Pubblichiamo alcuni articoli sul blocco delle indennità per scatti e contratto.
Pubblichiamo alcuni articoli sul blocco delle indennità per scatti e contratto.
Con sentenza n. 4724 del 2014 rigettato l’appello del Miur. 12 docenti, neo-immessi in ruolo con anni di precariato alle spalle ottengono la nomina a preside, dopo aver superato tutte le prove, grazie alla disapplicazione della legge italiana in contrasto con la direttiva comunitaria, come richiesto dagli avv. S. Galleano e W. Miceli, dopo che in primo grado i giudici del Tar Lazio avevano dato ragione ai legali dell’Anief. Nuovo successo del sindacato che ora rilancia i ricorsi al giudice del lavoro per il pagamento degli scatti e quelli sulla ricostruzione di carriera per il riconoscimento per intero del pre-ruolo.
Il criterio dei crediti didattici, nel Documento-ipotesi sulla Scuola (Ottava scheda)
Nel capitolo sugli “scatti di competenza”, è la nota più stonata
Il Miur stanzia per le attività aggiuntive di insegnamento e i progetti, il cosiddetto Mof, meno della metà di quanto assegnato nel 2011: significa che a un docente coinvolto per un anno in impegnative attività di coordinamento andranno in media meno di 200 euro netti. Col risultato che si penalizzeranno tutte le iniziative a completamento della didattica
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): è questa la via del merito e del rilancio della categoria? Mentre in altri comparti e nel privato gli aumenti sono stati dignitosi, nella scuola abbiamo calcolato che dal 2010 si è attuato un danno economico complessivo per ogni lavoratore che arriva a 10mila euro. Con l’assegnazione ridotta di quest’anno, il debito aumenterà ancora.
Pubblichiamo alcuni articoli sul Tar del lazio che dice "no" al liceo "breve".
1) Il criterio di assegnazione degli “scatti di competenza”, nel Documento sulla Scuola (Settima scheda)
Per correlare “merito” e carriera retributiva, il documento prospetta il criterio dei “crediti”. In questa scheda ci soffermiamo su quelli professionali e su quelli formativi, il cui accertamento può essere fatto, dal nucleo di valutazione interno, in modo trasparente e obiettivo.
2) Alcuni dati sulla realtà della scuola nell’a.s. 2014-2015
Secondo i giudici amministrativi i motivi di finanza pubblica non possono sovrastare il diritto allo studio.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): il Miur la smetta di combattere la dispersione scolastica adottando impossibili sperimentazioni di cancellazione del tempo scuola. Quel che serve è, piuttosto, elevare l’obbligo scolastico a 18 anni e investire nell’alternanza scuola-lavoro.
Pubblichiamo alcuni articoli sulla carenza all'inizio del nuvo anno scolastico, di 1.200 presidi e la necessità immediata di un concorso.
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