È di ieri la decisione del Consiglio di Stato che impone al MIUR di fornire le dovute spiegazioni sul funzionamento dell'algoritmo utilizzato per le procedure di mobilità 2016 rilevando le tante anomalie nei trasferimenti dello scorso anno. Anief: le illegittimità ci sono anche nella prossima procedura ancora in via di definizione.
Il MIUR, di nuovo travolto da un vortice di polemiche e da una serie ormai infinita di condanne in tribunale, dovrà fornire entro 8 giorni i dovuti chiarimenti sull'effettivo funzionamento dell'ormai famigerato algoritmo che ha gestito le procedure straordinarie di mobilità dello scorso anno. Lo ha deciso il Consiglio di Stato nelle vertenze patrocinate dall'Avv. Michele Ursini dell'Anief constatando come gli effetti pratici di tale misterioso algoritmo “hanno ingenerato varie questioni per un notevolissimo numero di insegnanti, trasferiti su posti mai richiesti o di natura diversa da quella riferibile al titolo d’assunzione”. Intanto i Giudici del Lavoro di tutta Italia continuano a condannare il Ministero non solo per i tanti errori procedurali, ma anche per le illegittimità contenute nel CCNI che ha regolato l'intera procedura relativa ai trasferimenti 2016 e che permangono anche nell'ipotesi di contratto di quest'anno.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): l'algoritmo impazzito è solo la punta dell'iceberg di una procedura di trasferimento progettata male dal MIUR e gestita peggio. Le illegittimità permangono anche nell'ipotesi di contratto stipulata lo scorso 31 gennaio e relativa alla prossima mobilità: ribadiamo la necessità di un intervento deciso e immediato volto a prevenire gli abusi e a rispettare la professionalità dei lavoratori; altrimenti si aprirà una nuova stagione di ricorsi che vedrà, ancora una volta, il Ministero soccombente.
Parte da Bologna l’iniziativa dell’ANIEF di svolgere in tutte le regioni italiane seminari tematici per affrontare lo sviluppo della legge 107/2015 e dell’organico dell’autonomia in relazione al settore musicale.
Secondo Anief, la titolare del Miur ha ragioni da vendere, poiché anche quest’anno sono state assegnate oltre 100mila supplenze annuali; significa che verrà coperto appena un posto vacante su dieci, con buona pace di chi continua a parlare di continuità didattica, fine della supplentite e diritto allo studio. La realtà è questa, il resto continua a essere vuoti slogan. Basta ricordare che solo sul sostegno, nell’anno in corso, sono state assegnate 52mila supplenze in deroga fino al 30 giugno, le quali corrispondono ad altrettanti posti liberi. Ma non avremo nemmeno immissioni in ruolo di assistenti amministrativi, tecnici, ausiliari e personale educativo, nonostante vi siano più di 15mila posti vacanti e altri che si libereranno a seguito del turn over.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): pure stavolta la ‘montagna ha partorito il topolino’, con le ambizioni del nuovo Ministro annullate dopo poco più di tre mesi di mandato. Invece di dare seguito alla proposta Anief, che ha chiesto più volte di monitorare lo stato effettivo delle cattedre e destinare tutte quelle libere nell’organico di diritto, i nostri governanti si sono bloccati sui 400 milioni di euro dell’ultima legge di bilancio. Eppure, non bisognava essere laureati in matematica per scoprire che con quei soldi si potevano assumere solo 12-13mila persone. Ora, ci dicono che saranno ancora meno. Con una parte di quei fondi stanziati addirittura forse dirottati su altri Ministeri. Tutto questo accade proprio mentre il Governo italiano viene comandato a presentarsi al Parlamento Europeo con delle motivazioni convincenti sulla mancata soluzione del precariato. La Ministra si è resa conto di vivere un bluff, di cui il suo dicastero è la solita vittima predestinata.
34.625,85 € come RIA a una DS assunta dopo il 2001. Ben 6.925,17 € di aumento, a regime, all’anno di stipendio per il riconoscimento dell’anzianità maturata durante il ruolo da docente ai sensi dell’ex art. 39 del Ccnl. Lo stabilisce, il 23 marzo, la sentenza n. 244/17 del Tribunale di Tivoli dopo quelle romane di novembre. Anche di questo si parlerà nei nuovi seminari formativi organizzati nel mese di maggio da Udir a Lecce (6), Napoli(8), Milano (15). Invia le schede di adesioni per Lecce, Napoli e Milano a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e chiedi il modello di diffida per recuperare la tua retribuzione e non perdere gli arretrati.
