ROMA, 19 MAG - A meno di una settimana dallo sciopero proclamato per il prossimo 25 maggio, l'Udir scrive ai circa 7mila dirigenti scolastici italiani per illustrare loro i motivi che hanno portato alla protesta. Il sindacato spiega nella nota inviata la ferma volontà di riuscire a cambiare la loro 'vita professionale e ottenere la perequazione interna (Ria), ed esterna (come le altre dirigenze del pubblico impiego)' oltre a modificare 'il testo unico sulla sicurezza'. "Vogliamo sensibilizzare le istituzioni sul recupero del dimensionamento, che - afferma Marcello Pacifico (Confedir-Udir)- ha cancellato 4mila scuole e ridotto un quarto degli organici, sull'esigenza di raddoppiare il Fondo unico nazionale, assegnato invece alle altre aree dirigenziali dello Stato, sulla mancata assegnazione dei 226 euro mensili di indennità di vacanza contrattuale, in attesa del recupero di una cifra analoga per la firma del contratto da settembre 2015, sulla necessità di conferire la Ria anche a tutti i neo-assunti dal 2001. Siamo quindi pronti a impugnare al Tar del Lazio tutti i Contratti Integrativi Regionali che saranno sottoscritti".
Il via libera del Governo prevede una serie di novità, tra cui assunzioni 'extra' per i precari, un codice dei licenziamenti, la creazione del polo unico Inps per le visite fiscali e il riordino della valutazione sempre legato al piano delle performance. Secondo la Ministra della PA, Marianna Madia, grazie al sì alla riforma ora 'abbiamo le carte in regola', dal punto di vista normativo, per lo sblocco dei contratti nel pubblico impiego, perché 'la legislazione ereditata non ci consentiva' di muoverci.
Replica del sindacato: non bastano i 2,8 miliardi di euro in arrivo, attraverso il Def 2017, in buona parte destinati ai rinnovi 2016-2018 del contratto della Pubblica Amministrazione, sommati agli oneri previsti, sempre nel Def, per il prossimo rinnovo (2,3 miliardi di euro per il 2019 e 4,6 per il 2020). La riforma, inoltre, non risolve il problema endemico dell’alto tasso di personale non di ruolo, perché continua a ignorare le indicazioni UE.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): se consideriamo un reddito medio di 1.500 euro, occorrono 120 euro netti per allineare l'indennità di vacanza contrattuale al 50 per cento dell'aumento dell'inflazione certificata tra il 2008 e il 2015. A cui ne vanno aggiunti altrettanti all’atto della firma del contratto, da considerate come vero e proprio aumento. Altro che 85 lordi medi. Così come non possono essere nemmeno le 12 mensilità massime di risarcimento a sanare uno stato di palese illegittimità rispetto agli altri Stati membri per le mancate assunzioni a tempo indeterminato. Su questa irregolarità, il sindacato ha interpellato gli organismi internazionali, attraverso più canali, ricordando in tutti i casi che la norma sulla stabilizzazione successiva ai 36 mesi di servizio va rispettata.
Ecco perché Anief ha deciso di ricorrere per il recupero dell'indennità di vacanza contrattuale nello stipendio, siaper i dipendenti della Scuolache per ilavoratori della Pubblica Amministrazione.
Caro/a DS,
ti ricordo che è necessario inviare la comunicazione di adesione allo sciopero all’Usr, individuare il tuo sostituto e fare avvertire le famiglie di un disagio che non è più sopportabile. Lo strumento dello sciopero è nelle tue mani, per cambiare la tua vita professionale e ottenere la perequazione interna (RIA), ed esterna (come le altre dirigenze del pubblico impiego), nonché per cambiare il testo unico sulla sicurezza. Rivendica il tuo diritto e fai sentire la tua assenza a chi non ha dato valore alla tua presenza. L’occasione è utile per partecipare alla manifestazione, indetta da altre organizzazioni sindacali, che si terrà a Roma, nei pressi del Miur o del Parlamento o ancora per partecipare alle assemblee sindacali provinciali indette. Soltanto con una voce univoca della categoria, il Governo potrà ascoltarci.
