Blocco degli scatti automatici in busta paga: per chi è entrato di ruolo dal 1° settembre 2011 non è negato solo l’aumento stipendiale, ma anche il diritto alla ricostruzione di carriera!

Anief sta ricevendo proteste sempre più vibranti da parte del personale scolastico assunto in ruolo nell’ultimo anno a seguito del blocco dello stipendio nel periodo 2011-2013, introdotto dall'art. 9 (commi 17, 21 e 23) della Legge 122/2010.

Ora, come se non bastasse il mancato riconoscimento dell’aumento previsto dal CCNL, l’unico per il personale della scuola che altrimenti non alcuna possibilità di fare carriera, non si contano più i dipendenti a cui viene negata pure la domanda di ricostruzione di carriera presentata regolarmente all'amministrazione scolastica dopo aver assolto con giudizio positivo l’anno di prova: a subire il danno del blocco stipendiale è così anche il personale transitato da un grado scolastico all’altro, attraverso la mobilità professionale, il cui passaggio è stato formalizzato sempre a decorrere dal 1° settembre 2011.

Per far meglio comprendere la gravità della situazione, rendiamo pubblica la risposta fornita della Ragioneria Territoriale dello Stato ad un dipendente che rientra in quest’ultima casistica: "le pratiche di ricostruzione di carriera dei docenti confermati in ruolo da 1.9.2011 sono in sospeso in attesa dell'eventuale sblocco dell'anzianità di carriera. L'art. 9 comma 23 della Legge 30.07.2010, n. 122, stabilisce che gli anni 2011 e 2012 non sono utili ai fini della progressione di carriera fatto salvo quanto previsto dall'art. 8 comma 14 della medesima legge. Pertanto, in base alle informazioni in nostro possesso, nel biennio da 1/1/2011 a 31/12/2012 sono sospesi i riconoscimenti di anzianità e quindi le ricostruzioni e le progressioni di carriera".

Ma c’è dell’altro: non tutte le amministrazioni si comportano allo stesso modo. Alcune Ragionerie Territoriali dello Stato appongono, infatti, il visto di regolarità sui decreti di ricostruzione di carriera: anche in questo caso, però, la progressione stipendiale a partire dal 2011 non è applicata. Insomma, oltre al danno del fermo di stipendio, è arrivata anche la beffa delle diverse interpretazioni da parte delle singole amministrazioni. In ogni caso, comunque, il danneggiato è il dipendente.

Anief torna a denunciare, al contrario delle promesse infondate di altri sindacati, un dato inequivocabile: il 2011 non è valido in alcun modo per la progressione di carriera! Al pari dei due anni successivi. Pertanto risulta necessario ricorrere, al fine di ottenere dalla Corte Costituzionale un diritto economico ingiustamente negato. Rimanere invece inermi, aspettando gli eventi, condurrà il personale danneggiato verso soluzioni irreparabili.

I dipendenti della scuola che vogliono opporsi sono invitati a scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. In tal modo potranno avere le istruzioni per aderire alla protesta formale contro l’arbitraria norma che blocca il contratto di lavoro ed il riconoscimento del triennio 2011-2013.