Tra pochi giorni riaprono le Graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo valevoli per il triennio scolastico 2022/2025: lo ha stabilito il decreto ministeriale, che stabilisce l’invio della domanda tramite l’applicazione “Istanze on Line (POLIS)” dalle ore 9.00 del 21 marzo fino alle ore 23.59 del 4 aprile 2022. Una delle novità più importanti di questo aggiornamento, che riguarda oltre 50mila candidati, è stata messa in risalto da Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: durante un’intervista ad Italia Stampa, il sindacalista autonomo ha detto che “quest’anno, grazie all'intervento del legislatore, successivo ai ricorsi vinti da Anief, potranno presentare domanda nelle GAE anche quei 7mila insegnanti che in passato erano inseriti in graduatoria ma nell'ultimo aggiornamento ma non avevano fatto domanda di aggiornamento della propria posizione e ora dopo un triennio-quadriennio potranno finalmente presentare domanda per aspirare alle immissioni in ruolo che saranno assegnate a settembre”.
Con la fine dello stato emergenziale deve deve finire anche la sospensione dal servizio del personale scolastico non vaccinato: a chiederlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, l’unico a rivolgersi al giudice e a presentare ricorso al Tar contro l’obbligo vaccinale per tali lavoratori. “Finalmente – ha detto il sindacalista ad Italia Stampa - il Governo ha capito che bisogna ritornare alla normalità: anche i dati sui casi di positività al Covid19 ci confortano”. A questo punto, “però è importante anche far rientrare sul posto di lavoro quei 10.000 dipendenti, tra insegnanti e amministrativi, sospesi dal servizio da 4 mesi e privati anche dello stipendio pur avendo servito nel primo anno della pandemia in maniera silente lo Stato”.
Sono passati quasi due anni dalla pubblicazione del Decreto Dipartimentale n. 497 del 21 aprile 2020 che prevedeva l’avvio di una procedura straordinaria per esami finalizzata all’accesso ai percorsi di abilitazione all’insegnamento sulle classi di concorso della scuola secondaria e per il quale sono state presentate quasi 100mila domande: il decreto Sostegni bis ha poi previsto delle modifiche e l’avvio delle attività entro il 15 dicembre 2021. Invece siamo ancora fermi. “Come presidente del sindacato Anief – dice oggi Marcello Pacifico – esorto il ministero dell’Istruzione ad organizzare i corsi abilitanti e a sbloccare le procedure per andare ad abilitare e quindi a stabilizzare su circa 200mila posti che ogni anno vanno a supplenza. La scuola italiana ha bisogno di questi insegnanti, molti dei quali svolgono supplenze da anni: continuare ad attendere fa male alla scuola e agli studenti. A questo punto – conclude il sindacalista - ogni ulteriore ritardo non si può considerare che oltraggioso”.
Quest’anno le domande di pensionamento nella scuola sono state oltre 34mila: si tratta di 24.531 istanze presentate dai docenti, alle quali si aggiungono 9.559 specifiche presentate dal personale Ata, per un totale di domande complessive pari a 34.090. Potevano e dovevano essere molte di più, osserva il sindacato Anief: la trasformazione di Quota 100 in Quota 102, peraltro solo per un anno, ha infatti costretto molti docenti, Ata e presidi a dovere rimandare l’appuntamento con la pensione. A questi, vanno aggiunti poi i tanti che hanno preferito non fare domanda di pensionamento per non incappare nei tagli che scattano per aderire a questo genere di anticipo pensionistico. Solo una parte dei docenti, in servizio nella scuola l’infanzia e primaria, hanno infatti potuto aderire all’Ape Sociale, che considera usurante il lavoro svolto permettendo così di anticipare l’uscita dal lavoro da 63 anni, con almeno 38 di contributi, con tagli minimi all’assegno di quiescenza.
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