Tante sono le battaglie che Anief ha combattuto e che continua a combattere. Tanti i diritti che ha fatto riconoscere, molte le azioni legali in itinere per giungere a un sistema di scuola giusto, equo e solidale.
Prosegue l'esame in prima Commissione di Palazzo Madama del disegno di legge contenente misure per la semplificazione normativa e il miglioramento della qualità della normazione e deleghe al Governo per la semplificazione, il riordino e il riassetto in determinate materie, incardinato il 18 settembre. Per quanto riguarda le materie relative al comparto istruzione, per il quale si prevedono diverse novità, con tanto di delega chiesta dal ministro Giuseppe Valditara, si segnala l'articolo 8 che prevede misure per rivedere le discipline di livello primario del MIM; la normativa del personale scolastico con interventi per deflazionare il contenzioso; gli adempimenti amministrativi delle segreterie scolastiche; gli organi consultivi con vigilanza su enti che gestiscono sistema di valutazione e formazione; gli organi collegiali rispetto al ruolo del dirigente scolastico
Sta muovendo i primi passi la macchina organizzativa che a marzo porterà al rinnovo delle elezioni Rsu dei comparti Istruzione e Ricerca con oltre un milione di lavoratori coinvolti: tra i sindacati in prima linea c’è anche l’Anief, rappresentativo dal 2019 e confermato nel 2022. “Il nostro obiettivo – annuncia il suo presidente nazionale Marcello Pacifico – è arrivare a migliorare la nostra rappresentatività, i presupposti vi sono tutti visto che rispetto a tre anni fa arriveremo al voto avendo quasi raddoppiato il numero di iscritti. L’obiettivo è aumentare il peso sindacale per essere più influente in vista della contrattazione che si svolgerà nel prossimo triennio con la parte pubblica”. Nel frattempo, l’Aran per il prossimo 13 novembre ha fissato un incontro preliminare per definire il calendario del protocollo per le elezioni che si svolgeranno nella prossima primavera.
È fissata al prossimo 12 novembre l’udienza pubblica in Corte Costituzionale sui ricorsi promossi dalle regioni Puglia, Campania, Sardegna e Toscana per opporsi strenuamente contro la legge 26 giugno 2024, n. 86 approvata lo scorso mese di giugno, che impone agli italiani l’autonomia differenziata, applicata anche a Istruzione e Sanità, che se adottata finirà per acuire le distanze tra i cittadini anche nell’ambito della loro formazione e istruzione.
“Come sui giorni di assenza per motivi personali e familiari, anche sui permessi ‘brevi’ del personale scolastico, previsti dal contratto collettivo nazionale, secondo noi non vi sono molti dubbi: vanno presi anche dai precari e senza che via sia discrezionalità del dirigente scolastico, a patto sempre che siano autocertificati e presentati con motivazione dettagliata di carattere familiare o personale”: a specificarlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
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