Precariato

Precariato

  • Continuano le condanne a carico del Ministero dell'Istruzione per l'illecita discriminazione retributiva posta in essere a discapito dei lavoratori precari della scuola cui non viene riconosciuto il diritto a percepire le progressioni di carriera nonostante tanti anni di servizio con contratti a termine. Presso il Tribunale di Roma, su ricorso patrocinato dai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli e Salvatore Russo, stavolta è un precario con 10 anni di servizio a tempo determinato a ottenere il giusto risarcimento economico. Marcello Pacifico (Anief): Le norme interne contrastanti con l'accordo quadro eurounitario vanno disapplicate, bisogna risolvere in contrattazione un'ingiustizia che si protrae ormai da 20 anni.
  • Il Tribunale del Lavoro di Reggio Emilia dà ragione all'Anief e conferma che anche ai docenti immessi in ruolo dopo il 1° settembre 2011, ma con almeno un anno di precariato svolto entro il 2010/2011, va applicata la “clausola di salvaguardia” prevista dal CCNL 2011 che prevede il diritto al mantenimento del gradone stipendiale “3-8 anni”. Marcello Pacifico (Anief): “Precari discriminati anche dopo l'immissione in ruolo, è ora di dire basta”. L'Anief ricorda a tutti i lavoratori che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto all'integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a tempo determinato e per ottenere immediatamente il corretto inquadramento stipendiale.
  • L’emergenza sanitaria ferma i concorsi per l’assunzione di quasi 75 mila docenti, ma non blocca i pensionamenti andando a determinare grossi rischi per la tenuta del sistema didattico in vista del prossimo settembre: secondo le stime odierne di Tuttuscuola, “se tutto andrà bene a settembre, attraverso il concorso straordinario della secondaria, entreranno in ruolo 8-10 mila professori”. Inoltre, “è del tutto improbabile che i concorsi ordinari di infanzia, primaria e secondaria si svolgano in tempo utile per nominare i primi vincitori al prossimo settembre, mentre nel frattempo aumenta il numero di posti vacanti da coprire.  L’allarme di oggi della rivista specializzata è lo stesso che l’Anief ha lanciato da tempo: il sistema di reclutamento italiano, almeno nella scuola, fa acqua da tutte le parti. I concorsi ordinari e straordinari non bastano a sopperire all’altissimo numero di cattedre vacanti: occorre tornare al doppio canale, un sistema che nella fase emergenziale che stiamo vivendo sarebbe ampiamente giustificato. Perché chi ha acquisito titoli, specializzazioni e almeno 36 mesi di servizio ha pieno diritto a essere immesso in ruolo. Ancora di più perché il nostro Paese ha neanche due mesi di tempo per rispondere all’UE e dimostrare che non produce dei danni professionali e una discriminazione reiterata verso i precari nella pubblica amministrazione. La scadenza è scritta in una recente lettera fatta pervenire da Bruxelles al nostro Governo, dopo che le risposte fornite a seguito della procedura d’infrazione avviata nel luglio 2019 sono state inadeguate.  Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “i concorsi lumaca (straordinari e ordinari, ora pure bloccati per via del Covid-19) hanno mostrato tutta la loro inadeguatezza. Per fare assunzioni ed evitare che a settembre un terzo delle cattedre siano vuote, è giunto il tempo di tornare al doppio canale di reclutamento, ma anche all’utilizzo delle graduatorie d’istituto per assumere in ruolo. Cosa aspettiamo, visto che già quest’anno abbiamo avuto 250 mila supplenze annuali, di cui oltre 70 mila su sostegno. Se l’Italia continua a temporeggiare significa che si esporrà alla procedura d’infrazione 4231/2014 ancora pendente. La nostra strada l’abbiamo indicata anche con una serie di emendamenti sul precariato al Disegno di Legge di Bilancio 2021. E ribadita in occasione del Congresso nazionale svolto alcuni giorni fa, dove abbiamo approvato una mozione specifica sul precariato per l’approvazione a livello nazionale di ‘procedure snelle di reclutamento a tempo indeterminato con graduatorie per titoli e servizio’. Adesso, però, passiamo ai fatti: settembre non è lontano”.
