Pubblichiamo alcuni articoli sulla spesa per la scuola ferma in Italia da 15 anni e sugli alunni italiani hanno troppi compiti a casa
Pubblichiamo alcuni articoli sulla spesa per la scuola ferma in Italia da 15 anni e sugli alunni italiani hanno troppi compiti a casa
1) Oggi, il Ministro Gianninipresenta i risultati della consultazione su #labuonascuola
Ne parlerà, nella sede istituzionale di Viale Trastevere, e l’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito www.cultura.rai.ite sul sito del Miur www.istruzione.it; è anche previsto un live twitting attraverso il profilo del Ministero @MiurSocial. Intanto, sabato scorso
2) Concorso nazionale “Diritti senza difesa? Dalle parole ai fatti: l’Avvocato al servizio dell’uomo” – MIUR, Nota prot. n. 7138, 5 dicembre 2014
Indetto dal Consiglio Nazionale Forense, in collaborazione con il MIUR, è rivolto alle classi III, IV e V delle scuole secondarie di II grado per favorire la conoscenza dei diritti umani e il ruolo degli avvocati per la tutela del cittadino.
3) A.S. 2014/2015. Sono in corso le periodiche rilevazioni del MIUR sulle scuole statali e non statali
Le funzioni per l’acquisizione dei dati rimangono disponibili fino al 17 gennaio 2015
4) Olimpiadi di italiano. Quinta edizione
Alla competizione nazionale possono partecipare studenti dei licei, istituti tecnici e professional
Le riforme attuate dal 2008, all’insegna dei tagli, hanno ridotto di un sesto l’orario scolastico. Con un calo vistoso dei rendimenti scolastici dei nostri alunni. Così i loro insegnanti hanno cercato di riparare incrementando il lavoro lontano da scuola.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): i veri penalizzati sono gli allievi che vivono in condizioni socio-familiari sfavorevoli. Il ragazzo studioso, invece, da sempre passa tante ore sui libri. Il vero problema, oltre il monte ore, è anche qualitativo: dalla primaria all’Università. Servono provvedimenti urgenti, come l’innalzamento dell’obbligo formativo e la riduzione delle tasse: in caso contrario il popolo dei Neet continuerà a crescere.
Uno studio nazionale sui dati del Dipartimento Politiche Sviluppo, riguardanti il periodo 1996-2012 su tutti i cicli scolastici, dalla pre-infanzia alle superiori, confermano che le affermazioni secondo cui «non bisogna mai disinvestire sull’istruzione» sono pura retorica. A pesare in negativo sul mancato sviluppo per gli investimenti a favore dell’istruzione, in particolare, l’entrata in vigore il Patto di stabilità interna (2001) e i tagli draconiani operati tra il 2008 e il 2009 dai ministri dell’Economia Giulio Tremonti e al Miur Mariastella Gelmini.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): i risultati sono in linea con quelli dell’Ocse, secondo cui l’Italia rimane l’unico Paese dell’Ocse che nell’ultimo ventennio non ha aumentato la spesa per i nostri alunni. E il futuro non promette nulla di buono: con la Legge di Stabilità 2015 per il Miur sono in arrivo 1 miliardo e 411 milioni di ulteriori tagli nei soli prossimi tre anni.
Pubblichiamo alcuni articoli sulle ore di lavoro degli insegnanti italiani in linea con l'area Ocse: 39 a settimana.
A pochi giorni dalla sentenza n. 12474/14 di rigetto sul ricorso promosso dall’avvocato Solidoro e qualche mese dopo un'altra sentenza breve negativa emessa sul tema, l'Anief riesce ad ottenere nell’udienza pubblica dell’11 dicembre il rinvio della decisione sul ricorso n. 7881/14, in considerazione della pubblicazione della sentenza della Corte di Giustizia Europea del 26 novembre. Si riaccendono le speranze di inserirsi nella fascia aggiuntiva Gae per i ricorrenti che hanno seguito i percorsi abilitanti universitari a partire dal 2012.
1) L’uscita a 18 anni degli studenti dalla scuola, s’ha da fare
Due autorevoli interventi: di Luigi Berlinguer e Maurizio Tiriticco. Delle valutazione e proposte espresse nei due articoli dei pedagogisti, riportiamo quelle che sono largamente condivise; aggiungiamo un codicillo.
2) Si assottiglia la platea del pubblico impiego
Nel periodo tra il 2010 e il 2013 il numero di dipendenti è sceso di circa 138mila “unità di lavoro equivalenti” a tempo pieno.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.