Il decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127, “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l'estensione dell'ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening” già approvato al Senato della Repubblica giorno 11 novembre e passato alla Camera dei Deputati (A. C. 3363) ha posto al vaglio gli emendamenti presentati per la modifica del testo.
Il giovane sindacato Anief ha presentato alcune proposte emendative che tendono a rendere il lavoro, all’interno degli istituti scolastici e del personale della scuola, più efficiente in considerazione della necessità di svolgimento in sicurezza del lavoro tramite l’estensione dell’ambito applicativo del green pass.
Sono due gli emendamenti presentati da Anief che sono al vaglio presso la Commissione Affari sociali, uno sul lavoro agile e uno sul rischio biologico.
Di seguito i dettagli.
Marcello Pacifico (Anief): “Durante il confronto chiederemo impegni seri per risorse aggiuntive per il personale amministrativo, docente ed educativo delle scuole. Il lavoro delle Segreterie degli istituti è mortificato dalla norma e dalla relazione illustrativa della manovra. Viene inoltre finanziato solo il salario accessorio, senza alcun adeguamento degli stipendi che rimangono sganciati dall'inflazione italiana e dai compensi europei. Mancano anche le attese soluzioni sul precariato per il prossimo anno scolastico e sui trasferimenti del personale. Non c’è alcuna ‘finestra’ sulle pensioni o indennità per il rischio biologico e altre prestazioni. In poche parole – conclude il sindacalista – almeno sulla parte della scuola la Legge di Bilancio 2022 è tutta da riscrivere”.
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Il Maeci ha pubblicato sull'apposita sezione l'interpello semplificato per conferire un incarico annuale, per l'anno scolastico 2021/22, codice Sci 030, presso il Liceo artistico italo-svizzero “Freudenberg” di Zurigo.
Quest’anno sono state pochissime le nomine da “Graduatorie provinciali per le supplenze” di prima fascia, peraltro pochissime delle quali su disciplina comune, a fronte di una quantità spaventosamente alta di cattedre senza titolare: stando ai numeri, si può tranquillamente asserire che la procedura delle Gps 2021, così come impostata dal ministero dell’Istruzione, si è rivelata un clamoroso flop. A sostenerlo è l’Anief, dopo la pubblicazione dei dati ufficiali sulle assunzioni finalizzate alla collocazione a tempo indeterminato, per l’esattezza 11.997, che si sono realizzate attraverso questo percorso di reclutamento. Il sindacato ricorda che ha sempre contestato l'uso limitata alla sola prima fascia delle Gps: molti docenti che hanno svolto i tre anni minimi di servizio a tempo determinato richiesti risultano infatti collocati anche nella seconda fascia delle stesse Gps e pur avendo i titoli adeguati sono stati esclusi in partenza. Come bisognava rimuovere tutti i “paletti” previsti per l'accesso al ruolo dalle Gps, in quanto non utili allo scopo dell'effettiva copertura del maggior numero posti vacanti e disponibili sin dal prossimo anno scolastico.
“Questo modo di procedere per reclutare il personale – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – lo avevamo denunciato in tempi non sospetti, perché non agevola minimamente le amministrazioni scolastiche nel reperire il personale necessario alla copertura dei posti vacanti e disponibili, così come disapplica l’attuazione del reclamo collettivo accolto dal Comitato europeo dei diritti sociali n. 146/2017 e gli esiti della procedura d’infrazione 4231/2014 sulla reiterazione dei contratti a tempo determinato. Il problema congenito del precariato, quindi, non può passare per questo genere di reclutamento, con limitazioni gratuita delle assunzioni e affidandosi a concorsi lunghi ed impostati principalmente per selezionare oltremodo piuttosto che valutare le preziosissime competenze e conoscenze acquisite sul campo dopo anni, se non decenni, di servizio da supplente”.
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