Orizzonte scuola Tv ha organizzato una diretta con i rappresentanti dei sindacati firmatari del Ccnl 2019/21. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha preso parte alla trasmissione: tra le tematiche, i Glo che rientrano tra le 40 ore obbligatorie di attività funzionale.
La certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale diventa requisito di accesso alle graduatorie ATA di terza fascia. Nel testo definitivo del CCNL 2019/21 firmato da Aran e sindacati il 18 gennaio si specifica cosa s’intende per certificazione informatica richiesta.
La certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale diventa requisito di accesso alle graduatorie ATA di terza fascia. Nel testo definitivo del CCNL 2019/21 firmato da Aran e sindacati il 18 gennaio si specifica cosa s’intende per certificazione informatica richiesta.
Il giorno dopo la firma del contratto all’Aran per il triennio 2019/21, Orizzonte scuola Tv ha organizzato una diretta con i rappresentanti dei sindacati firmatari. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha preso parte alla trasmissione e si è espresso circa la questione del precariato. “La nostra è tra le scuole più precarie al mondo: dobbiamo interagire per eliminare il gap rispetto alle altre scuole. La precarietà insiste sul servizio che lo Stato dà ai cittadini. Basta pensare che un posto su due sul sostegno è dato a supplenti, due posti su cinque è dato a supplenti. Il problema è a monte: abbiamo un alto tasso di precarietà, che non si risolve con il contratto”, ha detto Pacifico.
Superata la sentenza della Corte costituzionale del 2016 con la sentenza del giudice europeo del 18 gennaio 2024 sulla causa C-218/22 sollevata dal tribunale di Padova in merito a dubbi sulla violazione del diritto dell’Unione (Direttiva 2003/88/CE, CEDU) sull’obiettivo del contenimento della spesa pubblica e confermata l’interpretazione dei legali Anief sulla retribuzione delle ferie del personale precariato scolastico, peraltro, confermata dalla Corte di Cassazione (ex plurimis nn. 15652/18, 21780/22, 17643/23). L’associazione europea Radamante e il sindacato rappresentativo Anief, pertanto, rinnovano i ricorsi per recuperare quanto spettante per tutto il pubblico impiego
Dai tribunali arriva ormai sempre la stessa risposta: la Carta del docente va data anche agli insegnanti precari. A confermarlo è stato, l’altro ieri, il giudice del lavoro di Treviso nell’accordare i 2.500 chiesti dai legali Anief in difesa di una supplente che “ha prestato servizio alle dipendenze del Ministero quale docente a tempo determinato dall’a.s. 2018/19 all’a.s. 2022/23 sempre con contratti al 31 agosto od al 30 giugno” e che “lavora attualmente con contratto al 30 agosto 2024”. Nella sentenza del Tribunale veneto ha ripreso alcuni passaggi della posizione del Consiglio di Stato (s. 1842), secondo cui “il diritto-dovere di formazione professionale ed aggiornamento grava su tutto il personale docente... dunque non è corretto ritenere… che l’erogazione della carta vada a compensare la maggiore gravosità dello sforzo richiesto ai docenti in ruolo in chiave di aggiornamento e formazione perché un analogo sforzo non può che essere richiesto anche ai docenti non di ruolo a pena, in caso contrario di creare un sistema “a doppio binario” non in grado di assicurare la complessiva qualità dell’insegnamento”.
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