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I tribunali in parola, consolidando il proprio orientamento, continuano a pronunciarsi a favore dei ricorrenti.

Nello specifico:

il Tribunale di Vicenza, con due sentenze, riconosce a favore dei ricorrente rispettivamente l’importo di euro 3.000 e di euro 2.000,00 e condanna l’amministrazione al pagamento delle spese legali oltre accessori.
Il Tribunale di Venezia riconosce a favore di tre ricorrenti l’importo di euro 3.000,00 cadauno e condanna l’amministrazione al pagamento delle spese legali oltre accessori.
E' un’ulteriore conferma della bontà delle tesi e dell’azione che tutta la squadra ANIEF svolge ogni giorno sul territorio.

Fanno discutere le parole del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara sui fondi privati e sugli stipendi differenziati per gli insegnanti.

Per commentare questo e molto altro, Orizzonte Scuola organizza un approfondimento in diretta su Facebook e YouTube per mercoledì 1 febbraio alle 15:00.
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Non assegnare al docente precario la Carta annuale del docente “opererebbe quale atto discriminatorio e, come tale, in contrasto con la normativa euro-unitaria”, come indicato nel “richiamo dell’Ordinanza resa dalla Corte di Giustizia nella causa C-451/21”: a sostenerlo è la prima sezione civile del Tribunale di Vicenza, che ha assegnato 3.500 euro ad una docente per il mancato conferimento della card annuale per le supplenze svolte tra il 2014 e il 2022. In questa sentenza il giudice ha anche detto che su tale genere di ricorso è la posizione della “Corte di Giustizia” europea, “con pronuncia (interpretativa del diritto comunitario)” è “vincolante per il giudice nazionale”. E che non scatta nemmeno la “prescrizione quinquennale non avendo la prestazione di cui si discute natura retributiva e, in ogni caso, non attenendo la stessa, il diritto qui azionato, al pagamento di una somma di denaro (art. 2948, co. 1, n. 4 c.c.) bensì solo, come si è già sopra detto, alla messa a disposizione di una simile somma secondo un meccanismo riconducibile allo schema della delegazione (ovvero dell’espromissione o dell’accollo)”.

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I prossimi giorni potrebbero essere fondamentali per comprendere il destino dei precari della scuola italiana: su impulso dei sindacati rappresentativi, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha provveduto a inviare all’Unione Europa la nuova proposta relativa al reclutamento basata sulle immissioni in ruolo dei docenti delle discipline inseriti in prima e seconda fascia delle Graduatorie provinciali per le supplenze, oltre che sulla stabilizzazione docenti idonei ai concorsi Infanzia e Primaria: secondola stampa specializzata, “adesso la palla passa a Bruxelles che dovrà deciderà se questa nuova ipotesi rispecchia gli obiettivi fissati dall’Europa. Appuntamento fissato per la prossima settimana quando i tecnici ministeriali saranno ricevuti dai rappresentanti della Commissione Europea”. Se la Commissione Ue dovesse ritenere percorribile la strada, le modifiche entrerebbero in un decreto legge PNRR che dovrebbe essere approvato entro il prossimo 10 febbraio.
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