Si è appena concluso il primo incontro per la definizione del nuovo protocollo d’intesa per garantire l’avvio dell’anno scolastico 2021-22. Per l’ANIEF erano presenti il prof. Gianmauro Nonnis, l’ing. Nanni Saccone e il dirigente scolastico Vito Lo Scrudato. Per l’amministrazione ha presieduto i lavori il Direttore Generale per le risorse umane del ministero dott. Jacopo Greco
Il testo ha ottenuto l’ok con 213 sì; infatti, “è stata votata al Senato la fiducia al decreto Sostegni bis nel testo già approvato dalla Camera”. “L’Aula del Senato ha approvato la fiducia chiesta dal governo al Dl sostegni bis dando così il via libera definitivo al provvedimento. Il disco verde è arrivato con 213 sì, 28 no e un astenuto. FdI ha dichiarato il suo voto contrario. Il provvedimento, che doveva essere convertito in legge entro il 24 luglio, è stato approvato dalla Camera lo scorso 14 luglio. A Palazzo Madama è arrivato dunque un testo blindato che ha avuto un esame sprint, suscitando qualche malumore non solo nell'opposizione. A Montecitorio il Dl, che vale 40 miliardi e prevede un nuovo e più esteso pacchetto di indennizzi alle imprese e proroghe fiscali, ha assorbito il decreto legge con lo sblocco graduale dei licenziamenti e la sospensione del ‘cashback’”.
Il sindacato Anief, che aveva presentato diversi emendamenti al testo, non è certo soddisfatto, poiché la strada per risolvere i tanti problemi della scuola l’aveva indicata, insieme a quasi tutti gli altri sindacati rappresentativi.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha affermato che “a settembre prenderà il via un anno scolastico complicatissimo, peggiore sicuramente degli ultimi due contrassegnati dal Covid. Il Governo ha indotto il Parlamento ad abbandonare più di 100mila precari al loro destino, con meno della metà dei posti che per quest’anno si tramuterà in immissioni in ruolo. Con qualche migliaio di docenti precari specializzati su sostegno o su cattedra a firmare il contratto indeterminato. Si è deciso anche di non procedere con la mobilità aperta ai trasferimenti a tutti che tanto bene avrebbe fatto in presenza ancora della pandemia, in tema di assegnazioni provvisorie da quest’anno. Come pure non si ravvisano novità sugli organici di maggiorare e sulle classi da ridurre come iscritti. Siamo rammaricati”.
Dopo il grandissimo successo del corso sul nuovo PEI in ICF a cura della dott.ssa Chiocca e del Dott. Ciraci, da settembre avvieremo un nuovo percorso formativo, rivolto a docenti specializzati sul sostegno di ruolo, docenti a tempo determinato privi del titolo di specializzazione e docenti curricolari
Le prossime saranno ore decisive per l’emanazione del Decreto Covid: a breve si svolgeranno la cabina di regia dell’emergenza Covid e il Consiglio dei ministri. Le interlocuzioni e il lavoro sul nuovo decreto sarebbero ancora in corso, per valutare anche le nuove disposizioni sulla formulazione del green pass, che per viaggiare o partecipare a particolari eventi necessiterà della doppia dose di vaccino anti Covi19. Il decreto sarà approvato subito per entrare in vigore il 26 luglio. Invece, la norma che regola l’eventuale obbligo vaccinale per la scuola non sarà inserita nel prossimo decreto legge: determinante sarà il parere del Cts. Anief rileva, tuttavia, che il Comitato Tecnico Scientifico si è già espresso dieci giorni fa: nel documento prodotto, gli esperti nominati dal Governo indicano sostanzialmente l’importanza di vaccinare il personale e gli studenti sopra i 12 anni, ma non l’obbligo, più l’importanza di “mantenere il distanziamento fisico tra le persone”.
“Il Cts è stato già chiarissimo – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e non comprendiamo cosa altro debba indicare visto che sono passati pochi giorni da quel giudizio espresso sul ritorno a scuola: le condizioni epidemiologiche sono in via di peggioramento e siccome il Comitato tecnico scientifico non può di certo imporre le vaccinazioni obbligatorie, l’unica soluzione da adottare rimane quella di distanziare alunni e docenti. Per farlo, non ci stancheremo mai di ricordarlo, non servono regolamenti o pareri: occorre introdurre altre sedi scolastiche, andando a recuperare quelle smantellate negli ultimi 13 anni per via di una politica tutta incentrata sulla spending review sulla pelle degli alunni. I quali sono stati ammassati senza ritegno. È giusto di oggi la notizia di 51 alunni iscritti in una sola classe di un istituto romano: vogliamo sperare che si tratti di una boutade, perché rischiamo di diventare la barzelletta d’Europa. Mentre gli altri Paesi regolarizzano il numero di allievi e introducono limiti per evitare rischi pandemici e per migliorare la didattica, noi andiamo a picco negli apprendimenti, come registrato la scorsa settimana dalle prove Invalsi 2021, e perseveriamo non mantenere dei parametri di formazione delle classi da terzo mondo”.
A margine nella riunione tra Ministero e sindacati rappresentativi sul contingente delle nomine in ruolo e le procedure informatizzate per la fase straordinaria di immissioni utilizzando le Graduatorie Provinciali delle Supplenze, l'Anief ha esternato contrarietà alla decisione Ministeriale di riconoscere l'abilitazione all'insegnamento e il conseguente diritto all'inserimento negli elenchi aggiuntivi di I Fascia solo ai candidati del concorso straordinario che nell'a.s. 2020/2021 abbiano stipulato un contratto almeno al 30 giugno nel sistema nazionale di istruzione. Marcello Pacifico (Anief): “Con l'intervento del decreto Sostegni Bis sulla norma che regolamentava il concorso straordinario prevedendo la semplificazione della procedura di riconoscimento dell'abilitazione e, di fatto eliminando la prova disciplinare, il Ministero ben avrebbe potuto riconoscere a tutti gli i candidati la relativa abilitazione. Non dimentichiamo che sono docenti che da anni lavorano nella scuola come precari. Valuteremo le giuste azioni legali”.