I diritti dei lavoratori precari sono stati tutelati nuovamente dall'ANIEF anche in Corte d'Appello con cinque vittorie schiaccianti che censurano l'ostinazione “illogica” dimostrata da parte del Ministero dell'Istruzione. Presso la sede di Torino il nostro sindacato ottiene conferma a quanto da sempre sostenuto: i docenti precari hanno diritto alla medesima progressione stipendiale percepita dai docenti di ruolo. L'Avvocato Giovanni Rinaldi, legale di fiducia dell'ANIEF sul territorio e ormai avvezzo ad avere la meglio sul MIUR in tutte le sedi, ottiene il rigetto dei ricorsi presentati dal Ministero dell'Istruzione e piena conferma di tutte le sentenze di primo grado già ottenute in favore di 20 nostri iscritti.
Anief in convenzione con Eurosofia e Eipass organizza un corso online di certificazione delle competenze informatiche rivolto al personale ATA.
EIPASS Personale ATA è il programma che consente di aggiornare le competenze e acquisire le abilità informatiche di tutti i collaboratori e gli ausiliari delle Scuole di ogni ordine e grado.
Il personale ausiliario che sa utilizzare il computer ed internet è una risorsa per Dirigenti, Docenti e Colleghi, potendo ricoprire incarichi pratici importanti all’interno dell’Istituto.
Nell’era digitale, avere competenze informatiche è un requisito irrinunciabile per chiunque voglia operare da protagonista nel mondo della scuola e della formazione.
Il corso online approfondisce ogni argomento della certificazione EIPASS Personale ATA, organizzata secondo questi moduli:
Il programma è strutturato secondo una serie di livelli graduali che, partendo dai concetti chiave, permette di acquisire,con metodologie innovative ed efficaci, il bagaglio di saperi necessario per gestire con successo e profitto le principali attività professionali richieste nella Scuola Digitale.
Per ogni modulo, potrai accedere a video lezioni, dispense, esercitazioni e test di autovalutazione finale online.
Rispondendo esattamente ad almeno il 75% delle domande previste per la prova di autovalutazione finale per ogni modulo, acquisirai la certificazione EIPASS Personale ATA, che aggiunge valore al tuo Curriculum ed è spendibile in ambito concorsuale ed ai fini della valutazione dei titoli professionali per l’assegnazione di funzioni e mansioni specifiche.
Non sono previsti incontri in presenza! L’esame finale è on-line.
Con la promozione Anief la quota di iscrizione al corso ammonta a 200 euro, con un risparmio di oltre il 20%.
La certificazione Eipass è attualmente una delle 4 certificazioni internazionali riconosciute a livello europeo ed è alternativa alle ECDL, a Microsoft Office Specialist e a IC3, con il vantaggio ulteriore di poter essere erogata in tempi molto rapidi e con costi davvero contenuti.
Grazie alla promozione Anief e Eurosofia è possibile iscriversi ai corsi Eipass Teacher, Eipass per il personale ATA e corso LIM risparmiando oltre il 20%.
I corsi si svolgono in modalità esclusivamente on line, compreso l'esame per le certificazioni.
Corso on line sull'utilizzo didattico della LIM
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200 EURO |
Corso on line più certificazione EIPASS Teacher |
200 EURO |
Corso on line EIPASS per il personale ATA |
200 EURO |
I corsi Eipass consentono di acquisire un titolo valutabile ai fini concorsuali e nelle graduatorie del personale docente e ATA.
Modalità di iscrizioni
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Marcello Pacifico (Anief-Confedir): siamo di fronte all’ennesimo intervento del legislatore su un perverso sistema di reclutamento che è precluso ai giovani insegnanti e che tiene nelle scuole migliaia di precari senza provvedere alla loro corretta stabilizzazione.
Nonostante la pausa estiva, la scuola e le problematiche ad esse connesse restano in primo piano. Abbiamo chiesto a Marcello Pacifico, Presidente ANIEF e Segretario organizzativo Confedir, di esprimere la propria posizione su alcuni dei temi più rilevanti, a partire da quelli relativi a mobilità e turnover.
° Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2014/15. Presentazione domande.
Il MIUR ha diramato la Nota n.6870/2014. Riportiamo in parte.
