Se si firmasse il CCNL, si registrerebbero aumenti del 4% degli stipendi a fronte di un’inflazione dell’1,5% tra il 2019 e il 2021, con aumenti medi di cento euro mensili pro capite da gennaio 2021, arretrati fino a mille euro per il biennio precedente e il possibile recupero dell’elemento perequativo. Marcello Pacifico (Anief): È un segnale positivo in un momento di crisi economica, che riduce, però, soltanto in parte il gap del 10% tra l’aumento dell’inflazione registrata negli ultimi dieci anni e i livelli stipendiali maturati dai dipendenti pubblici e della scuola.