Precariato

Precariato

  • A rischio la continuità didattica e il contrasto del precariato. Tra le prime istanze del giovane sindacato la possibilità di mantenere nei ruoli il personale che abbia superato positivamente l’anno di prova. Marcello Pacifico (Anief): “La riapertura delle Graduatorie a Esaurimento è la soluzione concreta”
  • Dopo il via libera del Senato, la legge n. 8 del 28 febbraio 2020 è giunta in Gazzetta Ufficiale ed il provvedimento è entrato in vigore il 1° marzo. Tutte le novità sulla scuola: dallo stop a 800 classi pollaio alla pubblicazione entro il 30 aprile dei bandi di concorso, ordinari e riservati, previsti a loro volta dalla Legge 159/2019; dai contenuti del concorso straordinario della secondaria alle modifiche alle prove Invalsi, fino all’assunzione in ruolo anche dei candidati a capo d’istituto risultati idonei. Secondo Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato, “si poteva e doveva fare molto di più, specialmente per il reclutamento del personale precario che continua a essere lasciato fuori in modo illegittimo, nonostante sia presente nelle graduatorie di istituto e ata 24 mesi. Migliaia di docenti saranno licenziati la prossima estate dopo che hanno superato l’anno di prova e hanno insegnato da diversi anni. Sono ancora vigenti i ricorsi avvero le procedure per la selezione dei dirigenti scolastici. Tantissimi insegnanti non avranno accesso al concorso riservato soltanto per la scuola secondaria. Il Governo ci convochi e ci ascolti per risolvere la supplentite”
  • Concorsi per insegnanti entro il 30 aprile, una classe pollaio su venti in meno nelle superiori. Approvato emendamento per reclutare 500 idonei del nuovo concorso a dirigente scolastico chiesto da Anief ed Udir. Bocciati gli ODG per confermare nei ruoli i diplomati magistrali che hanno superato l'anno di prova e riaprire le GaE
  • Per il senatore Berardi a rischio la continuità didattica e il regolare svolgimento dell’anno scolastico. Marcello Pacifico (Anief): “No al licenziamento di massa, sarebbe un atto di irriconoscenza professionale e di illegittimità senza precedenti”
  • La delegazione con il presidente Marcello Pacifico e Daniela Rosano della segreteria nazionale è stata ricevuta insieme alle altre sigle rappresentative. Tanti i temi trattati su stato giuridico, reclutamento, organici, regolamenti. Nelle prossime settimane partiranno nuovi tavoli tematici
  • Il giovane sindacato ha chiesto l'assunzione entro settembre di tutti gli idonei e vincitori del precedente concorso, un concorso riservato per titoli e servizio come nella provincia di Trento o come per quelli previsti per gli altri docenti curriculari, mentre per il nuovo bando di concorso ordinario, la super valutazione del servizio, l'esclusione del punteggio minimo e l’aumento della quota riservata per il personale precario, una graduatoria permanente ad esaurimento. All'incontro ha partecipato il presidente dell'Anief Pacifico insieme ai suoi delegati Alessandro Manfridi e Stefano Santonico, e don Daniele Saottini, responsabile dell'ufficio degli insegnanti di religione cattolica. Scarica la memoria
  • Anief: bene, ma i 100 euro devono essere un punto di partenza con l’impegno da parte del Governo di recuperare nel triennio il gap con l’inflazione e da parte nostra di riprendere tutti i temi del precariato non affrontati nella legge approvata a fine anno. La scrittura del prossimo DEF sarà di fondamentale importanza per l’esito delle trattative.    Dopo le dichiarazioni orientate al confronto con i rappresentanti dei lavoratori, domani la ministra dell’Istruzione si  appresta a confermare l’apertura durante la presentazione delle Linee guida: alle ore 20 le Commissioni Istruzione del Senato e Cultura della Camera, in seduta congiunta, hanno in programma l'audizione sulle linee programmatiche del suo Dicastero. Oltre ai contenuti del programma, la titolare della scuola dirà di essere pronta a convocare dei tavoli politici con le organizzazioni sindacali rappresentative, durante i quali si inizierà a discutere del rinnovo contrattuale, della formazione iniziale e del reclutamento del futuro. L’obiettivo è quello di definire la quantificazione delle risorse che avranno impatto diretto sugli stipendi, le quali dovranno essere messe a disposizione già nel prossimo Documento di Economia e Finanza collegato alla Legge di Bilancio 2021. Anief si dice sin d’ora anche interessata a produrre miglioramenti sugli accessi ai bandi di concorso in via di definizione: in particolare a garantire l’abilitazione all’insegnamento a coloro che hanno svolto dei periodi di supplenza e la specializzazione su sostegno senza vincoli d’accesso, considerando che entro il 2021 c’è necessità di specializzare in didattica speciale oltre 80 mila nuovi docenti.
