Rassegna stampa

Recensioni dalla Stampa al 2 settembre 2011

 

Il sostegno e le «manovre» finanziarie”
░ Riportiamo passi dello scritto in cui Francesco Marcellino segnala le novità riguardanti l'inclusione scolastica, prodotte dalla Finanziaria.
La Legge 111/11, con riguardo alle persone con disabilità, porta con sé non poche novità … L'articolo 19, comma 11 della Legge 111/11, prevede testualmente che «l'organico dei posti di sostegno è determinato secondo quanto previsto dai commi 413 e 414 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, fermo restando che è possibile istituire posti in deroga, allorché si renda necessario per assicurare la piena tutela dell'integrazione scolastica. L'organico di sostegno è assegnato complessivamente alla scuola o a reti di scuole allo scopo costituite, tenendo conto della previsione del numero di tali alunni in ragione della media di un docente ogni due alunni disabili; la scuola provvede ad assicurare la necessaria azione didattica e di integrazione per i singoli alunni disabili, usufruendo tanto dei docenti di sostegno che dei docenti di classe. A tale fine, nell'ambito delle risorse assegnate per la formazione del personale docente, viene data priorità agli interventi di formazione di tutto il personale docente sulle modalità di integrazione degli alunni disabili. Le commissioni mediche di cui all'articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nei casi di valutazione della diagnosi funzionale costitutiva del diritto all'assegnazione del docente di sostegno all'alunno disabile, sono integrate obbligatoriamente con un rappresentante dell'INPS, che partecipa a titolo gratuito». Analizziamo il primo comma: sostanzialmente conferma quanto già disciplinato dal Legislatore con precedenti Leggi Finanziarie…. Le sorprese, invece, sono manifestate nelle parti successive alla norma in commento, ove si afferma che «l'organico di sostegno è assegnato complessivamente alla scuola o a reti di scuole allo scopo costituite, tenendo conto della previsione del numero di tali alunni in ragione della media di un docente ogni due alunni disabili». … L’ulteriore stranezzadella norma in commento riguarda la sua seconda parte, ovvero laddove si afferma di voler tenere conto «della previsione del numero di tali alunni in ragione della media di un docente ogni due alunni disabili». La previsione del rapporto 1:2 è una "media nazionale" a cui tendere e non già un limite normativo. … La norma, essa prevede poi che la scuola provveda «ad assicurare la necessaria azione didattica e di integrazione per i singoli alunni disabili, usufruendo tanto dei docenti di sostegno che dei docenti di classe. A tale fine, nell'ambito delle risorse assegnate per la formazione del personale docente, viene data priorità agli interventi di formazione di tutto il personale docente sulle modalità di integrazione degli alunni disabili». La sorpresa la riserva la norma in commento nel suo ultimo periodo, ovvero laddove si afferma che «le commissioni mediche di cui all'articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nei casi di valutazione della diagnosi funzionale costitutiva del diritto all'assegnazione del docente di sostegno all'alunno disabile, sono integrate obbligatoriamente con un rappresentante dell'INPS, che partecipa a titolo gratuito»…..

 
la Repubblica (Palermo)- 26-08-2011
Tagli e disagi, Centorrino coinvolge l’Ars”
░ La situazione del personale scolastico precario è, nel Meridione, critica, e peggiore è in Sicilia… E la cosa preoccupa i politici locali.
L’assessore regionale all’istruzione Mario Centorrino chiederà nei prossimi giorni una seduta straordinaria dell’Ars, per discutere la grave situazione in cui versa la scuola siciliana. A darne notizia è il neonato comitato “insieme per la scuola” costituito da nove donne siciliane che lavorano nella scuola. Per l’occasione è stata lanciata una petizione on line, sottoscritta già da 600 persone… “E’ giunto il momento di pretendere – si legge nel documento presentato a Centorrino, pochi giorni addietro – che non si continuino impunemente a riproporre di anno in anno, nei confronti della scuola statale dell’isola, tagli che mettono a repentaglio il funzionamento degli ordinamenti scolastici..

