Confindustria divorzia dal Governo: se dobbiamo pagarlo noi, diciamo no. Anche il viceministro Calenda perplesso sui fondi previdenziali in busta.
Confindustria divorzia dal Governo: se dobbiamo pagarlo noi, diciamo no. Anche il viceministro Calenda perplesso sui fondi previdenziali in busta.
I dati pubblicati dal sito Voglioilruolo raccontano la fabbrica delle illusioni creata intorno alla vita degli insegnanti italiani
1) Oggi, al MIUR, si progetta la musica a scuola
Riportiamo dal Comunicato dell’Ufficio stampa.
2) Dall’11 al 17 ottobre prossimi la Europe Coding Week
La Commissione Europea ha dedicato una intera settimana all’iniziativa Europe Code Week, con centinaia di eventi in ogni parte d'Europa per offrire, a giovani e giovanissimi, vere e proprie esperienze di programmazione (http://events.codeweek.eu/).
3) Le Olimpiadi di italiano giungono alla quinta edizione
La competizione si svolgerà in più fasi, a livello regionale, nazionale e internazionale.
4) I C.P.I.A. saranno attivi nel giro di qualche settimana
In atto, sono stati complessivamente autorizzati 56 Centri per l’Istruzione degli Adulti.
I numeri aggiornati sono dell’Istat, attraverso il rapporto annuale “Italia in cifre 2014”: la maggior parte dei docenti lavora nelle superiori (204.242 su 126.056 classi) e nella primaria (201.226 su 146.403 classi). Alle medie ci sono 139.247 prof per 82.565 classi. La scuola d’infanzia, infine, si avvale di 81.352 maestri operanti in 72.793 classi. Il fabbisogno ufficiale di classi è però sottostimato: i 90mila alunni iscritti in più degli ultimi tre anni sono stati “spalmati” in quelle già esistenti. E nel frattempo sono spariti 150mila insegnanti.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): in Italia i dati ufficiali indicano un numero di alunni per docente irreale, perché si continua a non scorporare quelli di religione e di sostegno. E il riconoscimento sociale della professione rimane una chimera se si continuano a tenere le buste paga dei professionisti della formazione anche del 50% in meno rispetto ai colleghi dell’area Ocse. E che dire del turn over quasi bloccato, dell’età pensionabile portata a livelli massimi e delle donne-prof costrette a rimanere in cattedra fino a 67 anni?
Nuova vittoria degli avv. F. Ganci e W. Miceli dell'Anief che - con la sentenza n. 9729/14 su ricorso n. 9261/11 - ottengono la conferma dai giudici amministrativi dell'applicazione del principio di non discriminazione in tema di accesso alla carriera dirigenziale tra servizio prestato di ruolo o in regime di precariato. Ora al via i ricorsi gratuiti per riconoscere per intero il pre-ruolo e gli scatti nella ricostruzione di carriera dei neoassunti, il gradone stipendiale per chi è stato assunto dopo il 2011. Basta registrarsi al portale Anief e calcolare quanto spetta. Possibile recuperare fino a 10.000 euro.
Per la Corte dei Conti il “buco” per il mancato pagamento mensile dei contributi figurativi dei dipendenti pubblici era di 23 miliardi di euro dopo la fusione dell’INPDAP con l’INPS
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): la cessione del TFR assicura 100 euro oggi ma ne toglie 150 domani al momento del pensionamento. Il Trattamento di fine rapporto, infatti, è la principale fonte di finanziamento dei fondi integrativi pensione (80% quota base). Senza di esso, i lavoratori, a fine carriera prenderanno meno della metà dell’ultimo stipendio, con il rischio di una nuova tassazione che porti un solo vantaggio per le casse pubbliche. Il sindacato, inoltre, dopo i primi successi in tribunale, avvia la campagna per ottenere la restituzione del 2,5% di trattenuta operata nei cedolini del personale della scuola assunto a partire dal 2001.
Due supplenti su tre inseriti nelle GaE hanno almeno due abilitazioni: 18.285 ne detengono quattro, 10.315 supplenti ne hanno 5 e 2.830 addirittura 6 titoli per insegnare in altrettante discipline.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): è la prova vivente che i nostri insegnanti pur essendo ampiamente preparati e avendo dimostrato di essere dei professionisti, con tanti anni di formazione universitaria e tirocini nelle scuole alle spalle, non meritano di essere messi continuamente alla prova. Né di percepire stipendi ridicoli, senza più scatti e con gli aumenti riservati.
Per fruire dell’agevolazione è sufficiente avere in corso un contratto a tempo determinato con scadenza 30/06 o 31/08 2014 oppure un contratto a tempo indeterminato. L’esenzione è valida per un solo ricorso tra quelli attivati da Anief entro l'11 dicembre e per chi è già iscritto ma attiva adesso la delega o si iscrive adesso al sindacato con delega.
Pubblichiamo alcuni articoli sulla scelta del Governo di utilizzare i supplenti come "tappabuchi" non chiamando più in caso di assenza dei colleghi di ruolo da 1 a 7 giorni.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.