Confido in te per aiutarci a cambiare una situazione non più sostenibile.
Il Presidente Nazionale Udir
Continuano i successi Anief in tribunale per la tutela dei diritti dei docenti cancellati dalle Graduatorie a Esaurimento. Aperte le preadesioni ai ricorsi 2017 volti all'inserimento/reinserimento in GaE e a contestare il mancato aggiornamento 2017 delle graduatorie utili per le prossime immissioni in ruolo.
Accoglimento pieno e reinserimento nelle graduatorie d'interesse di una docente che il Miur aveva deciso di 'cancellare a vita' dalle GaE per non aver prodotto domanda di aggiornamento/permanenza entro i termini periodici stabiliti dal Ministero. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Francesca Lideo e Leda Badolati, con la professionalità che da sempre li contraddistingue, ottengono dal Tribunale del Lavoro di Reggio Calabria una nuova sentenza che condanna il Ministero dell'Istruzione per non aver previsto la possibilità di reinserimento dei docenti cancellati per mancato aggiornamento, violando la normativa di riferimento.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): la cancellazione dalle Graduatorie a Esaurimento non è un provvedimento definitivo e la normativa primaria consente sempre al docente di presentare domanda per ottenere il reinserimento all'atto dell'aggiornamento delle graduatorie successive, ci auguriamo che il Miur prenda finalmente atto di quanto più volte chiarito dai giudici e provveda a non reiterare l'errore nei futuri decreti di aggiornamento.
L'Anief contesta, con specifico ricorso, anche il mancato aggiornamento delle GaE nel 2017.
Ai capi d’istituto sono stati illustrati i motivi che hanno portato alla massima protesta: il giovane sindacato ha spiegato loro la ferma volontà di riuscire a cambiare la loro 'vita professionale e ottenere la perequazione interna (RIA), ed esterna (come le altre dirigenze del pubblico impiego)' oltre a modificare 'il testo unico sulla sicurezza'. Siccome da anni su questi punti si vive una pericolosa situazione di stallo, bisognava inviare un forte segnale a chi decide le sorte della scuola e a chi distribuisce i finanziamenti statali.
Marcello Pacifico (Confedir-Udir): vogliamo sensibilizzare le istituzioni sul recupero del dimensionamento, che ha cancellato 4mila scuole e ridotto un quarto degli organici, sull’esigenza di raddoppiare il Fondo unico nazionale, assegnato invece alle altre aree dirigenziali dello Stato, sulla mancata assegnazione dei 226 euro mensili di indennità di vacanza contrattuale, in attesa del recupero di una cifra analoga per la firma del contratto da settembre 2015, sulla necessità di conferire la Ria anche a tutti i neo-assunti dal 2001. Siamo quindi pronti a impugnare al Tar del Lazio tutti i Contratti Integrativi Regionali che saranno sottoscritti.
A questo proposito, la nuova organizzazione che tutela la dirigenza mette a disposizione specifici modelli di diffida, finalizzati al recupero di una serie di 'voci' e diritti sino a oggi negati: Recuperi Erariali, Trattenuta TFR/TFS, Trattenuta ENAM, Indennità di vacanza contrattuale, RIA, FUN.
Il sindacato ricorda ai dirigenti scolastici che durante la loro assenza, dovuta allo sciopero, dovranno indicare il collaboratore incaricato, altro collaboratore o il docente più anziano in servizio.Infine, i dirigenti devono comunicare, con apposita Circolare, la propria assenza per sciopero anche al personale docente e Ata della scuola. A tal fine, UDIR fornisce dei modelli di comunicazione per l’Ufficio Scolastico Regionale e per la circolare indirizzata a docenti e Ata.Modello di comunicazione sciopero per l’Usr (da inviare per email);Modello di Circolare per docenti e Ata in servizio.
