"Riprende l'attività didattica nelle scuole, ma decine di migliaia di docenti e Ata aspettano ancora i loro stipendi del nuovo anno scolastico, molti di loro anche quello di settembre 2023".
"Riprende l'attività didattica nelle scuole, ma decine di migliaia di docenti e Ata aspettano ancora i loro stipendi del nuovo anno scolastico, molti di loro anche quello di settembre 2023".
Come ha più volte segnalato il sindacato Anief, molti precari con supplenze brevi non hanno ricevuto lo stipendio: il Ministero dell’Istruzione e del Merito invita gli istituti ad autorizzare entro il 10 gennaio i ratei arretrati per fare i pagamenti il 19: Anief sollecita il Mef a non procrastinare i tempi.
Il 2024 sarà l’anno dei concorsi e delle assunzioni nella scuola? Sembra proprio di sì. Sono previsti due procedure Pnrr per i docenti: uno subito con domande entro dopodomani e il secondo bando da pubblicare in estate a chi entro giugno conseguirà i 30 Cfu. E c’è anche il concorso per dirigenti scolastici, per il quale candidarsi entro il 17 gennaio se si sono svolti 5 anni di servizio. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, però “i concorsi sono sicuramente un’opportunità ma non sono la soluzione al precariato. Siamo convinti che i concorsi non siano la strada per combattere il precariato. La soluzione – dice il sindacalista a Orizzonte Scuola - può essere solo il doppio canale, lo avevamo detto lo scorso anno, purtroppo poi in Commissione europea è saltato tutto. Speriamo che la proposta della senatrice Bucalo sul doppio canale possa avere un iter accelerato in Parlamento per essere approvata entro quest’anno”.
Cresce il pressing nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze a seguito dell’ingiustificabile ritardo dei pagamenti delle supplenze nella scuola di durata “breve e saltuaria”: domani riprende l’attività didattica nelle scuole, ma decine di migliaia di docenti e Ata aspettano ancora i loro stipendi del nuovo anno scolastico, molti di loro anche quello di settembre 2023. La stampa nazionale oggi scrive che secondo il cronoprogramma del piano di semplificazione, l’intervento salva-stipendi sarebbe dovuto “arrivare entro marzo” ma il ministero ha annunciato di voler presentare una prima proposta al Mef entro la fine di gennaio”. Anief, che da settimane denuncia il problema, sostiene con forza l’iniziativa del dicastero dell’Istruzione e del Merito di accelerare i tempi per liquidare le somme spettanti ai precari della scuola.
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