Arriva un'altra vittoria piena per l'Anief anche dal Tribunale del Lavoro di Mantova per la tutela dei diritti dei lavoratori con contratti di supplenza breve e saltuaria cui l'Amministrazione non riconosce la Retribuzione Professionale Docenti aggiuntiva nello stipendio o il Compenso Individuale Accessorio per il personale ATA. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief specifici per il personale precario con supplenze brevi per il recupero della Retribuzione Professionale Docenti o del Compenso Individuale Accessorio recuperando mensilmente fino a 257,50 Euro per i docenti (RPD) e fino a 64,50 Euro mensili per il personale ATA (CIA).
Il Decreto Fiscale arriva alla Camera ed è costituito da un testo molto simile al DL n. 146 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 22 ottobre: il suo approdo a Montecitorio si deve all’approvazione delle ultime ore prodotta dall’Aula del Senato, con 175 voti favorevoli e 13 contrari. Per quanto riguarda la Scuola ed i suoi lavoratori, nessuna delle modifiche proposte ha avuto accoglimento, fatto salvo il rilevante esonero della dirigenza scolastica da qualsiasi responsabilità civile, amministrativa e penale qualora abbiano richiesto tempestivamente gli interventi strutturali e di manutenzione (emendamento 13.1.24 testo 2).
Gli altri emendamenti al decreto, in particolare quelli Anief, già presenti nel documento congiunto Cisal-Confedir, vertevano su diversi argomenti: tutela dei lavoratori fragili fino al termine dell’emergenza e adozione dei congedi parentali fino allo stesso termine; sblocco della mobilità del personale scolastico; revisione del rapporto alunni-docenti, dal quale scaturiscono le classi pollaio e comunque tutte quelle superiori ai 15 alunni; conferma dell’organico COVID dello scorso anno; sdoppiamento delle classi; revisione del dimensionamento scolastico, pure incompatibile con le norme sulle vigenti misure sulla sicurezza a scuola e ancora meno con la pandemia. Con le sue proposte emendative, il sindacato aveva rivendicato anche la riduzione del numero minimo di alunni per determinare l’autonomia scolastica, tamponi antigenici periodici per il personale che lavora a scuola, come pure l’indennità rischio biologico, oltre che modifiche al ruolo delle organizzazioni sindacali. A questo punto, l’Aula di Palazzo Madama ha poco più di due settimane per “licenziare” il testo definitivo: va fatto entro il 20 dicembre prossimo.
Viene finalmente configurato il danno economico prodotto dallo Stato contro i supplenti della scuola, lasciati per anni e anni a fare supplenze e senza assegnare loro i compensi adeguati: a dare consistenza alle cifre da restituire ad ogni lavoratore, docente e Ata, è il sindacato Anief, che ha oggi realizzato, attraverso un partecipato webinar, la “Presentazione del calcolatore Anief per il recupero delle differenze retributive”.
Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato, ha aperto i lavori, ricordando che quanto è prezioso lo strumento messo a disposizione: “Vogliamo offrire gratuitamente ad oggi insegnante, amministrativo e collaboratore scolastico – ha detto Pacifico – l’opportunità di inquadrare la propria situazione, così da quantificare esattamente qual è il credito che gli spetterebbe per gli anni svolti durante il precariato, ma pagati solo in parte, oltre che per la ricostruzione di carriera incompleta e tante altre indennità, come il salario accessorio, illegittimamente non assegnate. I doveri, come la formazione, i precari li devono invece espletare tutti. Per noi c’è qualcosa che non torna”.
Durante la diretta gli avvocati Anief Walter Miceli e Fabio Ganci hanno ribadito come l’operato del sindacato sia “volto a eguagliare il trattamento tra docenti precari e di ruolo. Invitiamo tutti a far valere i propri diritti”.
Dichiara che il personale ATA ha diritto al riconoscimento integrale del servizio pre-ruolo ai fini della carriera con l'applicazione del gradone stipendiale 3-8
La Sezione Lavoro del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, condanna il ministero dell’Istruzione a risarcire cinque docenti, che erano stati precari per un decennio, per violazione del principio di non discriminazione: hanno pieno diritto riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata ai fini dell’attribuzione della medesima progressione stipendiale prevista per i dipendenti a tempo indeterminato e come prevede la Direttiva Comunitaria 1999/70/CE. Quindi, oltre a una media di 6mila euro per ognuno, hanno anche accesso a fasce stipendiali maggiorate.
Il sindacato invita tutti i precari che si trovano in situazioni analoghe ad utilizzare il calcolatore Anief per il recupero delle differenze retributive. Infine, il sindacato ricorda che è ancora possibile ricorrere vedersi riconosciuto il diritto all'integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a tempo determinato e per ottenere immediatamente il corretto inquadramento stipendiale anche con l'applicazione del gradone 3-8 anni per gli immessi in ruolo dopo il 2011.
Dal 15 dicembre, così come stabilito dall’art 2 del DL 172/2021 del 26 novembre 2021, la vaccinazione costituirà requisito essenziale per lo svolgimento delle attività lavorative di tutto il personale scolastico. La scuola italiana, fra poco meno di 15 giorni, dovrà fare i conti con i prevedibili effetti di una imposizione che a quanto pare non riuscirà a convincere l’irriducibile 5/7 % di personale scolastico non ancora vaccinato. Migliaia le richieste di supporto e consulenza che su tutto il territorio nazionale stiamo ricevendo presso le nostre sedi territoriali
L'Anief ha ottenuto cinque nuove vittorie presso la Sezione Lavoro del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE), conseguendo l’accertamento del diritto dei docenti precari al riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata ai fini dell’attribuzione della medesima progressione stipendiale prevista per i dipendenti a tempo indeterminato.
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