In attesa del varo dei due Dpcm, in Gazzetta Ufficiale, che faranno maggiore chiarezza sulla struttura tecnica e le modalità di fruizione delle pensioni anticipate con Ape Social e Quota 41, e dopo le modifiche di Palazzo Chigi, facciamo chiarezza sui punti principali della manovra.
Anche se sembra ancora che l’attesa sia questione di poco, si dovrà attendere che la Corte dei Conti proceda alla registrazione dei decreti.
Ribadiamo che, al contrario di quanto appare su alcune riviste di interesse tematico della materia in questione, le categorie dei beneficiari saranno le stesse individuate all’interno della Legge di Bilancio; si tratta di soggetti in condizione di difficoltà come disoccupati a seguito di licenziamento che abbiano esaurito gli ammortizzatori sociali, invalidi al 74% o oltre, caregivers e addetti a lavori usuranti o mansioni gravose.
Le nuove norme, appena approvate, prevedono che ogni istituto scolastico debba individuare tra gli insegnanti un addetto al contrasto e alla prevenzione del fenomeno in crescita, il quale potrà avvalersi anche della collaborazione delle Forze di polizia. La Ministra Fedeli: i referenti coordineranno le iniziative di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo, associazioni e centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): occorre mettere in grado tali docenti-referenti di interagire con organismi esterni alla scuola, in modo da rendere proficuo il rapporto che si instaurerà tra scuola e agenti vari: per questo motivo, abbiamo deciso di promuovere una serie di incontri formativi, peraltro a un costo accessibilissimo e pagabile anche con la carta del docente. Gli insegnanti devono sapere che oggi esiste e come utilizzare il meccanismo regolativo-sanzionatorio che tutela i più giovani dai pericoli del web.
A tale scopo, Eurosofia organizza attività di formazione e sensibilizzazione in tutta Italia sul fenomeno del cyberbullismo: l’ente formativo, riconosciuto dal Miur, propone otto incontri di formazione e sensibilizzazione, attraverso cui favorire tra i docenti l’acquisizione delle competenze psico-pedagogiche e sociali per la prevenzione del disagio giovanile e la promozione del welfare dello studente.
Molti penalizzati dalla mancata piena considerazione del servizio pre-ruolo. Dopo la presentazione della domanda per l'individuazione dei soprannumerari, è importante ricorrere al giudice del lavoro con i legali Anief, per far riconoscere tutto il servizio dichiarato precedente all’immissione in ruolo e che invece è considerato utile per la mobilità provinciale, interprovinciale e per i passaggi di ruolo. Per aderire gratuitamente al ricorso, vai al seguente link. Per informazioni ulteriori scrivere all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonare allo 091 7098355. Cerca anche la sede Anief più vicina a te.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): sarebbe bastato che i sindacati rappresentativi della scuola avessero concesso tale possibilità, invece l'hanno negata. Oggi bisogna ricorrere in tribunale, domani, appena vinceremo le prossime elezioni Rsu, cambieremo il contratto. Non presentare ricorso, soccombendo alle valutazioni errate della propria scuola, significherebbe infatti esporsi a un pericolo non indifferente: ci si potrebbe trovare invischiati nella lotteria dei trasferimenti, finendo pure nel girone infernale degli ambiti territoriali. Perdendo quindi pure la titolarità su cattedra.
Anief ricorda che a essere penalizzati in graduatoria interna d’istituto sono anche coloro che hanno prestato servizio nella paritaria e pure i docenti che hanno conseguito titoli abilitanti riconosciuti dalle università (SSIS, TFA, Sostegno e per il servizio militare svolto non in costanza di nomina) ma a cui è stato negato il punteggio in graduatoria. Contro tutte queste ingiustizie, il sindacato ha predisposto un apposito ricorso al Giudice del Lavoro.
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