Mercoledì 30 ottobre, dalle ore 9 alle ore 13, presso IC “N. Botta”, Via Enrico Fermi n. 4, a Cefalù, ci sarà un importante seminario di formazione promosso e organizzato da Eurosofia e Anief.
Mercoledì 30 ottobre, dalle ore 9 alle ore 13, presso IC “N. Botta”, Via Enrico Fermi n. 4, a Cefalù, ci sarà un importante seminario di formazione promosso e organizzato da Eurosofia e Anief.
La presentazione della Legge di Bilancio alla Camera è imminente “e già si è scatenata la corsa agli emendamenti”: dalla sanità al tema dei Bitcoin, dalle politiche per la famiglia ai bonus edilizi, sia la maggioranza che l’opposizione stanno definendo le modifiche da apportare al testo. Nella lista delle modifiche da proporre vi sono anche temi che riguardano il miglioramento dell’Istruzione, dell’Università e dellla Ricerca.
Anche gli educatori hanno pieno diritto ad accedere alla Carta del docente, semplicemente perché il ruolo professionale è assimilabile per contratto e a tutti gli effetti a quello degli insegnanti: a ribadirlo è stato il giudice del lavoro di Treviso nell’esaminare un ricorso, prodotto dai legali Anief, in difesa di “un educatore assunto a tempo determinato” che per due anni scolastici, il 2020-21 e il 2023-24, non aveva ricevuto la card annuale da 500 euro per l’aggiornamento e la formazione continua, al quale è stata assegnata la quota dei 1.000 euro di cui aveva diritto anche “con rivalutazione monetaria”.
“Il decreto legge Fiscale 155/24 è il provvedimento legislativo da cui ricavare subito le risorse per riattivare con urgenza i contratti nella scuola pubblica dell’organico Ata aggiuntivo a supporto dei rilevanti progetti Pnrr e Agenda Sud”: lo chiede oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a un mese e mezzo dall’inizio delle lezioni negli istituti italiani privi di migliaia di unità di personale Ata, in particolare collaboratori scolastici e assistenti amministrativi che erano stati contrattualizzati lo scorso anno scolastico. Il sindacalista autonomo non si spiega “per quale motivo i complessi progetti di realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziati dall’Unione Europea, e di Agenda Sud anti dispersione scolastica non debbano continuare a essere supportati da risorse umane, peraltro indispensabili per il buon esito dei progetti stessi”.
“Accerta e dichiara il diritto di parte ricorrente ad usufruire del beneficio economico di € 500,00 annui relativo alla Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, per gli anni scolastici 2019/2020 e 2020/2021 e condanna il Ministero convenuto a mettere a disposizione della parte ricorrente l’importo complessivo di € 1.000,00 tramite il sistema della Carta elettronica, oltre interessi legali ovvero rivalutazione monetaria dalla data del diritto all’accredito sino alla concreta attribuzione”: questo è l’estratto di una delle migliaia di conclusioni, riportate in sentenza, rispetto alla richiesta degli insegnanti precari per vedersi riconosciuta la Carta del docente. Nella fattispecie, il testo è del Tribunale del lavoro di Rovigo che la scorsa settimana ha in tal modo assegnato 1.000 euro più interessi ad una insegnante che ha lavorato due anni, tra il 2019 e il 2021, e che aveva presentato ricorso con il sindacato Anief.
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