‘Le tre RRR della Dirigenza. Rischi, responsabilità, retribuzioni’, in programma a Lecce sabato 6 maggio dalle ore 9.00 alle 15.00, presso Hilton Garden Inn - via Cosimo De Giorgi, 62. Scarica l'adesione e il rimborso per il viaggio.
‘Le tre RRR della Dirigenza. Rischi, responsabilità, retribuzioni’, in programma a Napoli lunedì 8 maggio, dalle ore 9.00 alle 15.00 presso Ramada Naples - via Galileo Ferraris, 40. Scarica l’adesione e il rimborso per il viaggio.
'Le tre RRR della Dirigenza. Rischi, responsabilità, retribuzioni', in programma a Milano lunedì 15 maggio, dalle ore 8.30 alle 18.00, presso Novotel Milano Linate - via Mecenate, 121. Scarica l’adesione e il rimborso per il viaggio
A seguito della pubblicazione dei bandi per l'aggiornamento delle Graduatorie Permanenti ATA, l'Anief attiva lo specifico ricorso presso il TAR del Lazio al fine dell'integrale riconoscimento del servizio svolto nelle scuole paritarie cui illegittimamente il MIUR attribuisce la metà del punteggio annuale riconosciuto per le scuole statali. Aperti anche sportelli per la consulenza professionale. Consulta l’elenco. Adesioni entro l’8 aprile. Per aderire al ricorso vai al seguente link.
L'Anief, unico sindacato che da sempre si è posto come vessillo di tutela della legalità e del rispetto della normativa primaria, propone specifici ricorsi per contestare le tabelle di valutazione del servizio utilizzate per l'aggiornamento delle graduatorie ATA “24 mesi”. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Ancora una volta il MIUR pone in essere un'illegittima discriminazione nei confronti del servizio prestato nelle scuole paritarie. Come per le procedure di mobilità relative al personale docente dove abbiamo già vinto nei tribunali, la normativa parla chiaro: il servizio nelle paritarie va riconosciuto per intero e senza alcuna discriminazione rispetto a quello svolto nella statale”. Può aderire a questo ricorso il personale ATA di tutti i profili professionali che intende aggiornare la propria posizione o inserirsi nelle graduatorie provinciali permanenti 24 mesi e ha servizio svolto nelle scuole paritarie. Attivi, presso le sedi Anief di tutta Italia, gli sportelli di consulenza dedicati per la compilazione dei modelli di inserimento/aggiornamento delle graduatorie ATA “24 mesi”. Cerca la sede Anief più vicina a te.
Secondo UDIR non ha senso mettere in piedi un sistema di valutazione complicato, cervellotico e poco trasparente, se poi lo sbocco sarà un premio di risultato mensile striminzito, pari in media a 150 forse 200 euro lordi. Perché quest’anno verranno a mancare le somme stanziate una tantum dalla Buona Scuola e di conseguenza il Fondo unico nazionale destinato alla categoria si ridurrà di circa 20 milioni. È questa, dunque, la risposta del Governo agli stipendi dirigenziali più bassi della PA e dimezzati rispetto al privato?
Marcello Pacifico (Confedir-Udir): bisognerebbe almeno reintegrare questa somma nel corrente anno scolastico. Qualche risorsa aggiuntiva potrebbe venire dal conferimento della RIA dei pensionati, ma si tratterà di somme non importanti, anche perché ormai sono davvero pochi i dirigenti scolastici che godono dei questa ‘voce’. Tutto questo accade, tra l’altro, dopo i quasi 15mila euro tagliati negli anni scorsi, con una perdita di almeno 350 euro al mese che rimarrà per sempre, con effetti sulla pensione e la buonuscita.
ROMA, 26 MAR - Nel prossimo autunno il Governo italiano dovrà presentarsi al Parlamento Europeo con motivazioni convincenti sulla mancata soluzione del precariato lavorativo: lo ha stabilito, secondo quanto riferisce l'Anief, Cecilia Wikström, Presidente della Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo, al termine del confronto tra le parti interessate sulla mancata adozione della Direttiva Ue sulla stabilizzazione del personale pubblico con 36 mesi di servizio svolto. La Presidente - prosegue l'Anief - "si è detta fortemente delusa delle giustificazioni mosse dai rappresentanti italiani; ha chiesto loro formali e dettagliati ragguagli, da presentare subito dopo l'estate, all'interno di un'adunanza plenaria per il Parlamento Europeo". "Questa netta presa di posizione a favore dei nostri legali - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief - non fa altro che confermare la bontà della linea sindacale per vincere il precariato. Nel frattempo, i contenziosi proseguiranno nei tribunali, al fine di ottenere almeno un adeguato riconoscimento per la mancata assunzione".(ANSA).
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