“Accerta e dichiara il diritto di parte ricorrente ad usufruire del beneficio economico di € 500,00 annui relativo alla Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, per gli anni scolastici 2019/2020 e 2020/2021 e condanna il Ministero convenuto a mettere a disposizione della parte ricorrente l’importo complessivo di € 1.000,00 tramite il sistema della Carta elettronica, oltre interessi legali ovvero rivalutazione monetaria dalla data del diritto all’accredito sino alla concreta attribuzione”: questo è l’estratto di una delle migliaia di conclusioni, riportate in sentenza, rispetto alla richiesta degli insegnanti precari per vedersi riconosciuta la Carta del docente. Nella fattispecie, il testo è del Tribunale del lavoro di Rovigo che la scorsa settimana ha in tal modo assegnato 1.000 euro più interessi ad una insegnante che ha lavorato due anni, tra il 2019 e il 2021, e che aveva presentato ricorso con il sindacato Anief.