Il CCNL Scuola 2018 non ha cambiato la Tabella A allegata al CCNL del 29/11/2007 che prevede, per il personale ATA ben due profili dell'Area C (rispettivamente per gli Assistenti Amministrativi e per gli Assistenti Tecnici) e uno dell'Area As (Servizi Scolastici) che ad oggi non sono mai stati attivati né previsti negli organici dal Ministero dell'Istruzione. Per questo motivo, l'Anief impugna al TAR Lazio il Decreto del Ministro dell'Istruzione 8 agosto 2020 n. 94 che autorizza il contingente ATA da immettere in ruolo nell'a.s. 2020/2021 senza prevedere l’attivazione dei due profili. Adesioni sul portale ANIEF entro l’8 settembre. Se accolto, dopo anni dall'istituzione dei relativi profili, il Miur dovrà attivare almeno altri 20 mila posti in organico di diritto per il personale ATA.
Continua l’esame degli Uffici Scolastici delle domande di inserimento nelle nuove Graduatorie provinciali per le supplenze, a partire dalla valutazione delle domande correttamente inoltrate entro il 6 agosto sulla base dell’Ordinanza n. 60/2020. E arrivano anche i primi chiarimenti. A fornire le prime indicazioni è l’Ufficio Scolastico di Siena, che con un avviso da intendersi come replica cumulativa alle richieste dello stesso genere nega la validità del possesso congiunto di diploma di maturità/laurea e di 24 per l’inserimento in prima fascia. Anief sostiene che sono tante le esclusioni ingiuste e rilancia i suoi ricorsi al giudice.
Il giovane sindacato Anief ricorda che sono tanti gli aspiranti esclusi in modo illegittimo dalla prima e seconda fascia. Come sono tanti coloro che contestano la tabella di valutazione dei titoli, cambiato improvvisamente dopo 13 anni. E in queste condizioni mantenere la stessa scuola e la continuità didattica, ma se la sono così vista negata. Per questi motivi l’Anief ha deciso di aprire i ricorsi per difendere tutti coloro che sono stati esclusi da queste graduatorie, in entrambe le fasce, ma anche per tutelare coloro che contestano delle valutazioni dei titoli mutati. “Al ministero di viale Trastevere sono state prese delle decisioni sbagliate, che negano contemporaneamente il principio di affidamento, meritocratico e di ragionevolezza, tutti requisiti che devono necessariamente contenere gli atti amministrativi”, ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
È uscito il nuovo decreto ministeriale che autorizza le immissioni in ruolo di circa 11 mila unità di personale Ata della scuola pubblica: per l’anno scolastico 2020/2021, riporta Orizzonte Scuola, è autorizzato un contingente di assunzioni nei ruoli a tempo indeterminato del personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche pari a complessive 11.323 unità, di cui 532 a titolo di trasformazione di contratti a tempo parziale in contratti a tempo pieno.
Premesso che il numero è largamente inferiore alle disponibilità di posti vacanti, il presidente Anief Marcello Pacifico denuncia, in una intervista rilasciata ad Italia Stampa, “che ancora una volta non ci sono i profili professionali previsti da contratto come coordinatore dei collaboratori scolastici e come coordinatore degli assistenti tecnici amministrativi che operano nelle segreterie. Sono più di 20 mila questi posti che da 25 anni per contratto esistono ma non nella realtà. Ecco perché Anief ha deciso di impugnare questo decreto ministeriale, così da convincere il ministero dell’Economia ad autorizzare l’attivazione di questi posti in organico, diventati più funzionali, soprattutto in vista dell’apertura delle scuole in tempo post-Covid, con il contagio che si diffonde ancora”.
Riaprire le scuole in sicurezza a settembre è un’opera complessa: sono tanti gli adempimenti da attuare. E servono figure apicali di esperienza che assicurino un’organizzazione adeguata. Negli istituti scolastici questo compito è ottemperato dai capi d’istituto, che negli aspetti economici e di gestione interna vengono affiancati dai Direttori dei servizi generali e amministrativi: il loro ruolo è fondamentale. Peccato che quasi una scuola italiana su due non abbia il suo Dsga. A rimarcare questa contraddizione, nell’anno più complicato della scuola pubblica italiana a causa dell’emergenza epidemiologica, è Marcello Pacifico: intervistato da Teleborsa, il presidente nazionale Anief ha spiegato che a fronte dei tanti adempimenti da attuare sono “troppo pochi i direttori dei servizi generali amministrativi in servizio presso le scuole, poiché ne mancano più di tremila. Siccome il concorso in via di definizione coprirà probabilmente solo mille posti occorre avviare una procedura straordinaria urgente per i facenti funzione”.
Secondo il giovane sindacato l'atto dovrebbe valere prima di tutto per i maestri di Infanzia e Primaria, ma poi essere esteso a tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado che, a domanda, vogliano garantire la continuità didattica specialmente alla luce dell'emergenza da COVID-19 e delle misure adottate per il recupero degli apprendimenti dal primo settembre. Anief, a questo scopo, ha inviato una specifica richiesta al ministero affinché intervenga o attraverso un'integrazione alla contrattazione integrativa, fino ad oggi invece ignorata dai sindacati firmatari di contratto, oppure con un'espressa deroga del legislatore al ministro dell’Istruzione.
Per questo motivo, il sindacato chiede espressamente alla ministra Azzolina la pubblicazione di un’ordinanza che dia seguito alla richiesta formulata: Anief annuncia sin d’ora, inoltre, che si farà tramite per presentare in Parlamento un emendamento legislativo specifico per attuare quanto richiesto, sempre per consentire la conferma o l'utilizzazione legittima dei docenti assunti dal concorso riservato nella stessa scuola dove si è titolari con riserva. “Ad ogni modo – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - l’organizzazione sindacale chiederà al Parlamento nel decreto agostano un nuovo intervento del legislatore sulla materia per eliminare il blocco quinquennale se ostativo a tale procedura”.
Il sindacato Anief dice la sua a seguito dell’innalzamento degli indici di Covid19 e delle restrizioni che ne stanno derivando, a partire dalla decisione del Governo di procedere alla chiusura di qualsiasi sala da ballo fino al prossimo 7 settembre. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale della giovane organizzazione rappresentativa, “appare assurdo assistere in questi giorni a veri e propri assembramenti dei giovani, di notte, ma anche di giorno, ovunque, in piazza, nei mercati, nelle vie, in discoteca, e poi pensare di riaprire le scuole per poi chiederle al minino contagio derivato da vera irresponsabilità. Ben venga la gioia di vivere, ma senza mai arrivare a condannare qualcuno a morire”.
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