Secondo Giannini ci saranno 60.000 ruoli da concorso ma la stampa specializzata lo smentisce. La realtà dei fatti è diversa: ci saranno, infatti, posti vuoti seppur non ancora quantificabili, poiché il concorso non si è ancora concluso in molte regioni e manca il dato più consistente, ossia quello di infanzia e primaria. Inutile dire che le soluzioni ci sarebbero. Immissione in ruolo idonei concorso oltre il 10%, ma al momento si fa finta che tutto sia andato alla perfezione. Sono diversi i casi di docenti vincitori esclusi senza motivo dall’immissione in ruolo: per geografia, in Sicilia, per assumere tutti i vincitori bisognerà attendere il pensionamento dei docenti in servizio entro due anni, perché tutti i posti messi a bando sono scomparsi. Anche chi vuole insegnare italiano agli stranieri dovrà aspettare molto tempo.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): la verità è che si è fatta una pre-selezione senza precedenti, escludendo 15 categorie di insegnanti, tra cui tantissimi aspiranti docenti giovani e motivati che avrebbero potuto, tra l’altro, ridurre di non poco l’età media del corpo insegnante italiano. Inoltre, soltanto metà delle graduatorie sono state approvate entro il 15 settembre 2016, termine ultimo per le immissioni in ruolo nell’anno scolastico in corso e molti commissioni, ancora oggi, devono terminare di valutare gli esiti delle prove. L'esempio più clamoroso riguarda, però, l’assurdo limite del 10% degli idonei che appare incomprensibile nella sua attuazione visto che, per legge, tutti i candidati che superano la valutazione di 7 sono ritenuti idonei all’insegnamento ovvero abilitati: idonei, quindi, per la commissione ma non idonei di fatto. Anche su questo Anief ha presentato specifici emendamenti nella Legge di Stabilità 2017, proponendo appositi emendamenti alla Camera e ha indetto lo sciopero nazionale dopodomani 14 novembre con manifestazione a Roma in Piazza Montecitorio.