Pubblichiamo alcuni articoli sulla partenza flop per i corsi abilitanti TFA e richiesta dell'Anief in Senato dell'anticipo della scuola a 5 anni con classe ponte.
Partenza flop per i corsi abilitanti TFA, quelli per il sostegno ancora fermi ai box
Adnkronos: Scuola: anief, partenza flop per corsi abilitanti tfa
a quasi due settimane dal decreto non ancora completo l'elenco degli atenei che erogheranno i corsi
Roma, 29 mag. (Adnkronos) - «È partita decisamente a rilento la macchina organizzativa del ministero dell'Istruzione che nel mese di novembre dovrebbe portare all'avvio del secondo ciclo dei Tirocini formativi attivi per abilitare 22.450 nuovi docenti della scuola secondaria e specializzare sul sostegno agli alunni disabili altri 6.630 docenti già abilitati. A quasi due settimane dalla pubblicazione del decreto ministeriale n. 312 del 16 maggio scorso permangono diverse situazioni irrisolte: non è ancora completo l'elenco degli atenei che erogheranno i corsi, non è stata stabilita la distribuzione dei posti dell'allegato A nelle varie università coinvolte, i docenti che intendono frequentare il corso di sostegno non possono ancora iscriversi». È quanto rileva l'Anief. «La mancanza di indicazioni e di possibilità di formulare la propria richiesta di partecipazione, tramite apposito sito internet del Cineca (https://tfa.cineca.it/2014/index.php), risultano particolarmente gravi - sottolinea il sindacato - Perché nel frattempo i giorni passano e la scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione alla preselezione - fissata dal Miur al 16 giugno 2014 - si avvicina. A proposito di test preliminare, in programma a luglio, il Miur ha previsto che ogni aspirante all'abilitazione o al titolo per il sostegno debba versare, come tassa di partecipazione, tra i 50 e i 150 euro». Considerando che, a quanto risulta all'Anief, «gli aspiranti docenti sono in buona parte giovani privi di un'occupazione - in almeno il 25 per cento dei casi si tratta di neo-laureati sotto i 24 anni - l'amministrazione e le università avrebbero potuto evitare di chiedere un contributo di questa portata: non si comprende come mai l'alta affluenza di partecipanti, che contraddistingue ormai tutte le prove selettive organizzate per diventare insegnante, non convinca il Miur ad imporre alle università delle quote più ragionevoli per svolgere i test d'accesso».
«Rimane ancora un mistero, inoltre, l'entità della tassa d'iscrizione ai corsi Tfa abilitanti - sottolinea il la speranza è che finalmente l'amministrazione centrale abbia deciso di imporre agli atenei dei »tetti« più bassi rispetto ai circa 4mila euro chiesti dalle università in occasione delle ultime tornate abilitanti. Si tratta, se confermate, di cifre non giustificabili. Soprattutto per quei corsi dove vi è un numero di iscritti ampiamente sufficienti per garantire un ritorno economico dignitoso alla comunità accademica accogliente». «Ricordiamo - prosegue Anief - che la prova di accesso ai corsi TFA consiste in un test preliminare, disposto da una Commissione nazionale nominata dal Miur: sarà di contenuto identico su tutto il territorio nazionale e verterà sui programmi disciplinari di ogni classe di abilitazione. Coloro che supereranno la soglia di 21/30 accederanno ad una prova scritta che se superata li condurrà all'orale finale. È ammesso al percorso di TFA, secondo l'ordine della graduatoria, un numero di candidati non superiore al numero dei posti disponibili indicati nel bando di ciascun ateneo».
«Ogni candidato - prosegue l'Anief - dovrà presentare domanda attraverso la modalità ministeriale Istanza on-line, indirizzando la candidatura »all'Ufficio scolastico della regione presso la quale intendono frequentare i corsi di TFA«, fermo restando che il Miur potrebbe decidere di dirottare tale richiesta, qualora vi sia un basso numero di partecipanti, su altri USR. È possibile presentare la domanda di partecipazione alla selezione per più classi di abilitazione: al termine delle selezioni ogni candidato dovrà 'comunque optare per l'iscrizione e la frequenza di un solo corso di TFÀ. I corsi saranno attivati nel prossimo mese di novembre: avranno una durata annuale pari a 60 crediti formativi». Il sindacato «annuncia sin d'ora che continuerà a battersi in tutte le sedi per la corretta spendibilità di questo titolo, quindi per l'inserimento degli abilitati TFA, come già fatto per quelli del primo ciclo e per tutti gli altri abilitati dopo la chiusura delle SSIS, come farà per tutti gli abilitati PAS, all'interno della terza fascia delle GaE o di una fascia ulteriore, comunque utile al conferimento delle supplenze annuali e delle immissioni in ruolo. Nei giorni scorsi più di 10mila precari hanno chiesto all'Anief di far partire il ricorso al Tar del Lazio proprio per inserirsi nelle graduatorie aggiuntive alle GaE». (Rre/Ct/Adnkronos)
ANSA: Scuola: Anief, partenza flop per corsi abilitanti Tfa
