Parliamo di burnout e dell’emergenza suicidi tra i docenti: come riporta Orizzonte scuola, “studi condotti in Francia e nel Regno Unito nel 2005, 2009 e 2012 hanno evidenziato come la categoria professionale più esposta al rischio suicidario sia quella degli insegnanti. Il dato contrasta con gli stereotipi diffusi nell’opinione pubblica, secondo cui il mestiere del docente sarebbe caratterizzato da orari ridotti e lunghi periodi di ferie. Sono i risultati che emergono da un’indagine condotta dal dottor Vittorio Lodolo D’Oria, medico specialista che da 33 anni si occupa di malattie professionali degli insegnanti”.
“Per recuperare un po’ di terreno economico e di giustizia professionale sarebbe giusto reintrodurre il primo scatto di anzianità dopo tre anni dall’assunzione in ruolo e anche procedere regolarmente ogni quattro anni senza limiti fino a quando non si andrà in pensione”. A dirlo è stato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a commento del dato fornito dall’Ufficio Studi del giovane sindacato sulla perdita di potere di acquisto degli stipendi del personale scolastico. In particolare, docenti e Ata nel 2009 - quando l’Anief non era ancora rappresentativa - percepivano circa mille euro in più rispetto a quella dei dipendenti degli altri ministeri, mentre dal 2019, dopo la firma del ccnl 2016/18, i loro compensi si sono posizionati 6 mila euro indietro.
Il sindacato Anief ha chiesto oggi al Ministero dell’Istruzione e del Merito l’apertura urgente di un tavolo, riguardante il personale ATA della scuola, per affrontare due urgenti temi: l’applicativo 'Nuova Passweb' (la procedura online per la gestione della posizione assicurativa di un iscritto alle gestioni pubbliche Inps) da utilizzare nelle scuole e lo sblocco delle economie relative al Miglioramento dell’offerta formativa degli anni precedenti. “L’amministrazione – ha spiegato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – si è impegnata lo scorso 19 dicembre, a margine dell’incontro con i sindacati, a risolvere definitivamente l’annosa questione dell’utilizzo di Passweb nelle scuole. Ribadiremo alla parte pubblica che occorre effettuare interventi strutturali anche di carattere normativo per risolvere il problema già con l’avvio del prossimo anno scolastico”.
"Anief sta lottando anche in Corte di Giustizia europea per fa riconoscere il servizio della scuola paritaria come valido nella scuola statale nelle ricostruzioni di carriera. Da quando c'è la legge del 2000 sulla parità che inserisce il sistema nazionale di istruzione, le scuole paritarie concorrono al servizio di istruzione nazionale però lo Stato deve ancora riconoscere il servizio svolto nelle scuole paritarie. I delegati di Anief discuteranno la cosa in Corte di Giustizia europea il 12 marzo ed è per questo che ad oggi abbiamo messo a disposizione un modello di diffida per interrompere i termini di prescrizione e far riconoscere il servizio, qualora si vincesse in Corte di Giustizia europea, facendo poi le cause. Non basta solo stanziare le risorse, noi vorremmo che fosse riconosciuto anche il servizio svolto dalle scuole paritarie secondo i criteri dettatoi dallo Stato". Lo ha detto all'ANSA Marcello Pacifico, presidnete nazionale dell'Anief. (ANSA).
“Lavorare nelle scuole di montagna comporta difficoltà, sacrifici e spese aggiuntive: è giunta l’ora di assegnare al personale docente una indennità di sede, da collocazione territoriale disagiata, e per estensione anche al personale ATA che percepisce tra gli stipendi in assoluto più bassi della pubblica amministrazione”: lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, al fine di salvaguardare i diritti dei lavoratori in servizio nelle scuole ubicate nei comuni delle aree interne e di montagna di ogni ordine e grado.
Dopo l’Educazione finanziaria, nelle scuole si dovranno insegnare anche le conoscenze di base in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro: queste ore, però, non avranno una loro autonomia, ma rientreranno nelle 33 ore trasversali già previste all’interno dell'insegnamento dell’Educazione Civica e quindi assegnate da ogni Consiglio di Classe ai docenti delle materie curricolari. Il testo sarà approvato definitivamente in aula della Camera dei Deputati la prossima settimana, dopo le modifiche formali apportate in Senato: l’ordine del giorno sulla proposta di legge – dal titolo “Disposizioni recanti l'introduzione delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell'ambito dell'insegnamento dell'educazione civica” - prevede la discussione nel corso della seduta n. 420 di lunedì 3 febbraio.
Il 2025 porterà una novità importante per una parte dei dipendenti pubblici: la settimana corta, con i giorni lavorativi che potranno essere ridotti a quattro a settimana. A prevederlo è il nuovo contratto collettivo nazionale delle Funzioni Centrali, che produrrà aumenti medi lordi di 165 euro e sul fronte dell’organizzazione del lavoro permetterà di introdurre maggiore flessibilità di ore lavorative: un passo in avanti importante e inaspettato fino a pochissimi anni fa, soprattutto prima della pandemia da Covid, che si realizzerà “in via sperimentale e volontaria mantenendo le 36 ore settimanali”.
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