Pubblichiamo alcuni articoli sull'arrivo di un'altra rivoluzione. Da settembre gli studenti maturandi sceglieranno parte delle materie.
Pubblichiamo alcuni articoli sull'arrivo di un'altra rivoluzione. Da settembre gli studenti maturandi sceglieranno parte delle materie.
1) Procedono a buon ritmo le iscrizioni alle prime classi della scuola primaria o secondaria di I e II grado.
Al termine della scorsa settimana, è stato superato il mezzo milione di domande on line. I percorsi IeFP rientrano nella gestione delle iscrizioni on line per l’anno scolastico 2015/2016.
2) “Fictio iuris per risparmiare i mesi di luglio ed agosto”.
La figuraccia (internazionale) di un micragnoso Ministero dell’Istruzione che ha risparmiato togliendo ai precari due mesi di retribuzione; l’assunzione dei 148mila insegnanti metterà fine almeno a questa prassi indecorosa.
3) I livelli di istruzione, nel nostro Paese, non sono in linea con le medie OCSE.
La settimana scorsa, la stampa nazionale ha riportato con dovizia di numeri il Rapporto intermedio Ocse Education at a Glance; l’Italia arranca. Riportiamo qualche dato.
Parla l'insegnante che ha vinto il ricorso. Il Ministero dovrà assumerla.
Pubblichiamo alcuni articoli sulle scuole di montagna e delle piccole isole in estinzione, e Anief non ci sta, eliminata la figura dei Vicari. In Italia i docenti più vecchi d'Europa, è fuga verso la pensione ma solo fino al 2017, la Buona Scuola passa per il decreto Mille-proroghe e gli studenti che non arrivano al diploma sono molti di più del 17% ufficiale.
Previste ripercussioni dirette sulle immissioni in ruolo e sugli aumenti stipendiali. La novità è prevista nella bozza di decreto legge sulla buona scuola che introdurrà l'organico funzionale e la carriera professionale, mettendo in gioco gli scatti di anzianità e la valutazione da parte degli allievi: oltre a coprire le supplenze brevi, i progetti e i ruoli di collaboratore del dirigente, il personale potrà così insegnare le materie facoltative richieste dagli studenti dell'ultimo anno. Anief non gradisce e promette battaglia in Parlamento.
Marcello-Pacifico (Anief-Confedir): non possiamo accettare questa flessibilità di organici, se poi spariscono gli scatti di anzianità. E comunque si deve permettere al personale neo-assunto di potersi trasferire, andrebbe bene anche in assegnazione provvisoria, subito dopo aver sottoscritto il contratto.
Con l'immissione dei 150 mila nuovi insegnanti rischio caos per le assegnazioni. Gli insegnanti di ruolo fuorisede: tocca a noi scegliere per primi se riavvicinarci a casa.
1) Domani, il “Giorno della Memoria”
Ci sembra che i mass media stiano facendo bene la propria parte, con documentazione ancora più efficace che negli anni precedenti, per tenere deste le coscienze alla realtà storica della Shoah. La Scuola, per il suo ruolo educativo, non dev’essere da meno
2) In scadenza, il termine fissato dal bando MIUR per candidarsi ad assistente di lingua italiana all'estero. On line, le domande
Nell’a.s. 2015/2016 si potrà chiedere di lavorare in Belgio, Spagna, Regno Unito, Irlanda, Germania, Austria e Francia.
3) Concorso Nazionale: "Tracce di Memoria"
Il Miur, in collaborazione con la Rete degli archivi per non dimenticare e con la Direzione generale per gli archivi del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, bandisce il concorso rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado con l’obiettivo di raccogliere, conservare, valorizzare e divulgare un vasto patrimonio documentale relativo alle tematiche legate al terrorismo, alla violenza politica e alla criminalità organizzata (Nota n. 501 del 19 gennaio 2015)
4) Il 10 febbraio 2015 sarà celebrata la Giornata della Sicurezza in Internet (SID)
Istituita (2004) dalla Commissione europea, la Safer Internet Day si propone di coscentizzare gli alunni in ordine a un utilizzo responsabile delle tecnologie legate ad internet.
Tra i 3.600 istituti falcidiati dalle riforme e dal dimensionamento degli ultimi anni, vi sono ben 236 realtà scolastiche cancellate nelle aree più isolate e impervie del Paese. Nelle zone montane del Molise ne sono state fatte sparire il 37%: quattro su dieci. Nel Lazio il 25%, in Calabria e Campania il 24%. In Toscana sono state chiuse sei scuole, che corrispondono a 46 cattedre. Nelle isole minori i tagli sono stati meno vistosi, ma si sta andando verso le classi “pollaio”. Con utenti e insegnanti costretti a raggiungere le sedi rimaste in vita attraverso viaggi lunghi e al limite del sopportabile. Per Tar e Consulta bisogna riparare il danno, però sembra che nessuno voglia tornare indietro.
Da domani le famiglie avranno la possibilità di potersi registrare nella pagina web e di prendere confidenza con il sito internet del Miur creato ad hoc; da giovedì 15 gennaio e per i 30 giorni successivi sarà possibile indicare l’istituto prescelto per il prossimo anno scolastico. Ma i titoli di studio rilasciati dalle scuole potrebbero essere messi in discussione dalla giustizia amministrativa. Negli ultimi anni le cancellazioni e gli accorpamenti degli istituti (derivanti delle Leggi 244/2007, 133/2008, 111/11 e 135/12) hanno introdotto parametri minimi di iscritti spiccatamente elevati: con il risultato che le 12mila sedi scolastiche italiane si sono ridotte alle attuali 8.400, con effetti negativi drastici sulla qualità dell’offerta formativa.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): ora non veniteci a dire che le lezioni on line possono sopperire quelle reali. La realtà è che vi sono tutti i motivi formativi e legislativi per ridare vita e quelle scuole. Se l’Anief diventerà rappresentativo con il rinnovo delle Rsu d’istituto, in programma a marzo, ci batteremo con tutte le nostre forze perché ciò avvenga.
Per le solite esigenze di risparmio, negli ultimi cinque anni, il Governo ha abbandonato il merito e piuttosto che istituire la vice-dirigenza nella scuola, con il silenzio-assenso del sindacato, ne ha mortificato la qualifica non pagando l’indennità di reggenza (2010-2011), impedendola (2012-2014), infine cancellando gli esoneri e affidandone l’incarico all’organico funzionale (dal 1° settembre 2015). Nessuna quota di posti riservata nei concorsi per dirigenti scolastici né un riconoscimento giuridico nei contratti sindacali. Ecco perché Anief, per rispettarne dignità e professionalità, apre loro le porte delle liste RSU e continua la lotta nelle aule dei tribunali.
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