritto in questi giorni alle scuole e alle famiglie, rilanciando l’iniziativa “Sostegno: non un’ora di meno!”: “l’obiettivo è ottenere il rispetto del diritto allo studio e all’integrazione scolastica dei nostri figli e dei nostri alunni che, attraverso certificazioni idonee, devono ottenere quanto previsto dalle normative vigenti a loro tutela”. I genitori, guidati dai referenti Anief, possono chiedere la documentazione utile per il ricorso: “tutti i docenti, gli ATA e i Dirigenti Scolastici possono partecipare attivamente alla nostra iniziativa informando le famiglie”.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.