È un destino controverso quello degli emendamenti salva-scuola al decreto legge PA n. 44/2023: l’atteso via libera all’organico aggiuntivo del personale Ata, che oggi sembrava cosa fatta, non trova il sì del Governo che riformula l’emendamento e rimette in discussione tutte le modifiche in arrivo per il comparto Istruzione che sembravano in dirittura d’arrivo. In dubbio anche i punti che sembravano dati per certi solo poche ore fa, a partire dalla nuova formazione dei nuovi docenti e dal concorso Straordinario ter. “Nulla è deciso – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - ma l’approvazione degli emendamenti ispirati dall’Anief sembra improvvisamente tornare in salita. La speranza, da parte nostra, è che alla fine prevalga il buon senso per evitare che l’inizio del prossimo anno scolastico sia contrassegnato da mancate stabilizzazioni, organici all’osso e mobilità negata pur in presenza di posti liberi”.
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Sono 29.061 i posti totali disponibili per l’VIII Ciclo di specializzazione dei docenti per il sostegno didattico, per il 2022-2023. Circa tremila in più rispetto al precedente anno accademico.
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Si possono dare per certe le modifiche nella parte della Scuola del decreto legge PA n. 44/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile: dalle commissioni I e XI della Camera, che stanno esaminando i tanti emendamenti arrivati, vengono confermate le aperture trapelate nei giorni scorsi, a partire da quelle che riguardano la formazione dei nuovi docenti e il concorso Straordinario ter. Come anticipato due giorni fa dall’Anief, sembra che si stia andando verso la realizzazione di un emendamento governativo che raggruppi le modifiche. La selezione sarebbe ancora in atto: dei circa 500 emendamenti presentati, subito 100 sono stati dichiarati inammissibili, dei 150 segnalati la metà sono stati ritirati ieri, primo giorno d’esame.
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