ITALIA OGGI - Concorso Scuola, 80mila non ammessi, al via i ricorsi
METRO - Concorso a cattedra Errori a valanga e ricorsi
LIBERO - Scuola: 80mila non ammessi a orali, Anief apre sportello ricorsi
REPUBBLICA.IT - Scuola, è caos sui trasferimenti dei docenti, tutto da rifare!
Avvisi con requisiti creativi, convocazioni in contemporanea e date di pubblicazione degli esiti che variano. Ci sono presidi che restringono a loro piacimento i titoli di laurea per l’accesso agli insegnamenti, altri che chiedono esperienze solo nelle loro scuole o video a busto intero. Tutte stranezze che non stanno certo nel Ptof. Anief, pertanto, rinnova il monito ai dirigenti scolastici perché evitino forme fantasiose di ricerca dei docenti e decide di mettere a disposizione il proprio ufficio di consulenza per valutare il rispetto dei principi di parità di accesso al pubblico impiego, imparzialità, ragionevolezza, merito, trasparenza e pubblicità degli atti di individuazione dei docenti selezionati da dirigenti scolastici a seguito della visione del curriculum vitae e dell'eventuale colloquio o, ancora, individuati dall’Usr.
Marcello Pacifico (presidente Anief): sarà valutato il rispetto della normativa vigente: laddove ve ne siano i presupposti, sarà anche investito il Tar, a cui si chiederà se, nella scelta del docente, è stata rispettata o meno la legittimità costituzionale, in particolare se le scelte adottate da ogni scuola siano state rispettose del Piano triennale dell'offerta formativa approvato dal Collegio dei docenti dell’istituto stesso.
Ancora oggi, il Partito Democratico continua a parlare di “eventuali errori nel calcolo dei punteggi e delle assegnazioni di ambiti”. Nessun cenno viene fatto nei confronti di un algoritmo ministeriale male impostato e gestito ancora peggio, che ha dirottato migliaia di docenti di mezza età e oltre a mille chilometri da casa senza alcun tipo di indicazione sul come e perché si è arrivati a questo. Tutti i docenti che intendono far valere i propri diritti sul trasferimento imposto dal Miur senza le dovute informazioni ed il rispetto della normativa vigente sulla mobilità, possono scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il presidente nazionale Marcello Pacifico: l’obiettivo dell’iniziativa è quello di ottenere il rispetto di quanto previsto dal contratto, dalla contrattazione e dalla legge in materia di trasferimenti nella scuola e nel pubblico impiego. Sono troppe le denunce che continuiamo a ricevere ogni giorno. C’è qualcosa che non quadra. Perché, lo ricordiamo, chi subisce questa nuova migrazione, rischia fortemente di essere allontanato da affetti e radici per tre anni: occorre essere certi che si tratti di uno spostamento necessario.
METRO - Prof assunti e trasferiti l'allarme dei sindacati
INTERRIS - Buona Scuola, Giannini: "da settembre 32mila docenti di ruolo”
LIBERO - Scuola: Anief, "Miur rischia valanga ricorsi;risolvere ogni caso"
Sulla selezione pesano la mancanza di trasparenza, le valutazioni inadeguate, i vizi di forma e i programmi allargati a più classi di concorso o cambiati all’ultimo momento. Poi ci sono i casi clamorosi. Come quello accaduto nel Lazio dove è stato ammesso all’orale un candidato che non ha mai svolto la prova scritta, per non parlare della precaria bocciata e poi contattata dall’Usr per diventare commissario nella stessa selezione o degli errori di abbinamento dei codici in Emilia Romagna, scoperto dai candidati solo il giorno dell’orale, o della triste ammissione dei docenti universitari che reputano il concorso “inadeguato”. Per il sindacato, a cui giungono decine di denunce al giorno, la misura è colma: tutti coloro che hanno riscontrato errori, inesattezze, imprecisioni, mancanza di applicazione della normativa vigente sui concorsi pubblici, possono scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): quanto sta accadendo è paradossale, perchè in molti casi le segnalazioni dei bocciati riguardano gli stessi docenti che in passato hanno superato brillantemente i precedenti concorsi o comunque sono stati selezionati dalle Università per lo svolgimento dei corsi abilitanti, con tanto di esami in itinere e per l'attestazione finale. Come si può pensare che i tre quarti di questi precari, tutti già abilitati e risultati idonei all’insegnamento, siano improvvisamente non più all’altezza della situazione?
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.