  • È ancora in corso l’incontro “Assemblea nazionale con il mondo della scuola” organizzato dal Partito Democratico. Il segretario Nicola Zingaretti ha aperto i lavori. Presente anche Anief, giovane sindacato ormai rappresentativo: Marcello Pacifico, suo presidente nazionale, è intervenuto affermando che “è arrivato il momento per la politica di risolvere i problemi dell’istruzione: ricostruiamo la scuola e l’Italia partendo dal confronto e dal dialogo”. Vai al videodell'intervento del presidente Anief
  • Non poteva mancare il precariato, cavallo di battaglia del sindacato autonomo, tra i temi affrontati durante il terzo Congresso nazionale svolto in settimana: una delle mozioni approvate dai delegati del giovane sindacato è stata quella sull’esigenza di attuare ‘procedure snelle di reclutamento a tempo indeterminato con graduatorie per titoli e servizio’”. Dopo avere presentato degliemendamenti specifici sul precariato al Disegno di Legge di Bilancio 2021, l’organizzazione sindacale ha approvato una mozione che dà indirizzo ai propri associati ma vuole essere anche un monito all’amministrazione centrale. Tra le disposizioni indicate risulta la riapertura delle GaE, la revisione del Regolamento delle supplenze, un diverso utilizzo degli attuali canali di reclutamento, del concorso e anche delle domande di Messa a disposizione. Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “sono disposizioni indispensabili per uscire dal tunnel sempre più buio del precariato infinito nella scuola pubblica italiana. Perseguiremo questa strada e speriamo davvero che le istituzioni che governano la scuola mettano finalmente in discussione un modello indiscutibilmente inefficace se non fallimentare”.
  • Il nostro Paese entro due mesi deve fornire motivazioni e dimostrare all’Unione europea perché continua a violare le regole comunitarie sul personale precario della pubblica amministrazione, tra questi quello appartenente alle fondazioni lirico-sinfoniche, disciplinato dalla legge 81/2019, ritenuta insoddisfacente. Il nuovo atto segue quello notificato più di un anno fa sul precariato scolastico per il quale si attende anche a gennaio la pronuncia del Consiglio d'Europa sul reclamo collettivo presentato da Anief per la stabilizzazione dei supplenti con 36 mesi e l'inserimento nel doppio canale di reclutamento, mentre sono pendenti in Corte di Giustizia i ricorsi per i ricercatori a termine dell'università e gli insegnanti di religione cattolica.  Il giovane sindacato ha, nel frattempo, proposto diversi emendamenti in V commissione della Camera che se presentati e approvati risolverebbero il problema della precarietà nella pubblica amministrazione e certamente nel comparto istruzione e ricerca.  Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “il Governo ha la possibilità di sconfiggere la supplentite una volta per tutte condividendo le nostre proposte: a distanza di sei anni della sentenza Muscolo del novembre 2014, è assurdo dopo sei anni continuare a organizzare ricorsi per risarcire i precari per l'abuso dei contratti a termine. Bisogna intervenire sulla norma interna e subito. Come sindacato abbiamo, infatti, presentato nei giorni passati una serie di emendamenti sul precariato al Disegno di Legge di Bilancio 2021. Infine, durante il Congresso nazionale svolto in settimana, abbiamo approvato una mozione specifica sul precariato per l’approvazione a livello nazionale di ‘procedure snelle di reclutamento a tempo indeterminato con graduatorie per titoli e servizio’”.
  • Oggi il presidente del giovane sindacato Anief, Marcello Pacifico, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Cusano Campus, all’interno del programma Open Day. Tra i temi affrontati: la Didattica a distanza, il concorso straordinario, il problema della supplentite. Pacifico: “L’ipotesi di contratto cerca di regolamentare la didattica a distanza e soprattutto di tutelare i docenti in quanto lavoratori attraverso regole da seguire, totalmente assenti nella Dad che fu avviata a marzo. Per quanto riguarda il concorso straordinario, non è la soluzione al precariato: tutti coloro che hanno presentato domanda siano inseriti in una graduatoria da cui attingere per le immissioni in ruolo”