  • Anief: bene, ma chiediamo interventi risolutivi su organici, obbligo scolastico, reclutamento, dimensionamento senza trascurare la necessità di investire sulla valorizzazione di ogni profilo professionale della scuola dell'autonomia. Prende corpo la linea d’azione del nuovo ministro dell’Istruzione nell’Atto di indirizzo politico-istituzionale che definisce gli obiettivi del ministero per l’anno 2020, prologo della Linee programmatiche che verranno presentati nei prossimi giorni in Parlamento: studenti al primo posto. Tra gli altri temi da affrontare ci sono l'inclusione, la dispersione, l'alleanza educativa, la valorizzazione e lo sviluppo professionale del personale, il territorio, l'identità culturale, cittadina, sport ed educazione civica, l'innovazione digitale e la semplificazione amministrativa, la sostenibilità ecologica, sociale ed economica, le politiche di coesione, la formazione continua. Marcello Pacifico (Anief): “Accogliamo con favore le intenzioni espresse dal ministro dell’Istruzione con l’Atto di indirizzo, perché toccano problemi sinora poco affrontati e sempre più centrali per migliorare l’organizzazione scolastica: tra i vari punti toccati risulta particolarmente importante l'intervento sul progressivo adeguamento in organico di diritto dei posti in deroga di sostegno. Sui concorsi, invece, riteniamo che con l'ultimo decreto-legge non si sia data una risposta definitiva alla lotta contro la precarietà e per questo chiediamo un nuovo intervento per assumere i precari docenti delle graduatorie di istituto e delle graduatorie 24 mesi. È bene che ora si vada avanti, attuando dei provvedimenti a seguire e aprendo il confronto con le parti sociali per approvare nuove leggi, in modo celere, coerenti con le indicazioni generali appena espresse”
  • Sentenza favorevole degli ermellini, un successo importante per migliaia di docenti e ata. Marcello Pacifico (Anief): “È possibile impugnare la ricostruzione di carriera e ottenere i soldi non versati dallo Stato”
  • Il rientro dei docenti nella propria provincia di appartenenza è una delle battaglie storiche dell’Anief ed ora diventa parte essenziale di un disegno di legge, presto all’esame dei parlamentari della Camera: a proporlo, alcuni giorni fa, è stata l’on. Tiziana Drago, del M5S, all’interno di una proposta articolata per la riforma del welfare familiare. Il ddl parte dall’assunto di favorire la natalità e attuare misure che consentano alle donne di avere figli nel picco maggiore di fertilità. Marcello Pacifico (Anief): “Il tema della mancata tutela del diritto alla famiglia del personale assunto, rischia di riproporsi anche nelle prossime settimane, dal momento che con la ‘call veloce’ si dà l’opportunità ai docenti precari di presentare domanda in un'altra regione per essere immessi in ruolo, un po' come avvenne già in passato con il piano straordinario della Legge 107/2015. Costringerli, poi, a rimanere fermi per cinque anni, come prevedono le ultime norme approvate, pur in presenza di cattedre vacanti, è un atto di ingiustizia e di cinismo”
  • Lo chiede l'ANIEF al ministro Azzolina e ai sindacati firmatari di contratto, perché se è vero che le nuove chiamate si svolgeranno su domanda volontaria, è innegabile che si verrà assunti in una regione diversa. “Questa possibilità deve essere garantita anche a tutti i docenti assunti negli anni precedenti e immobilizzati”, dichiara il suo presidente, Marcello Pacifico. “Adottare gli accorgimenti da noi proposti nel decreto attuativo al Decreto Scuola convertito nella Legge 159/2019 – continua Pacifico – permetterebbe di rendere efficace la pubblicazione degli elenchi temporanei utili alle assunzioni previste nell’estate 2020: nelle GaE abbiamo solo 8 mila docenti e tante classi di concorso scoperte; serve poi fare tesoro delle lezioni, sconfessando uno degli errori più gravi della Legge 107/15, quello dell’assegnazione delle sedi tramite un software segreto e impostato male, oltre che procedere al trasferimento volontario di tutti i docenti già assunti anche da un anno; occorre infine prendere le distanze dalle spinte regionaliste, che hanno portato quasi a raddoppiare gli anni di permanenza nelle provincia d’immissione in ruolo. La continuità didattica si garantisce con incentivi per legare il personale al territorio e non con muri da confino.”
