Il 2023 è alle spalle: è il tempo dei resoconti. Per Anief, ancora una volta, non possono che essere positivi. L’azione vincente del giovane sindacato ha infatti prodotto moltissimi risultati, a partire da tante nuove regole migliorative per la scuola: con il contratto collettivo 2019/2021, accordato all’Aran lo scorso 24 luglio e in via di definizione, il personale ha ottenuto più di una miglioria. I precari annuali, ad esempio, per la prima volta potranno fruire dei tre giorni di permesso per motivi personali/familiari sinora riservati ai colleghi di ruolo.
Come ha riportatoOrizzonte scuola, ha avuto luogo un incontro “di informativa con i sindacati sulle modalità di applicazione delle nuove norme che riguardano la proroga dei contratti al personale ATA – PNRR e Agenda SUD – in scadenza il 31 prossimo dicembre. I contratti del personale ATA in scadenza il 31 dicembre saranno prorogati, con modalità differenti a seconda del profilo professionale. Per i collaboratori scolastici, è stata annunciata una proroga fino al 15 aprile 2024”.
Come riporta la rivista specializzata Orizzonte scuola, “è stato approvato a Montecitorio un ordine del giorno proposto da Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi e Sinistra che impegna il governo a cambiare le modalità di pagamento docenti precari in modo da assicurare che l’accredito nel conto corrente arrivi entro l’ultimo giorno del mese successivo”.
Anief Campania non condivide il tono entusiasta di alcuni politici riportati dalla stampa per dei minimi cambiamenti che non portano comunque nessun beneficio alla rete scolastica campana. Purtroppo il piano di dimensionamento è stato fatto con la politica dei freddi numeri.
È iniziato il conto alla rovescia per il primo dei tre concorsi per diventare insegnante della scuola pubblica, come previsto dall’articolo 20 del decreto Pa bis n° 75/2023, che modifica le modalità sul nuovo reclutamento contenute nella Legge 79/22. In tutto, si assegneranno 70.000 posti. La scadenza per aderire alla prima procedura è prevista tra dieci giorni, il 9 gennaio prossimo, e riguarda la selezione per diventare docente in tutti i cicli scolastici: la selezione sarà di tipo “smart”, poiché la prova scritta si baserà sulla modalità computer based a risposta immediata, con gli argomenti presentati comuni a tutte le classi di concorso che permetteranno di coinvolgere con un’unica prova aspiranti docenti di più classi di concorso, sostegno compreso. Seguirà l’orale con lezione disciplinare. Il secondo bando di concorso prevede le prove dopo la prossima estate. Il terzo, invece, si svolgerà nel 2025.
Ancora un sì incondizionato alla Retribuzione professionale docente per un supplente con contratto di tipo “breve” che ha fatto ricorso con Anief: a dare l’assenso all’assegnazione della Rpd nello stipendio è stato il Tribunale di Vicenza, settore Controversie di lavoro. Nella fattispecie la docente ha chiesto il risarcimento per l’assenza della Rpd negli stipendi relativi ai servizi svolti nell’anno scolastico 2019/20: il giudice gli ha dato piena ragione, accordando quasi 1.600 euro alla docente, più interessi, reputando quindi coerente quanto espresso dai legali Anief che hanno indicato nella richiesta come l’assenza della Rpd “contrasti con il principio di non discriminazione di cui alla clausola 4 dell’Accordo quadro sul lavoro a tempo determinato concluso il 18/3/99, allegato alla Direttiva del Consiglio dell’Unione Europea 28 giugno 1999/70/CEE, secondo cui “Per quanto riguarda le condizioni di impiego, i lavoratori a tempo determinato non possono essere trattati in modo meno favorevole dei lavoratori a tempo indeterminato comparabili per il solo fatto di avere un contratto o rapporto di lavoro a tempo determinato”.
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