 
Raimon Panikkar
Sul sito di “Interdipendence, le radici dell’umanità”, leggiamo che il 26 agosto 2011, per una singolare coincidenza nel centenario della nascita di Madre Teresa di Calcutta, moriva Raimon Panikkar. Interdipendence annuncia un convegno a lui dedicato, che si terrà ad Assisi il 4, 5 e 6 novembre; sarà preceduto da un incontro, a Torino, il 22 ottobre, in cui la sua figura sarà accostata a quella di religiosi che vissero in India un’esperienza di profonda integrazione tra universi spirituali. Tra i due convegni cade il venticinquesimo anniversario dell’incontro interreligioso di preghiera per la pace convocato nel 1986 ad Assisi da Giovanni Paolo II. Riportiamo un brano da Raimon Panikkar, Il dialogo intrareligioso, ed.Cittadella 1988.
Si sente spesso parlare più del dialogo interreligioso che del dialogo interiore. Per colmare questa lacuna, vorrei prima di tutto insistere sulla nozione, troppo spesso messa da parte, di dialogo intrareligioso, cioè del dialogo interiore con me stesso, che è un incontro nel più profondo della mia religiosità personale, dopo aver incontrato un’altra esperienza religiosa a questo livello molto intimo. In altri termini, se il dialogo interreligioso deve essere un dialogo reale, è necessario che si accompagni con un dialogo intrareligioso, vale a dire che quel dialogo deve cominciare con una rimessa in questione di me stesso e della relatività delle mie credenze…. Quaestio mihi factus sum, «ho fatto di me stesso un problema», diceva il grande africano Agostino. Non si può entrare nell’arena di un autentico dialogo religioso senza un tale atteggiamento autocritico. ….Il dialogo interreligioso è incontestabilmente una preparazione a questo, un trampolino per il dialogo intrareligioso, all’interno del quale la fede viva esige costantemente da noi un rinnovamento totale, o – in termini cristiani – una reale metanoia, personale, costantemente rinnovata.

 
la Repubblica (ed. ligure)- 27-08-2011
E’ il ministro che decide i cambi, i docenti non possono che adeguarsi”
░ Passi dalle risposte fornite, in un’intervista, dal prof.Antonio Bruno, docente e consigliere comunale di Rifondazione comunista. Li riportiamo perché esprime un disagio obiettivo in una questione di attualità per le famiglie degli studenti; avvertiamo però la forzatura connotativa del titolo, rispetto al contenuto delle risposte.
Si cambia il libro di testo. Prima del termine di ogni ciclo scolastico (cinque anni), è ormai impossibile acquistare i libri usati negli anni precedenti, o riciclare…. “Anche se a scuola cerchiamo il più possibile di non cambiarli - assicura A.Bruno, docente di Informatica all’Istituto industriale… - Specialmente negli ultimi tempi, costretti dal cambio dei programmi scolastici… occorre adottarne nuovi, anche se certi argomenti cerchiamo di colmarli con gli appunti, le dispense e le fotocopie…. Ma quando si modifica tutto il programma, diventa difficile giustificare al Miur la non adozione del libro di testo… Molte cose si potrebbero acquisire attraverso l’on line, le reti telematiche, ma da parte degli insegnanti, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti, c’è un obbligo legislativo sulla scelta del libro di testo…
Domani [Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.] - 27-08-2011
░ Quasi un numero speciale su Comunione e Liberazione, questo di Arcoiris; ne riportiamo brani da due articoli, il primo di Saverio Tommasi (che ha trascorso 12 ore al Meeting di Rimini 2011e da quella breve esperienza il convincimento che, ai ciellini, il Signore….);il secondo articolo (di tono analogo) è di Giancarla Codrignani.
