È ancora possibile perfezionare l’iscrizione o inviare il protocollo con la scuola
Nella scuola lavorano oltre un milione di donne e la maggior parte sono madri. "Sono donne - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - che ogni giorno devono fare i conti con le esigenze di lavoro e di famiglia, ma anche con le norme aberranti che le tengono lontani dagli affetti, spesso da figli piccoli, bisognosi del loro supporto pratico e psicologico. Una di queste è nella scuola, dove decine di migliaia di donne sono "ingabbiate" da vincoli sulla mobilità, ad iniziare dalle neo-assunte (ferme per cinque anni) o da chi è stato spedito a centinaia di chilometri da casa tramite algoritmo, sesso pure sbagliato, alle quali nemmeno è permesso di presentare domanda di trasferimento, utilizzazione o assegnazione provvisoria. Nell'augurare una Festa della mamma serena alle donne della scuola - conclude Pacifico - rinnoviamo il nostro appello alle istituzioni perché si arrivi al più presto, con leggi ad hoc, a premiare, tutelare e agevolare la maternità nel lavoro. E non a punirla o renderla impossibile con leggi come la 145/18 e 159/19".
Negli anni Ottanta, ogni 9 maggio si ricordava la morte di Aldo Moro, restando un minuto in silenzio o a vedere il film di Giuseppe Ferrara, Il caso Moro (1986).
Nella scuola lavorano oltre un milione di donne e la maggior parte sono madri. “Sono donne – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - che ogni giorno devono fare i conti con le esigenze di lavoro e di famiglia, ma anche con le norme aberranti che le tengono lontani dagli affetti, spesso da figli piccoli, bisognosi del loro supporto pratico e psicologico. Una di queste è nella scuola, dove decine di migliaia di donne sono “ingabbiate” da vincoli sulla mobilità, ad iniziare dalle neo-assunte (ferme per cinque anni) o da chi è stato spedito a centinaia di chilometri da casa tramite algoritmo, sesso pure sbagliato, alle quali nemmeno è permesso di presentare domanda di trasferimento, utilizzazione o assegnazione provvisoria. Nell’augurare una Festa della mamma serena alle donne della scuola – conclude Pacifico - rinnoviamo il nostro appello alle istituzioni perché si arrivi al più presto, con leggi ad hoc, a premiare, tutelare e agevolare la maternità nel lavoro. E non a punirla o renderla impossibile con leggi come la 145/18 e 159/19”.
Il Partito Democratico esce allo scoperto sul Decreto Legge n. 36 che revisiona reclutamento, formazione e valutazione dgli insegnanti, approvato senza il consenso dei sindacati, dei lavoratori e delle parti sociali: il Pd si oppone, in primis, alla norma relativa al taglio dal 2026, di quasi 10mila cattedre di potenziamento, che reputa “inaccettabile”. E chiede di intervenire sul numero di alunni per classe, troppo alto rispetto a fabbisogni didattici e sicurezza.
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