Insegnare diversi anni come supplente precario senza essere immessi in ruolo è un sopruso: a stabilirlo, ancora una volta, è il tribunale. Lo Stato, non solo costringe il docente precario a ricevere sempre il medesimo stipendio, con un mancato riconoscimento dell’anzianità di servizio palesemente illegittima, ma lo umilia doppiamente impedendogli di essere assunto a tempo indeterminato benché vi siano precise direttive dell’Unione europea che indichino la sua stabilizzazione automatica su posto vacante dopo 36 mesi di servizio da supplente. Stavolta è stata la sezione lavoro di Verona a far valere tutta l’anzianità di servizio accumulata durante gli anni di precariato, con adeguamento immediato dello stipendio, ma anche ad indennizzare una insegnante per la mancata immissione in ruolo dopo 13 anni di supplenze: la sezione lavoro del tribunale veneto non ha potuto che prendere atto della “violazione dell’art. 400 del T.U. 297/1994 (che prevede la cadenza triennale dell’indizione dei concorsi pubblici per l’insegnamento) ed ha argomentato per tale via il diritto al risarcimento del danno della docente, invocando quale fonte normativa nazionale di riferimento l’art. 36 l.c. il cui comma 5 prevede il diritto al ristoro patrimoniale in favore del prestatore di lavoro qualora siano state violate disposizioni imperative”, in particolare “la normativa comunitaria” integrata con “la clausola n. 5 dell'Accordo quadro allegato alla direttiva n. 99/70/CE”.
Il Maeci ha approvato le graduatorie provvisorie per titoli dei candidati ammessi al colloquio di cui al D.D. MAECI del 7 aprile 2022 n. 4815/359, individuati con il rispettivo codice identificativo univoco e distinti per aree linguistiche, come risultanti in esito ai reclami.
I colloqui avranno inizio in data 19 luglio 2022 alle ore 9.30 secondo il calendario allegato al decreto, che ne è parte integrante. I colloqui si svolgeranno in modalità on line tramite link che verrà inviato a ciascun candidato.
Scarica il decreto, le graduatorie provvisorie e il calendario dei colloqui.
Mercoledì 6 luglio è in programma una doppia riunione tra amministrazione e sindacati su temi di alta importanza: domattina alle ore 9 è convocato il tavolo permanente per il “Partenariato economico, sociale e territoriale”, per una informativa del ministro dell’Istruzione sulle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza; Patrizio Bianchi illustrerà ai sindacati lo stato di attuazione dei provvedimenti. Nel pomeriggio, alle 16,30, si svolgerà il quarto incontro all’Aran per la prosecuzione della trattativa per il rinnovo contrattuale del CCNL del personale comparto Istruzione e Ricerca triennio 2019–2021: come previsto lo scorso 28 giugno, il confronto si incentrerà sull’ordinamento del personale amministrativo, tecnico e ausiliario.
La prova disciplinare per i docenti assunti dalle GPS finalizzata all’immissione in ruolo si svolgerà entro il 31 luglio. Hai poco tempo a disposizione per fare la differenza.
Concorsi scuola, ammessi a partecipare i docenti con 24 Cfu ma solo fino a dicembre 2024.
Ancora una sentenza che assegna ad un docente precario lo stesso trattamento dei colleghi di ruolo: stavolta, il tribunale di Vicenza ha assegnato oltre 7 mila euro, più la rivalutazione, gli interessi e la collocazione stipendiale su un “gradone” maggiore, ad un insegnante della scuola superiore entrato in ruolo nel 2020, che aveva svolto supplenze a partire dal 2016. I legali dell’Anief, che hanno difeso il docente, hanno lamentato “il mancato riconoscimento dell’anzianità di servizio e dei connessi aumenti retributivi”. Hanno quindi ottenuto il cospicuo indennizzo e ottenuto anche la corretta assegnazione in una fascia stipendiale maggiore, “tenuto anche conto della clausola di salvaguardia di cui all’art. 2, C.C.N.L. 4/8/2011”. Alla base del ricorso, ancora una volta è stata posta la mancata considerazione dell’amministrazione per “la clausola 4 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato concluso il 18/03/99 ed allegato alla direttiva del consiglio dell’unione europea 28 giugno 1999/70/ce”.
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