(ANSA) - ROMA, 29 MAG - "È partita decisamente a rilento" la macchina organizzativa del Ministero dell'Istruzione che a novembre dovrebbe portare all'avvio del secondo ciclo dei Tirocini formativi attivi per abilitare 22.450 nuovi docenti della scuola secondaria e specializzare sul sostegno agli alunni disabili altri 6.630 docenti già abilitati. Lo sottolinea l'Anief facendo notare che a quasi due settimane dalla pubblicazione del decreto ministeriale n. 312 "permangono diverse situazioni irrisolte: non è ancora completo l'elenco degli atenei che erogheranno i corsi, non è stata stabilita la distribuzione dei posti nelle varie università coinvolte, i docenti che intendono frequentare il corso di sostegno non possono ancora iscriversi". Ricordando che la scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione alla preselezione é il 16 giugno 2014, l'Anief evidenzia che a, proposito di test preliminare, in programma a luglio, il Miur ha previsto che ogni aspirante all'abilitazione o al titolo per il sostegno debba versare, come tassa di partecipazione, tra i 50 e i 150 euro. "Considerando che gli aspiranti docenti sono in buona parte giovani privi di un'occupazione (in almeno il 25% dei casi si tratta di neo-laureati sotto i 24 anni) l'amministrazione e le università avrebbero potuto evitare - commenta il sindacato - di chiedere un contributo di questa portata". "Rimane ancora un mistero, inoltre - prosegue - l'entità della tassa d'iscrizione ai corsi Tfa abilitanti: la speranza è che finalmente l'amministrazione centrale abbia deciso di imporre agli atenei dei 'tetti' più bassi rispetto ai circa 4mila euro chiesti dalle università in occasione delle ultime tornate abilitanti". Il sindacato annuncia sin d'ora che continuerà a battersi in tutte le sedi per l'inserimento degli abilitati Tfa, come già fatto per quelli del primo ciclo e per tutti gli altri abilitati dopo la chiusura delle Ssis, come farà per tutti gli abilitati Pas, all'interno della terza fascia delle graduatorie a esaurimento o di una fascia ulteriore, comunque utile al conferimento delle supplenze annuali e delle immissioni in ruolo. (ANSA).
Tcs News: Partenza flop per i corsi abilitanti TFA, quelli per il sostegno ancora fermi ai box
AgenParl: Anief, partenza flop per i corsi abilitanti Tfa
IMG Press: Partenza flop per i corsi abilitanti TFA, quelli per il sostegno ancora fermi ai box
Italy work news: Corsi Tfa, partenza a rilento
Anief chiede in Senato anticipo scuola a 5 anni con classe 'ponte'
ANSA: Scuola: Anief chiede anticipo a 5 anni con classe 'ponte'
Presentati in Commissione al Senato due emendamenti ad hoc
(ANSA) - ROMA, 28 MAG - Anticipare l'obbligo scolastico a cinque anni, introducendo una classe 'ponte' che preveda la compresenza dei maestri dell'infanzia con quelli della scuola primaria, "all'interno di una rinnovata programmazione e organizzazione degli spazi d'aula". A chiederlo, in audizione presso la VII Commissione permanente del Senato è stata oggi l'Anief. Per rendere esecutivo questo progetto il sindacato ha calcolato che non si attuerebbe alcun taglio agli organici. Anzi, il Governo - sostiene - dovrebbe prevedere un incremento di un sesto dell'attuale stanziamento per le scuole dell'infanzia, che oggi 'coprono' solo il 70% della popolazione di alunni frequentanti in quella fascia di età (il 30% rimanente si rivolge agli istituti paritari). Anief ha spiegato ai senatori che l'anticipo a cinque anni "sarebbe il primo tassello di una riforma del percorso scolastico finalizzata a portare i nostri giovani a uscire dalla scuola con un anno di anticipo. Ma con la differenza, rispetto ad oggi, di spostare l'obbligo formativo da 16 a 18 anni". "Si tratterebbe, del resto, solo di ripristinare l'obbligo formativo già previsto dalla Legge 144/1999, poi ridotto a 16 anni, puntando nel contempo - osserva - su una seria riforma dell'apprendistato per contrastare il crescente fenomeno dei Neet: un 'esercito' che si allarga di mese in mese, con oltre 2 milioni 250 mila giovani che oggi non studiano e non lavorano (il 24%)". La primaria e la secondaria di primo grado manterrebbero l'attuale assetto mentre alle superiori si introdurrebbe, dopo l'anno di orientamento tra i 15 e i 16 anni, un biennio finale "professionalizzante scuola/lavoro organizzato e gestito dal sistema scolastico in collaborazione con l'imprenditoria e con la formazione regionale". Anief ha quindi presentato alla VII Commissione permanente del Senato due emendamenti, proprio per favorire l'anticipo scolastico a 5 anni, al disegno di legge n. 1260 recante "Disposizioni in materia di sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino ai sei anni e del diritto delle bambine e dei bambini alle pari opportunità di apprendimento". (ANSA).
Notizie3: Anief chiede in Senato anticipo scuola a 5 anni con classe 'ponte'
Il Giornale del Lazio: Anief chiede in Senato anticipo scuola a 5 anni con classe 'ponte'
Corriere del web: Anief chiede in Senato anticipo scuola a 5 anni con classe 'ponte'
Italpress: Scuola: Anief chiede in Senato anticipo a 5 anni con classe 'ponte'