  • Le procedure derivanti dal Decreto Scuola convertito nella Legge 159/2019, prevedono che “solo una parte del personale della scuola” verrà stabilizzata: “non gli insegnanti di religione cattolica per quanto riguarda il concorso straordinario, né i precari di infanzia e primaria, né quelli che hanno lavorato nelle scuole paritarie e nei corsi professionali e regionali”: lo ha detto, ad ‘Orizzonte scuola’, Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, il sindacato che “fin dall’inizio ha denunciato, durante le audizioni parlamentari, come il limite delle 24 mila assunzioni da fare è una goccia nel deserto rispetto ai 200 mila contratti che si hanno”.
  • Suggerimenti all’esame dei parlamentari delle Commissioni di Montecitorio, per la modifica del decreto 162/19. Primo obiettivo del giovane sindacato: contrastare la supplentite, che a settembre rischia concretamente di toccare il record di 250 mila contratti a tempo, con la stabilizzazione di personale docente, Ata e dirigente, formato e pronto a subentrare su posti vacanti.
  • Il Ministero dell'Istruzione non poteva negare, all'atto dell'aggiornamento delle Graduatorie d'Istituto 2017, l'inserimento in II fascia ai docenti in possesso di diploma magistrale a indirizzo sperimentale linguistico conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002, essendo titolo abilitante all'insegnamento nella scuola Infanzia e nella Scuola Primaria al pari del diploma magistrale a indirizzo ordinario. Questo quanto emerge dalla nuova sentenza ottenuta per l'Anief dall'avvocato Simona Rotundo presso il TAR del Lazio che dà nuova conferma della correttezza delle tesi da sempre sostenute dal nostro sindacato. Marcello Pacifico (Anief): “Il diploma magistrale a indirizzo sperimentale linguistico conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 ha pieno valore di abilitazione all'insegnamento, questo è finalmente chiaro anche all'Amministrazione che non poteva interpretare in modo restrittivo e arbitrario la normativa primaria di riferimento. Non possiamo che essere soddisfatti dei risultati ottenuti grazie alla costanza e alla professionalità dei nostri legali per la tutela dei diritti dei docenti abilitati con diploma magistrale”
  • Oggi incontro per i sindacati rappresentativi. Marcello Pacifico (Anief): “Risulta necessario mettere i due nuovi ministeri in condizione di operare, ben venga l’incremento del personale dei ministeri e degli UU.SS.RR. annunciato dai capi-segreteria dei due costituendi nuovi ministeri, ma si ponga attenzione anche alla consistenza del personale nelle scuole, a partire dagli assistenti amministrativi, cui gli UU.SS.RR. hanno demandato sempre più compiti. Il tema della carenza del personale è congenito a tutti i livelli, si avvii un percorso concreto di stabilizzazione di tutti i precari, Ata, ricercatori e docenti, li si abiliti ove necessario e si coprano tutti i posti disponibili, trasformando l'organico di fatto in organico di diritto”
  • Ci sono degli emendamenti proposti da Anief tra quelli che i parlamentari delle Commissioni di Montecitorio stanno esaminando per modificare il decreto 162/19 pubblicato in Gazzetta Ufficiale sulle “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica”. Rimane in ballo l’assunzione degli idonei del concorso per dirigenti scolastici (6.06, 6.29) bandito con decreto del direttore generale del Miur n. 1259 del 23 novembre 2017, al fine di stabilizzarli e coprire i posti vacanti entro un “un triennio e comunque fino alla pubblicazione della graduatoria del concorso successivo”. I deputati si apprestano a valutare se pertinente l’attivazione di una procedura per selezionare nuovi dirigenti tecnici” senza alcuna prova preselettiva e nelle forme di corso-concorso formazione”, riservata “per il 40 per cento del totale dei posti messi a concorso”. Va al voto poi la richiesta di riapertura delle GaE (6.41), al fine dell’inserimento “a domanda, di tutto il personale in possesso di abilitazione, ivi incluso il diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 e il diploma tecnico professionale, nonché del personale educativo” Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Quello della supplentite è un problema serio, che la politica deve per forza di cose affrontare. Le nostre richieste, che non necessitano peraltro di particolari finanziamenti, garantirebbero, se approvate, la stabilizzazione di personale – docente, Ata e dirigente - già formato, scelto e pronto a subentrare su posti vacanti. Ci affidiamo alla sensibilità e competenza dei deputati, anche perché le nostre proposte, se approvate, ridurrebbero di molto quel danno all’erario derivante dalla cronica violazione del nostro Stato della direttiva 1999/70/CE del Consiglio dell’UE, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP per vincere il lavoro a tempo determinato reiterato negli anni”.