Ho, quello di Comunione e Liberazione. Dodici ore fra integralismi cattolici, voti di castità e tanta, tanta amicizia...I ciellini fanno gruppo a sè, tenendo in una specie di maligno apartheid tutti gli altri…
Comunione e Liberazione è una chiesa privata, allineata alla destra italiana. Dicono di seguire Cristo e poi lo mercificano, usandolo come scudo e clava per quelli fuori dal giro, estranei a CL….. Si ritrovano ogni anno a Rimini in nome dell’amicizia e ne escono rafforzati negli affari. Se non sono setta sono lobby. Poi c’è la Compagnia delle Opere, emanazione di CL, questa sì una super-mega-straordinaria-potentissima lobby costituita da 34.000 imprese, con un fatturato complessivo che è stato stimano in 70 miliardi di dollari. Difficile che sia tutto “in nome dell’amicizia”. Quel che è sicuro è che da queste parti è da un pezzo che non credono più al “denaro sterco del diavolo”. Per questo hanno piazzato uomini chiave nei consigli di amministrazione di banche, istituti e fondazioni. Inanellando conflitti di interesse, ma su quello non potranno mai superare il maestro…. 3200 volontari che per una settimana lavorano gratis perché forse ci credono davvero. Di poter essere utili. Di apportare il loro contributo per una causa più grande di loro e del meeting. E si ritrovano invischiati in una lobby che vorrebbe piegare le scelte politiche a un ordine confessionale. Per giunta in nome di Cristo, che se fosse ancora vivo, c’è da giurarci,li prenderebbe a calci dove non batte il sole.
È l’anima spirituale della confindustria cattolica: 41 sedi in Italia, 34 mila imprese associate. I dirigenti (da Formigoni in giù) sono convinti di aver fatto un onore a Napolitano consentendogli di parlare al meeting per i 150 anni dell’unità del paese. Ma la dottrina da seguire l’ha distribuita Tremonti che ha tirato le somme nel concludere la manifestazione…. Il presidente della Repubblica con la sua presenza ha onorato il meeting 2011, dedicato da Comunione e Liberazione ai 150 anni dell’unità d’Italia. I dirigenti ciellini non lo dicono, ma sono convinti di essere stati loro ad onorare Giorgio Napolitano: infatti non hanno ripreso nessuno dei forti argomenti con cui Napolitano ha usato il meeting come propria tribuna pubblica…. Comunione e Liberazione è, non da oggi, uno dei poteri forti in Italia, l’impianto fondamentalista secondo cui il bisogno umano di liberazione viene soddisfatto solo dal Cristianesimo e solo dentro la vita della Chiesa inquieta da sempre i laici, perfino cattolici.Non ci sono certo problemi per la Lega delle Cooperative (oddio, i comunisti) da anni ormai associati a CL in quell’intreccio che coinvolge enti pubblici e affari privati ben noto al consociativismo della prima Repubblica e oggi applicato nella normalità senza scrupoli della finanziarizzazione. Siamo spregiudicati, no? tanto più che con CL la spregiudicatezza è un dato identitario… Il tema vero del meeting: la sussidiarietà. Parola, questa sì, maledettamente ambigua, perché può significare che il privato fa quello che lo Stato non è in grado di fare o, al contrario, che lo Stato fa quello che il privato non vuole fare. E glielo paga. L’impero di CL è pronto ad offrirsi per tutte le soluzioni “braccio industrial-operativo” (come è scritto nel sito e come si legge tra le righe dei nomi degli innumerevoli sponsor…), ideologico senza che tanti se ne accorgano….
CORRIERE DELLA SERA - 29-08-2011
Un altro esame dopo la Maturità, per premiare i più bravi”
░ Il Miur progetta borse di studio per i meritevoli (gli studenti con voto superiore all’80), da attribuire a prescindere dal reddito, mediante un test.