  • La copertura del crescente fabbisogno di posti di sostegno rimane una chimera: lo sostiene da tempo l’Anief. Adesso lo conferma uno studio settoriale della rivista Tuttoscuola, dal quale è emersa una “situazione dello scoperto pressoché generalizzata sull’intero territorio e, in particolare, nella scuola secondaria di I e di II grado”. Il problema nel problema è che “in alcune province, per coprire tutti i posti di sostegno “in deroga”, cioè non stabili (quest’anno potrebbero essere circa 83-84 mila), si è costretti a ricorrere anche a supplenti privi del diploma di specializzazione al sostegno. E il deficit in cattedra di insegnanti di sostegno specializzati non migliorerà di molto con il concorso straordinario: in molte Regioni resteranno posti vacanti, mentre in altre numerosi candidati resteranno tagliati fuori”. Basta dire che per le scuole medie in 13 Regioni su 18 vi sono meno candidati che posti a bando. E alle superiori non va meglio: in Lombardia, ad esempio, i tre quarti dei posti per specializzarsi andranno persi. Mentre al Sud avviene il contrario. Tutto questo è sempre più inaccettabile, anche alla luce dell’incremento continuo di alunni disabili iscritti nelle nostre scuole,  Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “sul basso interesse per le specializzazioni su sostegno non si può non considerare l’obbligo di permanenza di cinque anni sulla sede d’immissione in ruolo. Si tratta di una pretesa che stiamo contestando in tutte le sedi e che continueremo a contrastare fino a quando non verrà cancellata. Una pretesa, tra l’altro, che in piena pandemia diventa del tutto inopportuna, perché si chiede ad un docente di lasciare la sua terra e i propri affetti in un contesto epidemiologico incerto e irto di rischi. Nel frattempo, la sua introduzione normativa ha l’effetto di sommarsi alle storiche contraddizioni del sostegno italiano, che continua a fare i conti con l’obbligo di legge di assegnare esclusivamente al supplente – spesso non specializzato - una cattedra su tre, di organizzare dei corsi universitari specializzanti non sulla base dei posti vacanti delle province ma in relazione alle disponibilità degli atenei oppure di ridurre drasticamente, in diversi casi, le ore di sostegno settimanale indicato nel Pei. Quest’anno, poi, oltre al vincolo quinquennale, abbiamo assistito al mancato inserimento nelle Gps di sostegno di tanti docenti, spesso anche pluri-qualificati, per motivazioni a dir poco discutibili”.
  • I precari della scuola sono stati ancora una volta tutelati dall’Anief con una nuova sentenza emanata dal Tribunale del Lavoro di Modena ottenuta dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Irene Lo Bue che riconosce il diritto alla corresponsione degli scatti di anzianità ai docenti anche durante il periodo di precariato. Marcello Pacifico (Anief) “Modificare il CCNL ed eliminare le discriminazioni è una priorità”. Ancora possibile preaderire gratuitamente allo specifico ricorso per il riconoscimento degli scatti di anzianità per i precari e al ricorso per il riconoscimento degli scatti preruolo anche per il personale già assunto a tempo indeterminato.
  • Queste sono le dichiarazioni del presidente dell’associazione professionale e sindacale Anief alla trasmissione “Tutti a scuola” di Radio 24
  • Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, è stato intervistato da Orizzonte Scuola tv. A proposito del sostegno, Pacifico ha sottolineato come in Italia ci sia un doppio problema: “Bisogna aumentare il numero dei candidati che possono partecipare ai corsi di specializzazione, facciamo superare loro un esame finale dopo la frequenza del corso. L’altra problematica è legata all’organico: abbiamo 100mila docenti di ruolo e 80mila precari. Ciò rappresenta una grande crepa: nelle classi non ci sono i docenti di sostegno. Vai al video
  • Oggi il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, è stato intervistato da Orizzonte Scuola tv. Il sindacalista ha proposto di “trasformare il concorso straordinario in un concorso per titoli, così da stabilizzare i precari che lavorano nelle nostre scuole da molti anni; riapriamo le graduatorie a esaurimento e immettiamoli in ruolo. Per quanto riguarda il vincolo quinquennale, torniamo a dire che è inutile e non supporta la continuità didattica, ha solo una ratio politica. Come si garantisce la continuità nel caso in cui un ragazzo è ripetente? Oppure, che senso ha nella scuola secondaria di primo anno che ha una durata triennale? Ricordiamo poi che non è stato firmato un nuovo contratto che poteva garantire l’assegnazione provvisoria, utile a ricongiungersi ai propri cari. Noi abbiamo richiesto un aumento di 450 euro, bisogna riconoscere il rischio biologico e burnout, perché i lavoratori della scuola sono costretti a lavorare in condizioni di assembramento, con la sola protezione della mascherina. Se dobbiamo fare la didattica in presenza bisogna riconoscere un gettone, che abbiamo quantificato in 10 euro in più al giorno, per un totale di 300 euro. 100 euro sono stati stanziati dalla legge di bilancio e 50 si potrebbero richiedere per tutti i lavoratori pubblici”.  Vai al video
  • Lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, nel D-Day celebrato a distanza e dedicato ai 5 mila dirigenti sindacali nel territorio: “Bisogna informare e consultare i lavoratori in questo momento difficile dove regna la precarietà e il timore da contagio da Covid-19. Servono un nuovo contratto, il riconoscimento del rischio biologico e la stabilizzazione di migliaia di supplenti, nuove regole contro i vincoli sulla mobilità, sulla contrattazione integrativa di istituto e sulle pensioni. Il sindacato riparte dall'ascolto dei bisogni di chi lavora fuori e dentro le aule e dall’informazione sulle tavole della giurisprudenza, un prontuario riassunto in dieci punti dei diritti riconosciuta dalla giurisprudenza”
  • Esaurite tutte le graduatorie, il Ministero dia il via libera ai dirigenti scolastici all’assunzione da MAD dei docenti presenti nelle GPS di altre province e/o in altri ordini di scuola. Si consenta al dirigente scolastico - sottolinea Giuseppe Faraci, Segretario generale ANIEF - di nominare i laureati in lettere, in matematica, in scienze motorie, etc. che non hanno trovato disponibilità e impiego tramite le GPS e che grazie alle MAD potrebbero riconfermare il posto occupato nell’anno scolastico precedente
  • Con il ritorno in classe di tutti gli alunni, le scuole stanno rifacendo le convocazioni per le nomine dalle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) in attesa di poter chiamare l'organico aggiuntivo Covid attivato dal Governo per gestire l'emergenza e che per Anief deve essere trasformato in organico di diritto
  • Si è appena concluso il Question time alla Camera in cui la ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, ha chiarito ai deputati i punti riguardanti la riapertura delle scuole e il concorso straordinario. Anief: Si riaprano le GaE. I precari con 36 mesi devono essere assunti subito senza ritardi, basterebbe stabilizzarli. 
  • Al fine di tutelare i docenti, Anief avvia una serie di ricorsi volti a far ottenere il giusto punteggio d’inserimento nelle Gps. C’è ancora tempo per aderire. Per saperne di più, clicca qui
  • Colpo di scena nell'annosa vicenda sull'espulsione delle maestre dalle GaE dopo l’assunzione in ruolo. Dopo l’Adunanza Plenaria, la Cassazione e il Parlamento, i giudici ordinano un’istruttoria al Ministero dell’Istruzione che consente, nelle more, la conferma degli incarichi ricevuti. Marcello Pacifico (Anief): Si apra subito un tavolo di confronto per sanare il contenzioso ed evitare di disperdere professionalità anche prima della pronuncia del Consiglio UE sul reclamo collettivo presentato dal sindacato.  Anief ancora una volta riesce a intervenire per tutelare la professionalità di migliaia di insegnanti con diploma magistrale che da anni insegnano nelle nostre scuole e hanno anche superato l’anno di prova: il Consiglio di Stato sospende le sentenze TAR che le avrebbero cancellate dalla scuola italiana.  La straordinaria azione legale è coordinata dai legali Anief Walter Miceli, Nicola Zampieri e Fabio Ganci: in Consiglio di Stato, emanate tre ordinanze cautelari che chiedono dettagliati chiarimenti al Ministero dell'Istruzione e sospendono l’esecuzione dei provvedimenti negativi del TAR Lazio. Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): “Il Ministero ha il dovere di chiarire e di confrontarsi in uno specifico tavolo tecnico su come garantire la continuità didattica ed evitare il licenziamento a fronte anche di migliaia di immissioni in ruolo andate vacanti, nel rispetto delle decisioni assunte dagli organi collegiali di ciascuna istituzione scolastica, nel frattempo e in attesa dell'udienza di merito del prossimo 25 febbraio 2021”.  
  • Anief ricorre per far ottenere il giusto punteggio d’inserimento nelle Gps per la valutazione specializzazione biennale 6 punti anziché 2, valutazione certificazione linguistica B2 conseguita nei centri linguistici d’ateneo, valutazione master 3 punti anziché 1. C’è ancora tempo per aderire. Per saperne di più, clicca qui  
  • Tornano gli appuntamenti on line promossi dal sindacato Anief: venerdì 18 settembre 2020, dalle ore 15 alle ore 16.30, è possibile seguire il webinar “Mancato inserimento in II fascia A-55 licei musicali. Approfondimenti sul ricorso contro il mancato inserimento nelle GPS”. I relatori saranno Ettore Michelazzi, Eustachio Santochirico, Pasquale Spinelli. Per prenotarti, clicca qui