No "all'allungamento del calendario scolastico perché non ve ne sono i presupposti; la prossima maturità si dovrà svolgere ancora con un unico orale, come nel 2020; assumere subito i precari con canale riservato, come ci chiede l'Europa perché i supplenti con 36 mesi hanno competenze da vendere e non squalificano la didattica; estendere l'obbligo formativo dai tra anni fino alla maggiore età degli alunni; classi da massimo 15 alunni, con Lim e connessioni web veloci". Sono questi, secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, i punti prioritari che il nuovo Governo di Mario Draghi dovrà mettere in agenda per rilanciare la scuola.
L'aggiornamento della terza fascia Ata è ormai imminente ma hai ancora la possibilità di incrementare il tuo punteggio per conquistare una migliore posizione. Le nuove graduatorie saranno valide per gli anni scolastici 2021/22, 2022/23, 2023/24 e sostituiranno integralmente quelle attualmente in vigore. La bozza del bando non si discosta molto da quella già utilizzata nel 2017 e rimangono invariate le tabelle di riferimento per i punteggi
''Pensare di allungare l'anno scolastico per recuperare le carenze formative derivanti dal lockdown e dai problemi didattici che ha creato la pandemia non ci trova d'accordo: la didattica a distanza è stata regolarizzata e va considerata alla pari delle lezioni in presenza''. Marcello Pacifico, presidente Anief, interviene su uno dei punti principali illustrati dal presidente incaricato Mario Draghi ai partiti politici durante il secondo giro di consultazioni in vista della formazione del Governo.
Secondo l'elaborazione dati del Ministero dell'istruzione curata da Tuttoscuola, nel 2013-14 nella scuola dell'infanzia statale erano iscritti 1.030.367 bambini; tre anni dopo si è scesi a 978 mila, nel 2018-19 a 918 mila e nell'anno in corso a 875 mila alunni. Per Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ''100 mila iscrizioni in meno negli ultimi due anni è un chiaro segnale di come sia fallita la riforma della Buona scuola percorso 0-6 anni; è necessario puntare sulla proposta Anief, con anticipo dell'obbligo scolastico a 3 anni di vita, come chiesto nel Recovery plan sul diritto alla studio e come vuole l'Europa che punta a garantire il diritto all'istruzione nell'infanzia"
Si è svolto l’incontro tra il Mur e l’Anief sul tema degli ex lettori di madre lingua. In apertura i rappresentanti del MUR hanno fornito un quadro riepilogativo della situazione degli ex lettori nelle università italiane
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