Si indicano le date di scadenza entro le quali il personale interessato dovrà presentare la domanda di utilizzazione e di assegnazione provvisoria: - dall’11 al 21 luglio personale docente della scuola dell’infanzia e primaria (le relative domande vengono presentate esclusivamente tramite la modalità istanze on-line); - dal 24 al 30 luglio personale docente della scuola di I e II grado (le relative domande vengono presentate esclusivamente tramite la modalità istanze on-line); - entro il 25 luglio personale educativo e docenti di religione cattolica; - entro il 12 agosto personale A.T.A. Le istanze dovranno essere presentate utilizzando i modelli in calce allegati. Fatta eccezione per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado, rispetto alle quali saranno impartite ulteriori istruzioni con guide operative disponibili sul portale Istanze On Line, le domande relative al personale A.T.A., al personale educativo ed ai docenti di religione cattolica vengono presentate su modelli cartacei secondo le modalità sotto indicate. Le domande di utilizzazione debbono essere indirizzate all’Ufficio territorialmente competente della provincia di titolarità per il tramite del dirigente scolastico dell’istituto di servizio. Le domande di assegnazione provvisoria e di utilizzazione in altra provincia debbono essere presentate direttamente all’Ufficio territorialmente competente della provincia richiesta e, per conoscenza, all’Ufficio territorialmente competente della provincia di titolarità. Le domande di utilizzazione e di assegnazione provvisoria degli insegnanti di religione cattolica debbono essere presentate alle Direzioni Regionali competenti (vale a dire alle Direzioni Regionali nel cui territorio è ubicata la Diocesi richiesta). Il personale interessato a produrre domanda anche per diverso ordine di scuola è tenuto a rispettare la data di scadenza del proprio ordine di appartenenza come suindicato. La documentazione e le certificazioni da allegare alle domande debbono essere prodotte in conformità a quanto riportato nell’articolo 9 del C.C.N.I. relativo alla mobilità, sottoscritto in data 26 febbraio 2014 e nell’art. 4 della relativa O.M. n 32 del 28 febbraio 2014. Si segnala la possibilità per l’utente interessato di allegare, all’atto della presentazione della domanda, la documentazione in formato elettronico…”
° Con la clava? Alla maniera di Fred e Wilma Flintstone.
Le indiscrezioni sul nuovo contratto della Scuola dipingono uno scenario torbido.
Posizioni grossolane, quelle assunte dai responsabili politici del MIUR che, con consiglieri “esperti”, stanno elaborando il nuovo orario di servizio per i docenti da proporre in sede di rinnovo contrattuale. Renzi, Faraone, che ne è, all’apparir del vero, dei buoni propositi? E’ noto che negli ultimi decenni le retribuzioni del personale scolastico sono scese di vari livelli, comparativamente nel pubblico impiego, e che in atto sono tra più basse in Europa. Non noi ma Manuela Ghizzoni ebbe a dire: «Negli ultimi 15 anni alla scuola è… stato chiesto troppo per pensare di non comprometterne il funzionamento, a scapito della qualità offerta agli studenti». U cani muzzica u sciancatu: - il tandem Gelmini-Tremonti si accanì sulla Scuola; - il serafico ex ministro Profumo (ne ricordiamo l’intuizione sull’uso del bastone e della carota) invocò un “atto di generosità” dai docenti (accettassero a gratis sei ore di lavoro settimanale in più); il successore, la Carrozza ha proceduto al saccheggio del Fondo d’Istituto (scatti stipendiali del personale finanziati con il Fondo: gioco di prestigio a danno della qualità dell’offerta formativa), imitata dal ministro Giannini che si inchioda al dogma della necessità di finanziare le paritarie. Quattro ministri ? O uno soltanto che, di volta in volta, indossa una differente maschera, come in uno sketch degli Sgommati: il sempisorridente Profumo porta la mano al collo e, sfilata la maschera di gomma, svela il volto della Gelmini, e la materna Carrozza il volto della Gelmini, e lo stesso la Giannini (similMonti). Adesso, vogliono distribuire su 12 anni l’offerta di pubblica istruzione e formazione, per risparmiare un tredicesimo di spesa, come il buon Luigi intendeva fare 3 lustri addietro: lo Stato offrirebbe ai cittadini italiani un anno in meno di servizio, tanto chi se ne accorge se, a scuola, i ragazzi non imparano ? Imparano dalla TV e sul web; e si può provare la Scuola 2.0. che non ha bisogno di un docente ogni 10 alunni ma di tecnici (uno ogni 100). Il risparmio erariale verrebbe girato alle scuole paritarie e in parte agli insegnanti di ruolo disposti a servizi aggiuntivi. Le supplenze !? Gran risparmio ! Secondo una indiscrezione di l’Unità (3 luglio) si produrrebbero