Per il sindacato Anief, è un grave errore non riservare il 40% dei posti banditi a chi ha 540 giorni di servizio e non garantire la partecipazione ai giovani laureati nel rispetto del principio d’affidamento. Assurdo lasciare fuori i docenti già di ruolo che intendono cambiare materia o grado di scuola. Inoltre, durante questo ulteriore tempo di attesa di revisione del regolamento della selezione nazionale, si sarebbero potute approvare una serie di punti, come la riforma dell’infanzia (+25% di organico), ampliare l’organico di sostegno (+ 30% in organico di diritto), ripristinare il tempo scuola tagliato negli ultimi anni (+ 20% organico) e stabilizzare il precariato (oltre 80mila supplenti già selezionati e qualificati).
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): siamo pronti ad impugnare tutti i passaggi che escludono i docenti aventi pieno diritto a partecipare a questo concorso. La verità è che questo governo non solo non ha abbattuto la supplentite, ma è riuscito nell’impresa di far lievitare addirittura il già alto numero di ricorsi nella scuola.