A fronte di meno di 50 euro netti in busta paga, i dipendenti pubblici ne perderanno altrettanti per il mancato adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale. Con i dirigenti scolastici che si ritroveranno addirittura 200 euro in meno. Ecco perché Anief e Udir diffidano i sindacati rappresentativi a firmare il rinnovo contrattuale a queste condizioni. Visti i vantaggi economici ridotti al minimo, sarebbe molto più opportuno intervenire presentando ricorso in tribunale, in modo da ottenere il maltolto e quanto la legge prevede: l’allineamento stipendiale al 50 per cento dell’inflazione. Un'integrazione che, come ha detto la Consulta, va applicata anno dopo anno, mese dopo mese, a partire da settembre 2015.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): se calcoliamo un reddito medio di 1.500 euro, l’aumento che va applicato ammonta a 105 euro. Quelli che, da oltre 20 mesi, il personale della scuola dovrebbe vedersi assegnati. E il doppio ai dirigenti scolastici, il cui stipendio tabellare rimane invece dimezzato rispetto ai colleghi del comparto privato. Per questi motivi abbiamo deciso di ricorrere, piuttosto che cedere a delle lusinghe davvero ridicole, rispetto a un contratto ancora una volta sottoscritto sulla pelle dei lavoratori pubblici.
Ecco i modelli di diffida messi a disposizione da Anief e Udir per il recupero dell'indennità di vacanza contrattuale nello stipendio.
Ecco i modelli per ricorrere con Anief (dipendenti della scuola e lavoratori della PA) e Udir per il recupero dell'indennità di vacanza contrattuale nello stipendio.