Tutte le notizie

° Varati quasi tutti i decreti attuativi della riforma universitaria
Diamo alcuni passi del comunicato (7 luglio) dell’Ufficio Stampa Miur: assegni di ricerca più alti, incrementata la percentuale dei fondi assegnati agli atenei su base meritocratica, bilanci più trasparenti, riduzione del numero dei corsi di laurea, razionalizzazione dei settori scientifico-disciplinari, certificazione degli atenei e valutazione della qualità della ricerca, nuove procedure per l'abilitazione scientifica nazionale e l'internazionalizzazione dell'università, 106 milioni per i progetti di ricerca PRIN e test di medicina in inglese. Sono queste le principali novità che oggi il ministro Mariastella Gelmini ha illustrato nel corso della conferenza stampa dedicata all'iter di attuazione della Riforma e alle nuove norme previste per le università italiane.
Prosegue rapidamente l'iter di attuazione della Riforma. Dei 38 provvedimenti previsti (decreti legislativi, regolamenti, decreti ministeriali), 32 sono già stati firmati dal ministro e a breve saranno emanati anche i restanti 6. 7 decreti saranno approvati in via definitiva entro luglio e i rimanenti entro fine settembre. Aumenta di oltre il 20% l'importo minimo degli assegni di ricerca. Si passa così da 16mila euro a 19.630 euro, che rappresentava il precedente valore massimo. Contestualmente, il tetto agli assegni di ricerca è stato abolito. Entro l'anno saranno finalmente sbloccate le nuove procedure di abilitazione scientifica nazionale, prerequisito necessario per l'accesso alla docenza… Vengono stabilite nuove regole per la contabilità economico-patrimoniale a cui tutte le università dovranno adeguarsi entro il 2014, per garantire una maggiore trasparenza dei conti e nella gestione delle risorse…. Tutti i nuovi corsi attivati e le nuove sedi istituite dovranno essere accreditati e certificati. Saranno oggetto cioè di un'attenta valutazione di qualità svolta dall'Anvur. La valutazione comunque non sarà "una tantum" ma si svolgerà regolarmente per verificare gli standard di qualità delle università e riguarderà, nei prossimi anni, anche i corsi e le strutture già esistenti. E' stato razionalizzato il numero dei settori disciplinari, che passano da 370 a 180 settori concorsuali. Istituite nuove modalità di selezione per l'attivazione di dottorati di ricerca, basate su criteri riconosciuti anche a livello internazionale. Anche i dottorati dovranno essere accreditati e dunque certificati e valutati. In tre anni, dall'anno accademico 2007/2008, c'è stata una riduzione del 25% dei corsi di laurea e del 40% dei curricula. I corsi passano da 5.879 a 4.389, mentre i curricula passano da 8.955 a 5.424…. Aumenta la percentuale del Fondo di finanziamento ordinario che viene distribuita alle università in base a specifici criteri di qualità e merito. Rispetto al 2010, quando la quota era del 10%, la percentuale sale al 13,5%. Dal 2009, quando il 7% dei fondi è stato distribuito su base meritocratica, la percentuale è quasi raddoppiata. Si tratta, in valori assoluti, di circa 930 milioni di euro, rispetto ai 720 milioni del 2010. Si è conclusa la selezione dei Progetti di ricerca di interesse nazionale. Ai progetti individuati sarà assegnata una cifra complessiva di 106 milioni di euro. Test d'ingresso a Medicina in inglese
Quest'anno, per la prima volta, nelle università dove sono attivati corsi di Medicina in inglese, anche il test d'ingresso si svolgerà in lingua. Si tratta dell'Università di Milano, dell'Università di Roma "La Sapienza" e dell'Università di Pavia. Il test sarà elaborato in collaborazione con l'Università di Cambridge e si svolgerà contestualmente alle Università di Londra e Cambridge.

° Sessantacinque mila contratti a t.i. per il personale scolastico ? Non vorremmo fosse un miraggio, in questi giorni in cui il Parlamento discute la manovra d.l. n.98/2011
Approvato, in via definitiva, in Senato il decreto Sviluppo, il Miur predispone il piano triennale delle 65mila immissioni in ruolo a partire dall’a.s. 2011/2012
Una norma di salvaguardia (il comma 17 art.9 del decreto) sarà, doverosamente, applicata a favore dei precari che nello scorso settembre si sono visti sfilare sotto gli occhi il contratto a t.i., non avendo il Miur riconosciuto per tempo il loro diritto a una collocazione di vertice nelle GaE, ove avesse disposto gli inserimenti a pettine: a questi precari toccherà la nomina a t.i. con retrodatazione giuridica, sui posti che erano vacanti e disponibili nel settembre 2010. Doverosamente, ma anche nell’interesse del Miur che deve distogliere quei precari dall’intento di presentarsi nei tribunali per chiedere i danni.
 