Un test nazionale che metterà in palio borse di studio da 10mila euro…. andrà agli studenti con il punteggio più alto, a patto che lascino mamma e papà e vadano in un’università lontana da casa. L’esame sarà volontario ma potrà partecipare solo chi alla Maturità avrà preso almeno 80 su 100; si farà dopo la metà di luglio, dopo la pubblicazione dei quadri degli Esami di Stato, e si dovrebbe tenere nelle università…. E’ il meccanismo messo in moto dalla Fondazione per il merito, con la collaborazione dei ministeri per l’Istruzione e dell’Economia. “Sono lieto”, dice Roger Abravanel, “che si vada nella direzione di premiare l’eccellenza con un sistema che misura in modo obiettivo il merito degli studenti”. Non si sa ancora quante saranno le borse assegnate; per il momento i fondi assegnati ammontano a 30 milioni di euro…. Ma buona parte delle risorse dovrebbe arrivare dai privati, e già prima della pausa estiva c’è stato un incontro con Confindustria e le principali aziende italiane…. Le prove saranno preparate dall’Invalsi, che per il prossimo anno prepara altre due novità: sperimenterà i suoi test direttamente alla Maturità, in una scuola per provincia, su base volontaria, e rivedrà a campione anche i temi d’Italiano dell’Esame di Stato.
L’Unità - 29-08-2011
Nomine, ricorsi e graduatorie: la Scuola ricomincia nel caos”
░ Le immissioni in ruolo procedono lentamente;a due settimane dall’inizio dell’a.s., gli ATP sono nel caos quanto a nomina degli insegnanti precari
I presidi non sanno come e quando convocare i supplenti, aspettando indicazioni dagli Ambiti Territoriali provinciali, che a loro volta li attendono dal Miur. Ma il Ministero è latitante: nessuna circolare per spiegare come procedere nelle assunzioni in ruolo che devono essere fatte entro il 31 agosto… Ogni provincia fa da sé…. Non solo: bisogna anche effettuare i trasferimenti dei dd.ss. e nominare miglia di supplenti. In molte scuole, l’anno scolastico comincerà con cattedre scoperte e/o senza preside. … Inoltre, le tabelle del personale inviate da Viale Trastevere ai territori si sono rivelate sbagliate per ben tre volte….

 
ItaliaOggi - 29-08-2011
Ricorrenti a pettine: si cerca il bandolo della matassa”
░ Caos nelle operazioni di immissione in ruolo, dopo i provvedimenti del Tar Lazio: non si sa come procedere, e gli Uffici territoriali prendono disposizioni dagli UU.SS.RR (ma ogni regione procede a modo proprio). Riportiamo passi di un articolo di Antimo Di Geronimo.
Pettinisti col fiato sospeso, per le immissioni in ruolo. Il Miur non ha ancora sciolto definitivamente il nodo delle assunzioni dei docenti inseriti “a pettine” nelle GaE… Non era mai successo che un giudice ordinasse all’Amministrazione di inserire lo steso soggetto nelle graduatorie di 4 province contemporaneamente…. Da una parte, l’Amministrazione non può ignorare provvedimenti giurisdizionali che le ordinano di dare esecuzione alle prescrizioni del Tar; e dall’altra non può fare finta di non sapere che i giudici da cui derivano questi provvedimenti sono destinati ad infrangersi contro il muro della carenza di giurisdizione…. A complicare tutto ci si mettono anche i tempi cosmici della giustizia: se i procedimenti in corso fossero giunti in decisione, il problema sarebbe già stato risolto. Quanto alla sorte dei “pettinisti”, una cosa è certa: le immissioni in ruolo sui posti cui aspirano potranno comunque essere oggetto di contenzioso. Le ipotesi al riguardo sono essenzialmente tre. La prima è che il pettinista escluso impugni il rigetto della propria assunzione; ipotesi questa che può comprendere anche l’azione penale. La seconda è che l’aspirante escluso a vantaggio del pettinista impugni il provvedimento, e che intervenga nel giudizio davanti al Tar, per fare valere il difetto di giurisdizione. La terza è che l’ultimo dei non nominati dalla graduatoria a esaurimento del 2011 impugni il provvedimento di assunzione del docente individuato dalla vecchia graduatoria, facendo valere davanti al giudice la violazione dei principi del merito e del “tempus regit actum”.