  • Stride sempre più il confronto tra il trattamento dei dipendenti pubblici e privati: lo confermano gli ultimi dati nazionali Inps sul periodo gennaio-novembre, dai quali risultano in diminuzione i contratti a tempo determinato, mentre si registra un netto incremento delle assunzioni definitive, che passano da 463.117 a 653.495. Anief ritiene che questi dati rappresentino l’ennesimo campanello d’allarme per il pubblico impiego, a partire dalla Scuola, dove ci sono non meno di 150 mila posti di docenti vacanti, di cui la metà di sostegno, e altri 50 mila per il personale Ata (considerando il ‘potenziamento’ e i profili professionali superiori mai attivati). In entrambi i casi, il Miur nasconde la maggior parte dei posti liberi in organico di fatto, destinandoli così solo ai supplenti e cassando sul nascere qualsiasi possibilità che vengano destinati ai precari. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Quando nell’amministrazione pubblica si parla di stabilizzazione dei precari, continua a mancare la volontà di applicare nel settore pubblico le regole vigenti in quello privato. La verità è che bisogna procedere verso l'armonizzazione delle regole tra i due comparti, sia per quel che riguarda la contrattazione di lavoro, sia per la stabilizzazione dei precari abilitati e non con 36 mesi di servizio svolto: in questo modo, una volta annoverati tutti i posti liberi nell'organico di diritto a allargato l’uso della ‘call veloce’ predisposta per le GaE, verrebbero così assunti tutti i supplenti docenti inseriti nelle graduatorie di istituto di seconda e terza fascia, prevedendo per quest’ultimi l’acquisizione del diploma abilitante attraverso la frequenza di un corso ad hoc nell’anno di prova; si realizzerebbe inoltre il contratto a tempo indeterminato per tutti gli idonei del concorso di religione cattolica, come per gli educatori e per tutto il personale Ata dimenticato
  • Aveva ragione il giovane sindacato rappresentativo sull'illegittimità del divieto per i docenti inseriti anche in II e III fascia delle Graduatorie d'Istituto di cambiare provincia/sedi nell'aggiornamento della I fascia GI avvenuto nel 2019. Marcello Pacifico (Anief): “Ci auguriamo che con questa sentenza sia messa la parola fine su un'evidente discriminazione posta in essere a discapito di tanti lavoratori precari e che la neo-ministra Azzolina, nel rispetto del giudicato, si adoperi per sanare la situazione sin da subito”
  • Il giovane sindacato ha illustrato durante l'incontro di ieri il tema delle due proposte emendative suggerite al decreto Milleproroghe, adesso al vaglio della I e V Commissione della Camera: assumere il personale collaboratore scolastico, assistente tecnico e amministrativo su tutti i posti vacanti e disponibili compresi quelli mai attivati nei profili professionali as) e c), con una dotazione organica del potenziata come per il personale docente; reclutare anche gli assistenti amministrativi facenti funzione Dsga, privi di laurea. Sul primo punto, il ministro ha risposto che lotterà per avere autorizzate le assunzioni mentre sul secondo ha ribadito l'esistenza di problemi giuridici che bloccherebbero la norma. Marcello Pacifico (presidente Anief): bisogna capire che senza il personale Ata, le scuole chiuderebbero. Non può continuare ad essere trattato più come se la sua presenza sia irrilevante. Ci vuole un piano straordinario di almeno 50 mila unità con la stabilizzazione anche di tutti i facenti funzione con tre anni di servizio  
  • Degli oltre 50 mila posti di personale Ata tagliati negli ultimi 10 anni oltre la metà sono collaboratori scolastici: in media ne sono stati cancellati 3-4 per ogni scuola autonoma. E gli istituti ne stanno sempre più risentendo, soprattutto in questi giorni, perché con il nuovo anno a molti precari ex Lsu non è stato rinnovato il contratto, in vista della loro stabilizzazione prevista dalla legge di bilancio, con effetto a partire dal prossimo mese di marzo. Intanto, però, i servizi di sorveglianza, assistenza e pulizia latitano. E comunque anche con l’assunzione di 12.000 ex lavoratori socialmente utili, il problema non sarà risolto, visto che rimarranno scoperti ancora altri 25.000 posti. “Siamo costretti a chiedere ai bidelli turni di nove anziché di sei ore, e soprattutto non riuscendo a coprire tutto, dobbiamo tralasciare un po' la pulizia e lasciare addirittura un piano scoperto. Sei persone sembrano poche, ma quando si hanno 12 plessi”, dice Carla Romano, preside dell’istituto ‘Rita Levi Montalcini’ di Salerno. E purtroppo la situazione sembra non essere isolata