Gli emendamenti proposti dall’Anief sembrano trovare terreno fertile in Parlamento: dopo l’esame svolto sulle richieste di modifica da parte delle commissioni congiunte Bilancio e Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, nel decreto Milleproroghe sta trovando spazio e consenso la proroga della deroga dei vincoli per i 50 mila neo-assunti, trovando in tal modo una mediazione rispetto a quanto chiesto dal giovane sindacato autonomo che avrebbe preferito procedere alla mobilità senza più vincoli. La nuova modifica, che sposterebbe al 2025 l’applicazione della norma del divieto di spostamento triennale per coloro che sono stati immessi in ruolo, sta quindi andando avanti dopo essere stata riformulata con parere favorevole del Governo.
Oltre 31 mila lavoratori della scuola potrebbero lasciare il servizio a settembre per essere collocati in pensione: il dato è stato fornito in questi giorni dal Ministero dell’Istruzione e del Merito alle organizzazioni sindacali. Non si tratta di numeri ufficiali, poiché non sono stati ancora processati e validati dall’INPS, ma i definitivi non dovrebbero scostarsi molto da quelli forniti. Un primo commento ai prossimi pensionamenti è però già possibile e secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “l’alto interesse per l’abbandono del lavoro per il pensionamento, con numeri in crescita rispetta alla media degli ultimi anni a dispetto della riforma Monti-Fornero che ha spostato di molto in avanti la soglia d’uscita, conferma l’insofferenza dei docenti e del personale Ata nel rimanere in servizio dopo i 60 anni di età e fino alle soglie dei 70 anni nella scuola più vecchia del mondo”.
I concorsi non sconfiggeranno la supplentite: è questo il parere dell’Anief, più volte ribadito. Infatti, come riporta oggi Il fatto Quotidiano, a proposito dei docenti di sostegno, siamo davanti al paradosso: nonostante i tanti candidati al concorso oltre 11mila cattedre resteranno vuote.
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