Venerdì mattina l’organizzazione rappresentativa parteciperà al sit-in davanti al ministero dell'Istruzione e al corteo che partirà alle 10.30 da Piramide verso viale Trastevere insieme alle altre sigle sindacali per fare fronte comune contro le politiche del Governo che hanno prodotto una Legge di Bilancio che per l’Istruzione non prevede alcun investimento. “La scuola merita rispetto” è il motto scelto da Anief, anche nella piattaforma rivendicativa, mentre al Senato sono in corso di votazione gli emendamenti alla Legge di Bilancio e al Decreto Legge sull’obbligo vaccinale che il sindacato reputa illegittimo e contro il quale ha prodotto un doppio ricorso.
“Scioperiamo perché questa manovra non sostiene gli studenti, le loro famiglie e il personale che lavora nella scuola - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief –: l’istruzione doveva essere rilanciata, con i fondi della Legge di Bilancio e del Pnrr, invece assistiamo anche stavolta a un totale disinteresse per l’intero settore e verso chi si spende ogni giorno per la formazione dei nostri giovani. Come se non bastasse, si procede con assurdi licenziamenti del personale, la conferma dei blocchi della mobilità, non si fa nulla per assicurare la sicurezza in piena pandemia, per cancellare la precarietà, le classi pollaio, il taglio degli organici e delle sedi, il rinnovo del contratto che ancora una volta diventa una ‘mancia’, conferma gli stipendi tra i più bassi d’Europa e nemmeno prevede quell’indennità di rischio che in tempo di Covid dovrebbe essere automatica. Si impone poi – conclude Pacifico – un obbligo vaccinale che non ha motivo di esistere, perché illegittimo e vessatorio. Noi a tutto questo non ci stiamo: ‘la scuola merita rispetto’, non può essere abbandonata al suo destino”.