A pochi giorni dall’individuazione del contingente per le immissioni in ruolo dell’a.s. 2014/15, il Capo Dipartimento Miur Luciano Chiappetta ammette: ci sono Regioni, come Lazio e Toscana, e alcune classi di concorso, come Lettere, dove per le nomine siamo all’anno zero.A causa di errori di calcolo e programmazione, già un anno fa oltre 2mila candidati pronti per essere immessi in ruolo rimasero al “palo”.
Le motivazioni vanno rintracciate nella politica al risparmio adottata per organizzare la selezione dei prof. Il Governo Monti per selezionare 11.542 docenti, a fronte degli oltre 320 mila candidati iniziali, ha ridotto i compensi a pochi “spiccioli”: un ‘gettone’ di 50 centesimi lordi a compito corretto, più un forfait di circa 209 euro. A queste condizioni, in pochi si sono assunti l’onere di correggere i compiti e assumersi responsabilità non indifferenti. E chi lo ha fatto si è pentito strada facendo.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): prima di bandire un nuovo concorso, il Miur non commetta gli stessi errori. E si ricordi che ci sono tanti candidati idonei che hanno superato una prova preselettiva, tre verifiche scritte e due colloqui. Un concetto ribadito dal Consiglio di Stato solo alcuni giorni fa.