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Nella Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio 2024 è stato pubblicato il DM del 20/11/2023 circa la modifica dei requisiti di accesso per le classi di concorso A26 e A28. Sono stati modificati i crediti e i settori scientifici disciplinari richiesti, inoltre è stata aggiunta qualche classe di laurea.
L’emendamento al Decreto Milleproroghe richiesto circa la proroga di un anno per il conseguimento delle Certificazioni di Alfabetizzazione Digitale è stato approvato dalla Commissione Bilancio della Camera.
Il nuovo CCNL entrerà in vigore giorno 1 maggio e le graduatorie si aggiorneranno quest’anno, verosimilmente in primavera (tra maggio e giugno) e con la possibilità, anche per chi si iscrive per la prima volta, di acquisire, entro un anno, la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale così come previsto dal CCNL 2019-21.
In modo inaspettato e con giustificazioni inappropriate, a pochi giorni dall’arrivo del testo modificato nell’Aula di Montecitorio, saltano quasi tutti gli emendamenti al decreto legge Milleproroghe prodotti con lo scopo di salvare la scuola dal baratro organizzativo: le commissioni della Camera dei Deputati, infatti, hanno bocciato diverse richieste di modifica, proposte dall’Anief, a partire dall’emendamento sulla proroga al 2025 della deroga vincoli per i lavoratori neo-assunti.
Un emendamento al decreto Milleproroghe appena approvato dalle commissioni della Camera permetterà ai nuovi precari che vorranno inserirsi a breve nelle graduatorie di terza fascia ATA di farlo e di avere poi un anno di tempo per l’acquisizione della certificazione di alfabetizzazione informatica introdotta con il Contratto collettivo nazionale 2019/21 sottoscritto in via definitiva il 18 gennaio 2024: in quel Ccnl erano state infatti definite le caratteristiche che deve possedere la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale. In particolare, la certificazione dovrà essere rilasciata da un ente accreditato presso Accredia, in linea con il DigComp2.2.
L’aggiornamento annuale nella scuola riguarda tutti gli insegnanti precari “interni al sistema delle docenze scolastiche, perché iscritti nelle graduatorie per le supplenze, incaricati di una supplenza o transitati in ruolo”: a costoro “spetta l’adempimento in forma specifica, per l’attribuzione della Carta Docente”. A ricordarlo è il giudice del lavoro di Verona al termine dell’esame del ricorso prodotto, tramite i legali Anief, da una insegnante precaria, immessa in ruolo nel settembre del 2021 e che in precedenza, dal 2017, aveva effettuato quattro supplenze annuali: il giudice ha risarcito la stessa insegnante con 2 mila euro più gli interessi legali nel frattempo maturati.
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