Nessuno escluso: interventi messi in campo per rider, colf, disoccupati e studenti. Chiedi a Cedan S.r.l.s.
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Il giovane sindacato risponde, punto per punto, alle prospettive che attendono studenti e docenti nei prossimi mesi, appena si allenterà l’emergenza del Covid-19, toccate in queste ore dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: la didattica “mista” - un po’ da casa e un po’ in classe – non è praticabile, mentre sarebbe molto meglio ripartire con classi da massimo 15 alunni; il ritorno immediato nelle scuole dei bambini più piccoli, con i genitori che torneranno al lavoro, si potrà svolgere solo se attuato nella massima sicurezza; degli esami di maturità in presenza non vi è alcuna necessità, visto che l’alternativa online è già a regime da tempo in ambito universitario. Marcello Pacifico (Anief): “I sindacati vanno convocati d’urgenza sia per verificare come collocare nel nuovo contratto gli impegni derivanti dalla DaD, sia per definire assieme una procedura concorsuale snella, senza prove, che porti in ruolo le decine di migliaia di supplenti, anche Ata, con oltre 24 mesi di servizio svolto sui posti vacanti. Altrimenti, a settembre questa inerzia farà letteralmente esplodere la supplentite: il tempo per riparare ancora c’è. Altrimenti si passerà a quello dei ricorsi seriali”.
Negli ultimi due mesi l’istituzione scolastica è stata costretta ad un rapidissimo cambiamento d’assetto. L’adeguamento ad una modalità totalmente diversa di fare lezione ha messo a dura prova insegnanti, allievi famiglie, dirigenti e il personale scolastico e amministrativo ma hanno tutti cercato di garantire, con estremo sacrificio, la continuità didattica. La scuola non si è fermata e il processo educativo, seppure con modalità differenti è andato avanti
Eurosofia sta proseguendo le proprie attività con impegno e costanza. Siamo rimasti al vostro fianco cercando di proporre in tempi rapidi corsi di formazione, tramite webinar, di accompagnarvi nella formulazione di nuove strategie. E continueremo a farlo anche nei prossimi mesi
La scuola italiana si caratterizza per avere un basso numero di docenti precari abilitati nelle discipline comuni e specializzati nell’insegnamento agli alunni disabili. Questo accade perché i concorsi e i corsi abilitanti vengono banditi sempre per un numero sottodimensionato di posti e con dei limiti di accesso oltre ogni logica. Attraverso delle proposte di emendamento al Decreto Legge n. 22 sulla Scuola, da domani all’esame della VII commissione del Senato, il sindacato Anief chiede adesso di aprire ad una quantità maggiore di docenti aspiranti: non farlo, mantenendo gli attuali vincoli, significa che a breve le scuole rimarranno sguarnite dinanzi all’esigenza di affidare l’enormità di cattedre vacanti e di supplenze annuali ad un numero sempre maggiore di insegnanti non abilitati e non specializzati nella didattica per alunni con disabilità. Marcello Pacifico (Anief): “Chi dice che questa soluzione premia il merito professionale non ha una visione prospettica del sistema formativo: diritto allo studio, continuità didattica e alto livello dell’offerta formativa passano per la formazione e la specializzazione di chi insegna”.
Ben 15 riguardano le categorie degli esclusi (con servizio svolto per almeno due anni o prima degli ultimi dieci anni, ancora nelle paritarie o Iefp, aspecifico o su sostegno, militare o dottorato di ricerca, A066 di servizio), per chi si è iscritto al TFA V ciclo o ancora per la mancata indizione per infanzia-primaria, Irc, educatori. Adesioni entro il 30 maggio sul portale ANIEF
Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, come riportato dalla stampa specializzata e dalla sua pagina ufficiale, preoccupandosi dell’apertura a settembre dell’anno scolastico, si pone il problema di incrementare l’organico per l’anno prossimo per permettere anche il dimezzamento degli alunni per classe, doppi turni ed evitare il fenomeno delle classi pollaio, fenomeno non infrequente nella regione Campania
A scuola soltanto per esigenze imprescindibili e in tutta sicurezza in attesa di un nuovo protocollo per la riapertura
Nel mese di maggio 2020 sono state programmate assemblee sindacali di ANIEF Veneto in tutto il territorio Veneto in modalità telematica, per fornire ai lavoratori della scuola un’interpretazione sul rispetto delle norme di legge e contrattuali vigente ma anche delle sentenze della magistratura sui diritti inalienabili legati alla professione, anche e soprattutto in tempo di emergenza sanitaria
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
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