Per i Dirigenti Scolastici di tutte le scuole italiane si apre una stagione molto “CALDA” a partire da questa settimana. Giovedì 25 maggio, è stata, infatti, proclamata una giornata di sciopero dei Dirigenti Scolastici aderenti all’ Udir per una serie di importanti motivi che vanno dalle gravose responsabilità anche penali, derivanti dalle norme sulla sicurezza, alla situazione stipendiale di stagno, fino ai carichi di lavoro ormai divenuti insopportabili con un numero sempre più alto di studenti e dipendenti da gestire e innumerevoli, e talvolta anche superflui adempimenti burocratici da formalizzare. Quotidiani monitoraggi, questionari, norme su trasparenza, anti corruzione, sicurezza dei locali scolastici, nuovo codice degli appalti, dematerializzazione, sicurezza informatica, reclutamento organico, autovalutazione, adesso anche il delicato tema delle vaccinazioni! Il tutto con continui tagli di organico, con uffici di segreteria dimezzati e talvolta non bene attrezzati. Molti saranno gli istituti scolastici che aderiranno alla manifestazione, provenienti anche dall'agro nocerino sarnese e da tutta la provincia di Salerno. Virginia Villani dirigente scolastico del 3°circolo didattico di Sarno anche vi prenderà parte e aggiunge: "A differenza delle altre Pubbliche Amministrazioni, nella scuola tutto è in capo all’unica figura dirigenziale che, pur se affiancata da un staff di docenti (sempre impegnati nella didattica), non può fronteggiare tutte le emergenze che quotidianamente coinvolgono un’istituzione scolastica e che spesso rischiano di non consentirgli di presidiare con la necessaria serenità gli snodi davvero fondamentali per una scuola, quelli relativi alla formazione e alla didattica. La giornata lavorativa dei dirigenti è quasi sempre di 12 ore a volte senza neanche la pausa pranzo! E non di rado si continua a casa. Tante, troppe responsabilità senza adeguati strumenti per svolgere al meglio i propri compiti. Occorre una semplificazione, un nuovo modello di governance e, non ultimo, un riconoscimento economico adeguato per le accresciute responsabilità professionali.
Ancora condanne a carico del Ministero dell'Istruzione per abuso e discriminazione del lavoro precario in violazione della clausola 4 dell’Accordo Quadro sul lavoro a tempo determinato allegato alla Direttiva 1999/70/CE. Anief: non ci fermeremo finché la contrattazione collettiva non sarà adeguata alla normativa comunitaria.
Continuano anche in Corte d'Appello le condanne a carico del Miur per l'illecita discriminazione posta in essere a discapito dei lavoratori precari cui non viene riconosciuto il diritto a percepire le medesime progressioni di carriera previste per il personale di ruolo, nonostante i tanti anni di servizio con contratti a termine. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Michele Ursini ottengono ragione anche presso la Corte d'Appello di Bari con la conferma della condanna del Miur per violazione di norme comunitarie.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): la normativa comunitaria è chiara e puntuale nello specificare che, per quanto riguarda le condizioni di impiego, i lavoratori a tempo determinato non possono essere trattati in modo meno favorevole rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato. La nostra azione di tutela non si fermerà finché il contratto collettivo del comparto scuola non sarà adeguato ai dettami eurounitari e non riconoscerà piena parità di trattamento, anche stipendiale, ai lavoratori precari.
L'Anief ricorda che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuti i propri dirittie per ottenere uno stipendio commisurato agli anni di servizio effettivamente svolti, anche se con contratti a tempo determinato.
I dirigenti scolastici oggi in sciopero davanti al Miur. “Schiacciati dalla burocrazia e dalle sanzioni, senza poteri e con gli stipendi più bassi della Pa”
"Vogliamo sensibilizzare le istituzioni sul recupero del dimensionamento che – afferma Marcello Pacifico (Confedir-Udir)- ha cancellato 4mila scuole e ridotto un quarto degli organici, sull'esigenza di raddoppiare il Fondo unico nazionale, assegnato invece alle altre aree dirigenziali dello Stato, sulla mancata assegnazione dei 226 euro mensili di indennità di vacanza contrattuale, in attesa del recupero di una cifra analoga per la firma del contratto da settembre 2015, sulla necessità di conferire la Ria (perequazione interna) anche a tutti i neo-assunti dal 2001".
