Da adesso in poi se i docenti della scuola pubblica parteciperanno ad attività di formazione oltre le 40 ore annue extra-didattiche, previste per le attività funzionali all’insegnamento, lo Stato dovrà pagarli. E i criteri andranno stabiliti attraverso gli accordi presi in contrattazione d’Istituto, alla presenza delle Rsu. Lo prevede il nuovo contratto collettivo nazionale Istruzione, Università e Ricerca 2019/21 sottoscritto in via definitiva una settimana fa all’Aran, di cui l’Anief è stato sottoscrittore e protagonista.
Come può una indennità di vacanza contrattuale del 6% coprire l’inflazione galoppante che negli ultimi 30 mesi ha toccato il 18%? Evidentemente non è possibile. Non possono pareggiare tanto disavanzo 1.000 euro lordi a dipendente, che corrispondono a meno di 580 euro: la somma non è affatto adeguata a quanto previsto dalla legge per tutelare il lavoratore in assenza di rinnovo contrattuale e per questo l’Anief ha prodotto una doppia contestazione, da presentare in sede giudiziaria, a seconda della propria posizione professionale nella scuola.
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