“Come può accadere che un insegnante lavora in una scuola pubblica da quasi tre mesi e ancora non ha ricevuto un euro di stipendio? L’amministrazione scolastica statale la deve finire di lasciare all’ultimo posto della scala delle priorità il pagamento dei suoi lavoratori a tempo determinato. Il nostro sindacato non può tollerare questo sopruso: docenti e Ata supplenti senza stipendio meritano rispetto, altrimenti è bene che procedano con richiesta di diffida e messa in mora”.