La prima campanella dell’anno scolastico suonerà, infine, anche per gli allievi in Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Toscana: in queste regioni, vi sarà almeno 1 scuola su 6 senza capo d’istituto e in reggenza. È pronta, quindi, la versione definitiva del decreto sul concorso per nuovi dirigenti scolastici che, per questa occasione, proprio per evitare il ripetersi della situazione, sarà bandito su tutti i posti vacanti e disponibili nell'a.s. 2016/17. È prevista una prova preselettiva (50 quesiti a risposta chiusa), uno scritto (5 domande a risposta aperta, di cui una in lingua straniera) e l’orale. Ai candidati saranno formulate anche domande di informatica, sul funzionamento del PC e dei software applicativi più diffusi; sulle lingue straniere si prevede, invece, la traduzione di un testo scelto dalla commissione, cui seguirà una breve conversazione.
Potrà parteciparvi il “personale docente ed educativo assunto a tempo indeterminato, in possesso di diploma di laurea magistrale, specialistica o conseguita secondo il vecchio ordinamento, di diploma accademico di II livello o diploma accademico di vecchio ordinamento e che abbia un’anzianità di servizio pari almeno a 5 anni, compreso il servizio pre ruolo”. E ci fermiamo lì: rimane, quindi, il ‘disco rosso’ nei confronti dei precari.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): è un’esclusione ingiusta ma noi non demordiamo. Il Tar del Lazio ha, infatti, emesso la sentenza 5011/2014, in base alla quale non è necessario essere assunti a tempo indeterminato ma, soltanto, dimostrare di essere in possesso del titolo di studio e aver insegnato per almeno 5 anni non continuativi. Se scatterà il divieto a partecipare, abbiamo già pronto il ricorso.