Con il decreto n. 141, il Ministero dell’Istruzione ripartisce i 9.649 posti destinati a ciascuna Università per i corsi di specializzazione nelle attività di sostegno agli alunni disabili e le modalità per accedervi, le cui prove d'accesso saranno predisposte dai singoli atenei. I giorni saranno invece gli stessi per tutte: il 19 e 20 aprile 2017. Nelle medesime giornate però, sempre il Miur, ha convocato diversi candidati delle prove scritte del 'concorsone', inizialmente esclusi ma poi riabilitati dai giudici. Anief, pertanto, invita il Ministero dell’Istruzione a cambiare le date relative al test preliminare per accedere ai corsi di specializzazione.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): se ciò non accadrà in tempi celeri, quindi nelle prossime ore, il sindacato annuncia la volontà di procedere attraverso modalità d'impugnazione formale. Non è possibile che, ancora una volta, a pagare i disservizi della macchina organizzativa di Viale Trastevere debbano essere i cittadini.
Si comunica che domani 17 Marzo 2017 la segreteria Anief sarà chiusa, le normali attività riprenderanno lunedì 20 Marzo
Intanto per concorso a cattedra "finalmente le prove suppletive"
Roma, 15 mar. (askanews) - Mentre "finalmente" sono state pubblicate in gazzetta le prove supplettive del concorso a cattedra, "il Miur licenzia tre docenti appena assunti": la denuncia arriva dal sindacato Anief.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’avviso delle prove scritte aggiuntive del 'concorsone', come atto consequenziale ai provvedimenti giurisdizionali che hanno disposto l’ammissione dei ricorrenti a partecipare alla selezione: i candidati si presenteranno alle prove tra il 3 e il 20 aprile 2017. Per il resto, la situazione rimane caotica, con il 30% delle commissioni ancora al lavoro e tanti posti che rimarranno vuoti. Proprio oggi si è aggiunta un’altra beffa, vissuta da tre docenti vincitori di concorso in Sicilia, prima immessi in ruolo e poi messi alla porta perché le cattedre dove erano stati collocati non c’erano più. A tal proposito, Anief patrocinerà gratuitamente il ricorso al giudice del lavoro, per tutelare i diritti di questi tre insegnanti e di tutti coloro che il Miur dovesse decidere di licenziare in corso d’opera. Dalle commissioni parlamentari, intanto, giungono i primi pareri favorevoli per stabilizzare gli abilitati della seconda fascia d’istituto.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): non si può dire a chi ha superato le prove concorsuali che i posti non ci sono più. Il problema è di chi non li ha accantonati, quindi dell’amministrazione, non di chi ha dimostrato di avere titoli e competenze per ricoprirli. Tra l’altro, ricordiamo al Miur che tutti i vincitori di concorso vanno assunti entro i tre anni e che, quindi, palleggiamenti o perdite di tempo non sono ammessi. I pareri favorevoli espressi oggi in VII Commissione Cultura sono quelli che avevamo fornito nel corso delle audizioni tenute a Palazzo Madama e a Montecitorio sulle stesse deleghe della 107/15. Ora, come allora, torniamo a chiedere anche una soluzione per i docenti laureati di terza fascia d’istituto: chi ha svolto oltre 36 mesi di supplenze, lavora con contratti di lunga durata, va stabilizzato, previo corso annuale abilitante.Anche per loro abbiamo proclamato lo sciopero della Scuola per venerdì prossimo 17 marzo.
Venerdì 17 marzo, giorno dello sciopero della Scuola proclamato dall’Anief, scade il termine per la pubblicazione dei pareri. Nel frattempo, sono giunti solo quello sulle 'norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività' e quello sulle 'norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato'. La linea rimane quella iniziale espressa dal Governo.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): fino ad adesso non siamo stati ascoltati. Tranne che per l’equiparazione del titolo di studio finale della scuola secondaria di primo grado, da assegnare agli alunni con problemi di apprendimento rispetto ai normodotati, i parlamentari hanno assecondato la linea dell’Esecutivo di insistere sulle prove standardizzate e sul sempre maggiore peso ai fini della valutazione degli allievi. Si continua a preferire che l’Invalsi produca delle verifiche standard, ma anche che i docenti e le scuole vengano valutate attraverso i cosiddetti Rav, anziché andare a verificare caso per caso, istituto per istituto, quali sono i motivi che portano al successo o all’insuccesso formativo. Lo ripetiamo: delle fredde schede non possono sovrastare la centralità del territorio, della famiglia, degli agenti socio-culturali. Così si promuove la scuola dell’esclusione e non quella dell’integrazione, proprio l’antitesi di quella che dovrebbe essere la vera buona scuola.
Bandita oltre un anno fa, con l’impegno preso più volte dall’allora Ministro Giannini di concludere tutte le operazioni entro il 31 agosto 2016; la selezione si è trasformata in una vera agonia. Su molte materie, le commissioni stanno valutando i titoli per stilare le graduatorie, mentre per le scuole dell’infanzia mancano ancora le prove orali che prenderanno l'avvio il 7 aprile. Quindi, il rischio concreto è che se dovessero subentrare ancora lungaggini o intoppi, i vincitori di questo concorso non verranno individuati in tempo nemmeno per il prossimo 1° settembre. Poi ci sono i posti che non verranno mai assegnati per l’eccessivo numero di candidati respinti; i vincitori che non prenderanno mai posti per il mancato adeguamento delle classi di concorso rispetto agli organici; le prove suppletive, ancora da svolgere. E tanto altro.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): si è partiti male, con delle norme d’accesso sballate, che hanno anche tagliato fuori per la prima volta i laureati, messo nelle condizioni i potenziali commissari di non accettare l’incarico o di lasciarlo dopo pochi giorni; di andati avanti perseverando nell’errore, adottando un’inspiegabile eccessiva severità delle commissioni; si sta concludendo in modo ancora peggiore, perché in alcune classi di concorso sono più i posti che rimarranno liberi che quelli che andranno assegnati. E siccome non ci sono più candidati nemmeno nelle GaE, viene da chiedersi chi verrà stabilizzato per insegnare quelle discipline fino al 2024. Anche per questi motivi, abbiamo proclamato lo sciopero della Scuola per venerdì prossimo 17 marzo.
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