° Gli IC, istituti “comprensivi” di scuola materna, elementare e media
Riprendiamo quanto scritto (Aggiornamento di lunedì 11 luglio), per aggiungere alcune precisazioni in merito all’art.19 comma 4 della manovra correttiva di bilancio
Il comma 4 stabilisce: “Per garantire un processo di continuità didattica nell’ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere dall’anno scolastico 2011 – 2012 la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado sono aggregate in istituti comprensivi, con la conseguente soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di I grado; gli istituti compresivi per acquisire l’autonomia devono essere costituiti con almeno 1 000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche”. In atto gli IC sono più della metà delle oltre 7300 scuole del I ciclo (comprendente la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado), numero che s’è incrementato negli anni, grazie a provvedimenti dei ministri succedutisi, dal D.P.R. 18 giugno 1998 n. 233, al DPR 20 marzo 2009 n.81: se la scuola, da sola o unificata con scuole dello stesso grado, non raggiunge il dimensionamento ottimale di alunni, si istituiscono gli IC (e gli Istituti omnicomprensivi e gli Istituti di istruzione secondaria superiore, caso di scuole secondarie di II grado). In applicazione del citato comma 4, si avrà l’aggregazione in II.CC. dei 2120 circoli didattici e quasi 2100 scuole secondarie di primo grado, ancora esistenti come tali. Il risparmio dell’erari sta nella soppressione delle dirigenze (dd.ss. e dd.gg.ss.aa.), nelle minori spese per le infrastrutture e per lo snellimento degli uffici.

° Domani in G.U. il bando del concorso-corso a d.s.
Entro ferragosto, la presentazione per via telematica delle domande. Nella seconda metà di settembre, la prova preselettiva a quiz; i candidati potranno esercitarsi sui 5750 quesiti che il Miur stesso pubblicherà sul web, nelle ultime settimane.

La ripartizione annunziata delle aree tematiche di questi quesiti è molto interessante, perché potrebbe essere indicativa della percentuale con cui ciascuna area inciderà effettivamente sul totale dei 100 quesiti che i candidati saranno chiamati effettivamente a risolvere per la prova preselettiva: 750 domande per ciascuna delle 6 aree tematiche di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 140 del 10 luglio 2008 (Sistema formativo e ordinamento degli studi in Italia; Sistemi formativi e ordinamenti nei Paesi dell’U.E.; Area giuridica; Area amministrativo-finanziaria; Area organizzativa e relazionale. Gestione della scuola; Area socio psicopedagogica. Disabilità e integrazione scolastica), 250 domande per l’area informatica, e altrettante per ognuna delle lingue (inglese, francese, tedesca, spagnola) indicate nel citato D.P.R.
(Fonte: ItaliaOggi, 12 luglio)

° Ancora sul pasticciaccio brutto di Via Fattori: il CGA Sicilia dichiara “improcedibile” il nuovo ricorso proposto dai 416 presidi
Riportiamo alcuni passaggi del commento a firma del d.s. Salvatore Indelicato, presidente regionale della DIRPRESIDI, sugli ultimi risvolti della vicenda

Sentenza sbalorditiva del CGA di Palermo, quella del 7 luglio 2011, che segue a ruota tutti i pronunciamenti dei TAR di queste ultime settimane che hanno capovolto a favore dei 416 presidi del concorso cassato i precedenti editti demolitori, con il seguito mediatico dell’ingiuria e del fango spruzzato a piene mani contro la dirigenza scolastica della scuola siciliana. Il teorema “ Virgilio” viene definitivamente rilasciato dallo stesso organo inquisitore che l’aveva inventato e che sin’ora pervicacemente si era sempre espresso a senso unico a favore di due docenti bocciati, senza sentire alcuna ragione e pontificando senza tenere conto dei terzi e cioè proprio dei presidi vincitori che avrebbero pagato duramente le conseguenze di sentenze che davano apoditticamente ragione a due ricorrenti, poi ripetutamente e sistematicamente bocciate nelle varie fasi della ricorrezione dei compiti. Ponzio Pilato avrebbe fatto di meglio. Tecnicamente l’ultimo intervento processuale dei 416 presidi si qualifica come “ ricorso per opposizione di terzi “, in quanto avevano subito pesantemente le conseguenze di un pronunciamento senza essere stati coinvolti e senza che ad essi venisse notificata alcun impugnazione dei due attori. … Dopo l’intervento del TAR Sicilia e del TAR Lazio che hanno ribaltato a favore dei 416 la frittata, finalmente il CGA si decide a tirare fuori dai cassetti il ricorso e invece di accoglierlo o respingerlo ne decreta pilatescamente l’improcedibilità, cioè dice candidamente che ormai con l’intervento legislativo e amministrativo non c’è più per i 216 opponenti e i ricorrenti per revocazione alcuna ragione di trattazione, perché tanto loro avrebbero perso qualunque interesse alla coltivazione dei gravami proposti…. Come fa la sentenza a dire che non c’è più alcun interesse morale? Questo è tutto ancora da vedere perché l’interesse morale non solo permane ma sicuramente potrà determinare come conseguenza una gigantesca class action dei 416 per avere ristorati danni biologi morali e anche fattuali. …
(Fonte: aetnanet.org, 9 luglio 2011)
 