 
Cronache di Caserta - 29-08-2011
Graduatorie dei docenti, tutto da rifare”
░ Il Miur rende vane le sentenze del Tar: e procede alle nomine, con sublime incoscienza delle possibili conseguenze. Sanno quello che fanno ? I ricorrenti che s’erano visto riconosciuto il buon diritto erano 8 (assistiti da noi dell’ANIEF) ma gli effetti della sentenza sarebbero andati a beneficio di centinaia di precari.
Uno ritiene di aver subito un’ingiustizia, e per difendersi fa ricorso; la Giustizia gli dà ragione; poi una mattina un foglietto, una comunicazione semplice semplice, ad annullare tutto, a rimettere tutto in discussione. E’ la repubblica delle banane ? Niente affatto, è Caserta. Otto docenti della scuola secondaria …. si sono visti decurtare dal Miur i sei punti derivanti dall’abilitazione Ssis che furono loro attribuiti dal Tar Lazio (sentenza n.33881 del 2010)… Ciò perché la sentenza produrrebbe effetti anche nei confronti degli abilitati Ssis non costituitisi in giudizio con gli otto. In totale erano un migliaio i ricorrenti che avevano impugnato la tabella di valutazione dei titoli, al fine di veder riconosciuto il punteggio aggiuntivo del titolo Ssis. I giudici dl Tar Lazio con tre sentenze (33878, 33881, 33992) pubblicate il 24 novembre del 2010, su tre ricorsi patrocinati dall’ANIEF avverso il DM 42/2009 confermarono quanto deciso in un’altra sentenza (n.2417/2009) relativa alle graduatorie valide per il biennio 2007-2009, sempre patrocinata dai legali dell’ANIEF e mai appellata dal Miur in Consiglio di Stato, pertanto assunta come sentenza passata in giudicato. Ancora una volta, la magistratura amministrativa annullava il decreto di aggiornamento delle graduatorie voluto dalla Gelmini che l’Anief aveva definito “totalmente illegittimo”. I legali del sindacato hanno visto riconosciuto dai tribunali, per i propri ricorrenti, dapprima lo spostamento “a pettine”, poi del servizio e dei 24 punti precedentemente dichiarati, la valutazione del titolo di strumento musicale, e quella del servizio militare, ora l’attribuzione dei 6 punti aggiuntivi alla sola abilitazione Ssis. Ma dopo aver esultato per la vittoria sancita dal Tar Lazio, gli insegnanti tornano al vecchio posto in graduatoria, sei punti indietro. Tutto da rifare, atteso che contro il provvedimento, notificato due giorni fa agli interessati… è ammesso – per i soli vizi di legittimità – ricorso giurisdizionale al Tar, o ricorso straordinario al Capo dello Stato….

 
Cronache di Caserta - 31-08-2011
Un altro docente vince il ricorso. Inserito negli elenchi a pettine”
░ L’ANIEF vince un altro ricorso al TAR, a proposito delle GaE del 2009.
Un altro insegnante ha vinto il ricorso al Tar, per l’inserimento “a pettine” nelle GaE definitive…. Va ad aggiungersi a quei docenti che già alcuni mesi fa si sono visti riconoscere i loro diritti, dal Tar…. Si è chiusa due giorni fa, con la definitiva sentenza di merito dei giudici amministrativi, la vertenza promossa dall’Anief. Respinto l’appello del Miur. Si prende atto delle decisioni della Consulta. Il pronunciamento è definitivo ed è arrivato dopo decine di ordinanze cautelari.

 
www.repubblica.it- 31-08-2011
Basta con la scuola del cuore; ricominciamo a far pensare
░ I sentimenti non sono l'unico campo in cui si realizzano i giovani. Conta anche la razionalità. Da cosa si può ripartire perché le aule tornino a essere un luogo centrale per i ragazzi? Idee e proposte di insegnanti e protagonisti (di MARCO LODOLI).