risparmi, per 1.5 miliardi evitando le supplenze inferiori ai 15 giorni (gli assenti saranno sostituiti dai docenti di ruolo); verrebbero tolte ai 500mila precari che, però, sono stati indotti (dai ministri-ex rettori) a versare agli atenei 2500/3000, a cranio, a corso di formazione/specializzazione o per conseguire una o più abilitazioni utili ad accedere alle graduatorie dei supplenti. Noi che precari siamo o siamo stati, sappiamo quanti corsi a pagamento siamo stati costretti a frequentare. Il proletariato intellettuale di cui Gramsci diceva diventa sottoproletariato di disoccupati. In tutto il pubblico impiego: tra i ministeriali, tra gli statali, tra i regionali, tra il personale degli uffici e dei servizi comunali, chi può vantare una formazione altrettanto accurata e protratta, qual è quella dei professori, se non i dirigenti? quanti, negli EE.LL., hanno un lavoro per grazia ricevuta, senza avere fatto concorsi e senza formazione specifica alcuna, semplicemente essendosi iscritti a una cooperativa lungimirante ? L’accanimento torbido e scellerato contro la Scuola statale richiede che si indaghi a livello subliminale nell’infanzia (sono stati bacchettati dalla maestra?) dei decisori politici. Il fallimentare bilancio di decenni di concertazione politico-sindacale ha ridotto la Scuola a essere u muru vasciu, e adesso si vedrà se le quote associative versate sono state utili ai lavoratori o soltanto al patrimonio mobiliare e immobiliare dei sindacati consociativi.
Per questa ragione, Anief invita tutto il personale ATA che in questi giorni, a seguito della pubblicazione dei bandi degli UU.SS.RR., sta presentando domanda o di aggiornamento e intende cambiare provincia o di primo inserimento e non ha prestato servizio nella provincia in cui intende inserirsi né è inserito nelle relative graduatorie d’istituto, a seguire le specifiche istruzioni operative per la compilazione della domanda e per ricorrere al TAR Lazio. Per info e adesione, scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (per il trasferimento immediato) o aQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (per il primo inserimento immediato).
Così come per i docenti, anche al personale ATA deve essere garantita la possibilità di spostarsi di provincia, all’atto dell’aggiornamento delle graduatorie, mantenendo l’inserimento nella graduatoria provinciale 24 mesi. Per il Miur, invece, è possibile il trasferimento di provincia soltanto all’atto dell’inserimento/aggiornamento delle graduatorie di Istituto a condizione però che l’interessato chieda il depennamento dalla graduatoria provinciale, per reinserirsi quindi al successivo concorso per titoli per i profili professionali dell’area A e B del personale ATA.
In base a quanto disposto dall’O.M. 21 del 23 febbraio 2009, a seguito della nuova pubblicazione dei bandi regionali, il personale amministrativo, tecnico, ausiliario non può chiedere in fase di aggiornamento il trasferimento della propria posizione in una provincia diversa da quella di attuale inserimento. Ma questa interpretazione è stata superata da una recente sentenza della Corte di Cassazione che, rifacendosi ad una chiara espressione della Consulta, ha stabilito come il personale Ata precario abbia il pieno diritto al trasferimento senza alcun “purgatorio” annuale in graduatoria diversa da quella di appartenenza.
Pertanto, tutti i precari Ata che vogliono trasferirsi da una provincia all’altra all’atto del presente aggiornamento o che intendono inserirsi per la prima volta pur non essendo presenti nelle relative graduatorie d’istituto della provincia o pur non avendo prestato i due anni di servizio nella provincia stessa, possono seguire le istruzioni dell’Anief relative alla modalità di compilazione della domanda e le successive istruzioni per ricorrere e reclamare il diritto al trasferimento preteso. Per info e adesioni, bisogna inviare un’e-mail a:
- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., se già inseriti in graduatoria permanente e si vuole ricorrere per ottenere il trasferimento immediato in altra provincia.
- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., se al primo inserimento ma si vuole chiedere l’iscrizione nelle graduatorie permanenti di provincia diversa rispetto a quella nelle cui graduatorie d’istituto si è inseriti attualmente.
Con Anief puoi reclamare il tuo diritto all’assunzione. Perché attendere un anno? Se è tua intenzione trasferirti, ricorri. Il ricorso sarà presentato al tribunale amministrativo e in caso di difetto di giurisdizione sarà riproposto al giudice del lavoro. Pertanto sarà depositato al Tar Lazio entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando regionale.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.