Con un’interrogazione del Pd alla Camera, presentata dall’on. Camilla Sgambato, si chiedono al Ministro Giannini le ragioni per cui gli educatori, “a tutti gli effetti insegnanti” abbiano ricevuto un trattamento da ‘figli di dio minore’: sono stati ignorati in occasione sia del piano assunzionale, sia del concorso pubblico nazionale, oltre che dai finanziamenti da 500 euro per l’aggiornamento professionale. La palese disparità di trattamento è stata riservata ai precari dei convitti inseriti nella GaE.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): la confusione sugli educatori è massima. La stessa Legge 107/15, dopo non aver citato gli educatori per 115 commi, ricorda che “il personale docente ed educativo è sottoposto al periodo di formazione e di prova, il cui positivo superamento determina l'effettiva immissione in ruolo”. Nel comma 117, si spiega inoltre che “il personale docente ed educativo personale educativo, in periodo di formazione e di prova è sottoposto a valutazione”. Il personale educativo riemerge, poi, laddove si cita il vincolo triennale per i trasferimenti: non riusciamo a capacitarci come possa essersi realizzata questa sequela di errori.