IL SOLITO SACROSANTO coro di lamentele accompagna come tutti gli anni la riapertura delle scuole: manca questo e manca quello, hanno tagliato di su e di giù, i programmi sono troppo così e poco cosà, e come se non bastasse molti servizi stanno diventando a pagamento…. Ma vogliamo provare, invece di piagnucolare al vento, a dire come andrebbe corretta la scuola italiana, quali sono i deficit e quali i possibili rimedi? In che modo lo spirito del tempo ha inquinato l'idea della conoscenza, e come si potrebbe rilanciare il sogno di un mondo che studia, apprende, diventa comunità già nelle aule e nelle palestre e nei cortili della scuola? Ho una convinzione… Tutto è cominciato a precipitare nel momento in cui qualcuno ha stabilito che l'emotività è l'unico campo in cui si realizza il giovane. … Ho l'impressione che sia stata una debolezza micidiale la rinuncia alla logica, alla razionalità, all'analisi e alla sintesi, all'intelligenza che sa muovere i pezzi sulla scacchiera e le parole nel discorso e i numeri nei quaderni a quadretti. …. E la scuola questo deve riprendere a fare, contro la cultura del desiderio che vive di smanie istantanee, puntiformi e distruttive, contro chi agita nei ragazzi solo l'emotività… E allora, come ridare forza al pensiero, oggi calpestato dall'orda trionfante e barbara delle sensazioni spicciole, dall'impressionismo e dalla destrutturazione? La lettura è fondamentale perché tuffa lo studente nello scorrere progressivo del tempo, nell'evoluzione dei caratteri, nella riflessione sulle piccole esistenze individuali e sulla vita grande che le contiene. Il prima e il poi segnano una strada. Ovviamente la matematica è la base del pensiero logico: i nostri ragazzi faticano moltissimo anche per risolvere una semplice equazione, spesso respingono l'universo dei numeri proprio perché li obbliga a pensare, a mettere in fila i passaggi, a trovare la soluzione esatta. Più letture, più matematica, dunque, ma anche più filosofia e più traduzioni dalle lingue straniere. Sarebbe bellissimo, poi, se tutti i ragazzi studiassero la musica capirebbero come nelle note si sposano la precisione e la sensibilità…. Ancora qualche idea per ricominciare in modo positivo: la scuola italiana deve essere legata al grande patrimonio culturale della nazione e allo stesso tempo deve mantenersi aperta al futuro. Deve essere il punto di contatto tra la Storia e il Divenire, tra ieri e domani. Dunque tutti i ragazzi italiani dovrebbero aver letto i dieci libri fondamentali per la nostra identità nazionale, e aver visto e studiato i pittori che da tutto il mondo vengono a vedere, ma la scuola non può vivere col torcicollo, tutta rivolta al passato: deve attrezzarsi per capire il presente, dunque abbonarsi a riviste e giornali, aprire alle nuove forme di comunicazione, la tecnologia è qualcosa che si può usare e studiare insieme, facendo capire come nasce, perché funziona, tenendo vivo il contatto con quello che accade oggi. Se non è così, non ci sarà alcuna speranza di conquistare i ragazzi. Per questo mi auguravo che ogni professore fosse fornito di un tesserino per avere veri sconti in libreria e al cinema e a teatro e nei musei. Mi sembrava che la Gelmini avesse accettato l'idea, poi non se n'è più parlato. Gli insegnanti devono essere intellettuali del nostro tempo…
Il Messaggero - 1-09-2011
Molti i problemi ancora irrisolti”
░ Alessandra Migliozzi passa in rassegna le principali criticità di questo avvio dell’anno scolastico, e in particolare le incertezze nei criteri di assunzione del personale docente.
Procede l’assegnazione dei 66mila contratti a t.i. messi in palio dal governo. Ma non tutti sanno distribuirli…. Il problema nasce dal fatto che il governo ha dato l’ok alle nuove assunzioni, solo a metà estate. E sui posti di tremila professori che hanno fatto ricorso nel 2009 contro il loro inserimento (dopo il cambio di provincia) “in coda” alle graduatorie. Gli uffici regionali si muovono in ordine sparso: c’è chi accantona le assunzioni; chi non calcola i ricorrenti; chi li mette subito in ruolo. Si attende il CdS per la sentenza definitiva. Il Miur ha solo suggerito l’accantonamento, senza emanare circolari ufficiali, ed è nato il pasticcio.