° Integrazione degli alunni con disabilità: abusi e violazioni a scuola
Quanto segue è in un comunicato istituzionale del dirigente dell’Ufficio VII, Ambito Territoriale scolastico per la provincia di Bari; riportiamo alcuni passi salienti.

“… sono venuto a conoscenza di un episodio che supera l’immaginabile e va ben oltre la mancata realizzazione di quell’effettiva integrazione che è un inviolabile diritto sancito definitivamente dalla Legge-quadro n.104 del 1992, per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate…. la mia interlocutrice, ritenendosi “reclusa”, mirava alla maggiorazione del punteggio in quanto sarebbe stata costretta dalla sua dirigente scolastica ad effettuare sistematicamente – per l’intero anno scolastico – interventi educativi e didattici sull’alunno disabile, relegata in un’aula diversa da quella destinata al gruppo classe di appartenenza… Per di più, la dirigente in questione avrebbe imposto alla docente di chiudere a chiave la porta dell’aula, per evitare che l’alunno in parola potesse uscire e dirigersi altrove in maniera incontrollabile. Alla citata insegnante di sostegno sarebbe stato imposto anche di provvedere alla cosiddetta “assistenza alla persona” (naturalmente non di sua competenza), nonché di lasciare l’alunno solo in aula, chiuso all’interno della stessa, ogni qual volta la docente medesima doveva allontanarsi… La docente sarebbe stata altresì “costretta”, sulla base di un accordo tra dirigente e genitori dell’alunno, finanche a trascorrere del tempo con il ragazzo in orario extracurriculare, accompagnandolo in un centro commerciale ed ai giardini pubblici… quanto denunciato potrebbe integrare – a carico del Capo d’Istituto – una condotta suscettibile di valutazione sotto il profilo della responsabilità disciplinare e, conseguentemente,
sanzionabile per violazione degli obblighi di cui all’art. 14 del vigente CCNL relativo alla Dirigenza scolastica. Si potrebbe, inoltre, ipotizzare che nella fattispecie si sia realizzato un “sequestro di persona” (art. 605 c.p.) e/o una “sottrazione di incapace” (Art.574 c.p.), che – in quanto veri e propri reati – andrebbero sottoposti al vaglio della Magistratura penale… ho avvertito l’esigenza di richiamare su di essa l’attenzione delle SS.LL. esclusivamente perché desidero evitare che fatti analoghi abbiano a ripetersi in futuro”.

° Personale permanentemente inidoneo alla funzione docente
Torniamo a parlare del personale dichiarato permanentemente inidoneo all’insegnamento (art.19 comma 12 della Manovra correttiva di bilancio), per aggiungere alcune delle precisazioni fornite, in merito, da Tuttoscuola.

Il Comma 12 stabilisce: “Il personale docente dichiarato, dalla commissione medica operante presso le aziende sanitarie locali, permanentemente inidoneo alla propria funzione per motivi di salute, ma idoneo ad altri compiti, su istanza di parte, da presentarsi all’Ufficio scolastico regionale entro 30 giorni dalla data di dichiarazione di inidoneità, assume, con determina del Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale competente, la qualifica di assistente amministrativo o tecnico. In sede di prima applicazione, per il personale attualmente collocato fuori ruolo ed utilizzato in altre mansioni, i 30 giorni decorrono dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”. I docenti interessati dal provvedimento sarebbero più di 5mila, e con l’attuazione del provvedimento l’erario ricaverebbe un risparmio che Tuttoscuola calcola in circa 200 milioni annui. L’iniziativa del Governo può avere successo, spiega Tuttoscuola, perché la Riforma Brunetta ha ormai abolito il potere di disapplicazione di norme non gradite al sindacato: “Da circa 37 anni nella scuola statale vige l’istituto normativo della collocazione fuori ruolo dei docenti per motivi di salute, poi utilizzati in altri compiti presso le scuole (biblioteca, supporto didattico, ecc.). Lo prevedeva inizialmente l’art. 113 del decreto delegato dpr 417/1974, trasferito poi nel Testo Unico all’art. 514, prima che con la privatizzazione del rapporto di lavoro diventasse materia contrattuale regolata dall’art. 17 del CCNL del comparto scuola. E, proprio perché materia contrattuale, i tentativi di rivedere l’utilizzo di questo personale per contenerne le spese di mantenimento hanno sempre trovato ostacolo da parte sindacale. In effetti questo personale fuori organico costituisce una spesa aggiuntiva rispetto all’ordinamento, anche se il loro utilizzo è risultato spesso prezioso per le scuole dove prestano servizio. Ma questa volta, caduto con le norme Brunetta l’intervento previsto dalla manovra potrebbe avere successo e azzerare i costi di questo personale fuori quota”. (Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 498, 11 luglio 2011)

