La Corte d'Appello di Palermo dà piena ragione all'Anief sull'indiscutibile diritto dei docenti precari a percepire la medesima progressione stipendiale riconosciuta ai docenti di ruolo. Gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli, che hanno da sempre guidato e curato i ricorsi del nostro sindacato a livello nazionale, ottengono presso la Corte d'Appello di Palermo una sentenza esemplare che mette la parola fine sul punto e dichiara l'illegittimità dell'operato del MIUR che da oltre 15 anni si ostina a discriminare i lavoratori precari in totale spregio della normativa comunitaria. Marcello Pacifico (Anief-Cisal). “È una battaglia che abbiamo iniziato sin dalla nostra fondazione e, dopo la Corte di Giustizia Europea, anche la Cassazione ci ha recentemente dato ragione. Gli scatti di anzianità per i lavoratori a termine sono una realtà ormai indiscutibile; il MIUR non può più indugiare e deve riconoscere ai precari le medesime prerogative dei lavoratori a tempo indeterminato. Come sindacato chiediamo a gran voce una modifica della normativa e del contratto che riconosca pari dignità a tutti i precari della scuola, anche a livello stipendiale”. Il sindacato Anief, infatti, ha posto la battaglia in favore dei lavoratori della scuola come punto cruciale della sua politica di azione sindacale e attende dal MIUR una presa di coscienza nei confronti dei precari che da anni sono sfruttati e discriminati. Al momento, però, l'unica via per il riconoscimento del diritto agli scatti di anzianità è quella del ricorso.