Ma Udir punta l'indice anche contro le nuove norme sulla sicurezza che attribuiscono ai presidi enormi responsabilità, anche penali.
Iscriviti entro il 30 maggio 2017
Palermo, Catania, Milano, Bari, Torino, Bologna, Roma, Napoli
Mercoledì 31 maggio 2017 – dalle ore 15.30 alle ore 17.30
Dopo il grande successo dell’evento “Scelgo io! Digito positivo” che ha visto coinvolte Eurosofia e Anief nell’ambito delle iniziative promosse da “Generazioni Connesse”, progetto coordinato dal Ministero dell’Istruzione e finalizzato alla promozione dell’uso consapevole della Rete presso i giovani e alla sensibilizzazione degli studenti e del personale scolastico riguardo il tema del bullismo e del cyberbullismo, che si è tenuto a Palermo lo scorso 28 aprile, Eurosofia organizza attività di formazione e sensibilizzazione in tutta Italia.
Facciamo rete per difendere la Rete
La Camera dei deputati ha approvato definitivamente le Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo,
Il ministero ha inviato agli USR la nota protocollo 964 del 24.02.2017,con la quale chiede a tutte le istituzioni scolastiche di nominare due referenti per il contrasto al fenomeno del bullismo e cyberbullismo.
Eurosofia in collaborazione con Anief propone 8 incontri di formazione e sensibilizzazione, anche alla luce delle “Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e cyberbullismo” ed il successivo “Piano nazionale per la prevenzione del bullismo e cyberbullismo” presentato dal MIUR.
Obiettivo del corso
Acquisizione delle competenze psico-pedagogiche e sociali per la prevenzione del disagio giovanile nelle diverse forme e la promozione del welfare dello studente.
Il corso sarà così strutturato
25 ore on-line.Il corso è erogato in modalità e-learning attraverso la piattaforma telematica Eurosofia a cui il corsista accede con credenziali personali. Al fine di acquisire l’attestato di frequenza al corso riconosciuto dal MIUR ai sensi della Direttiva 170/2016, e prevista una verifica finale on-line.
2 ore in presenza. Mercoledì 31 maggio 2017 – dalle ore 15.30 alle ore 17.30.
Quasi 10mila posti in palio: il test che verrà somministrato a decine di migliaia di docenti candidati durerà due ore e sarà composto da 60 domande a risposta chiusa, con cinque opzioni di risposta. Svariate le competenze da verificare. A differenza del secondo ciclo, questa volta sono obbligati a partecipare alla selezione anche i candidati risultati idonei al precedente Tfa. Poiché le udienze cautelari sono state programmate dai giudici a giugno, è chiaro che qualora l’esito fosse positivo il Miur sarà obbligato a far frequentare le lezioni del Tfa terzo ciclo a tutti i ricorrenti o a organizzare delle prove suppletive, come già è accaduto con il concorso a cattedra 2016. Lo stesso varrà per tutti gli altri eventuali docenti vincitori dell’impugnazione al Tar contro l’esclusione prevista dal bando, tra cui gli Insegnanti Tecnico Pratici e altri generi di diplomati, il cui titolo di studio è secondo l’Anief a tutti gli effetti abilitante.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): in Piemonte ci sono 1.240 posti di docente di sostegno liberi, ma sono stati messi a bando appena 200 posti. Ma perché? Resta poi ancora da comprendere che senso abbia prevedere questo corso specializzante se poi il Miur non ha intenzione di collocare nelle GaE, a scorrimento, coloro che acquisiranno il titolo, né di assumerli a tempo indeterminato con altre vie. A oggi, i quasi 10mila docenti che nel 2018 si specializzeranno sul sostegno sono quindi destinati a fare comunque il concorso. Ammesso poi che entrino di ruolo, rimane ancora da capire il motivo per cui sono costretti a rimanere 5 anni sul sostegno, dal momento che ci sono dei corsi, come quello della scuola media, che durano solo 3 anni.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.