Per chi lavora a scuola continua a non essere riconosciuta la diagnosi psichiatrica come malattia professionale: lo si evince dall’elenco ufficiale delle malattie professionali pubblicato lo scorso 13 gennaio in Gazzetta Ufficiale. Il testo contiene la lista di patologie specifiche per il personale scolastico, come il disturbo dell’adattamento cronico e la dermatite irritativa. Ma non c’è traccia, ancora una volta, delle patologie crescenti nella scuola, soprattutto da parte “di collaboratori scolastici e dei docenti, spesso esposti a condizioni lavorative non ottimali”, come osserva in queste ore la stampa specialistica. Eppure, i dati scientifici sono chiari, visto che “oltre alle ben note “disfonie, uno studio del 5 ottobre 2022, in collaborazione con il Conbs, rivela che il 60% delle inidoneità all’insegnamento è dovuto a patologie psichiatriche, con un’incidenza predominante di disturbi ansioso-depressivi”.
Anief registra nel 2023 un aumento del 10% delle deleghe attive nel comparto istruzione e ricerca. Il presidente dell’Anief, il prof. Marcello Pacifico, accoglie con soddisfazione la notizia: “grazie per la fiducia ad associate e associati. È anche merito della competenza dei dirigenti sindacali. Vogliamo raddoppiare il risultato nel 2024. Staremo sempre al vostro fianco per lottare per i diritti di tutti i lavoratori della scuola”.
Gli ultimi dati ufficiali forniti dall’amministrazione scolastica confermano che il sindacato Anief è in piena salute: la giovane organizzazione rappresentativa del comparto Istruzione, Università e Ricerca ha fatto registrare nel 2023 un aumento del 10% delle deleghe attive nel comparto confermando il trend positivo derivante dalle tabelle dell’Aran sulla rappresentatività delle organizzazioni sindacali nelle aree e nei comparti di contrattazione per il triennio contrattuale 2022-2024: già in quell’occasione, a seguito delle ultime elezioni RSU l’Anief rispetto al triennio precedente è stato uno dei pochi sindacati di settore a crescere, a differenza di quasi tutte le altre organizzazioni sindacali, facendo registrare a suo favore 57.708 voti, pari al 6% del totale; incrociando questo dato con le 51.010 deleghe (pari al 7,36% complessive), l’Anief si è quindi collocata al 6,68% di rappresentatività nazionale con un incremento netto dello 0,52%.
Arrivano altri 2.159 posti di sostegno ai 3.044 già previsti dal bando esistente: quelli complessivi dei concorsi per entrare in ruolo come docenti di didattica speciale diventano in tutto 5.203, di cui 4.242 nella secondaria di I grado e 961 in quella di II grado. La rivista Tuttoscuola fa osservare che la regione “Lombardia fa il pieno con 2.141 posti complessivi, seguita dal Piemonte con 787, dal Veneto con 694, dal Lazio con 536, dalla Liguria con 233 e dall’Emilia R. con 221”. Complessivamente, “nelle regioni settentrionali sono in palio 4.105 posi di sostegno, pari al 79% di tutti i posti di sostegno, mentre nelle regioni del Mezzogiorno (Sud e Isole) sono disponibili soltanto 399 posti, pari al 7,7%”.
Sono 1.300 – come riporta anche l’Ansa - gli emendamenti presentati al decreto Milleproroghe. Il 5% su richiesta di #Anief e #UDIR per il personale del comparto e dell'area istruzione e ricerca.
I temi trattati: dal dimensionamento agli organici, dal reclutamento alla mobilità, sono più di 70 gli emendamenti suggeriti dai due giovani sindacati che hanno accolto il favore e l'attenzione dei parlamentari durante l'esame del provvedimento in I e V Commissione della Camera dei Deputati, ora si aspetta di conoscere i testi in attesa dell'esame di ammissibilità e del voto.
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