 

° GELMINI: il blocco del turn over non riguarda il personale scolastico
La ministro ne è convita, ma occorre che ne sia convinto anche il ministro Tremonti
La ministro Gelmini si accinge a convocare un tavolo tecnico con le OO.SS. per definire il piano attuativo delle 65mila assunzioni decise col Decreto Sviluppo e che, in quanto diluite in un triennio, in sostanza coprono il turn over prodotto dai pensionamenti. I più siamo ansiosi di vederlo questo piano, perché nella manovra correttiva di bilancio recentemente predisposta dal Mef e approvata in CdM il turn over nel pubblico impiego risulta sospeso, con poche eccezioni, a tutto il 2014.

° Nella manovra correttiva di bilancio, una gradita novità
Il quotidiano La Stampa evidenzia come le scuole siano interessate, a parte che dall’art.9, anche dalla liberalizzazione del collocamento disposta con il dl.

Come già avviene per libera iniziativa di alcune università, scatterà per tutte le scuole secondarie di secondo grado l’obbligo di pubblicare nei propri siti istituzionali i curricula degli studenti dell’ultimo anno, al fine di facilitarne l’accesso al lavoro.
(Fonte: LA STAMPA, 7 luglio)

° Una proposta di legge per l'inserimento nelle GAE dei docenti abilitati e abilitandi
Assegnata alla Commissione Lavoro della Camera, la proposta dell’On. Tonino Russo chiede l’inserimento nelle GAE dei docenti abilitati e abilitandi in scienza della formazione primaria, in strumento musicale e didattica della musica.

E’ cominciato l’iter parlamentare della proposta di legge, per la quale il proponente chiederà che sia esaminata “in sede legislativa”, ovvero con un iter accelerato, che si giustifica con l'ampia convergenza, su tale proposta, della stragrande maggioranza dei gruppi parlamentari.
(Fonte: Tonino Russo, Newsletter N° 53 del 8 luglio 2011)

° L’Associazione Genitori Scuole Cattoliche tira per la giacchetta il Governo
Da Tuttoscuola riportiamo parte della nota: “I cattolici e la scuola/SOS paritarie”.
Il Consiglio Nazionale dell’AGeSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche), riunitosi a Milano la scorsa settimana ha nuovamente denunciato la grave situazione in cui si trovano le scuole paritarie e le famiglie che le scelgono. Il quadro dipinto dall’Agesc è drammatico: “A causa degli indebitamenti a cui devono ricorrere per la mancanza dei fondi previsti, molte scuole non statali rischiano di dover chiudere il proprio servizio pubblico scolastico” già dal prossimo mese di settembre, e “migliaia di insegnanti e lavoratori rischiano di trovarsi senza lavoro”. Secondo l’associazione “Le risorse reali finora garantite dal governo corrispondono solo al 47% di quelle erogate nello scorso anno e siccome i piani economici per i prossimi due anni indicano ulteriori tagli sempre intorno al 50% di quanto erogato in questi anni, molti istituti paritari stanno seriamente pensando all’eventualità di chiudere prossimamente le proprie attività per non accumulare deficit insostenibili mentre gli istituti che decideranno di continuare saranno costretti a chiedere ai genitori rette più alte”. Sarà così ancora più difficile entrare nella scuola paritaria per le famiglie che la sceglierebbero (800.000 secondo la stima dell’Agesc) se la parità fosse attuata anche sul piano economico.
(Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 497 del 4 luglio)

 

 

 

 

° Nella manovra correttiva di bilancio, altri sacrifici per il personale della scuola
Sono, innanzitutto, i sacrifici imposti a tutto il pubblico impiego con il blocco dei contratti e degli scatti fino al 2014; ci sono poi specifiche economie (art.19 del dl) che il Mef ricaverà dalla Scuola, in aggiunta ai tagli inferti, con la legge 133, agli organici (l’ultima tranche di 35mila unità scatta a settembre); economie su: - organici (bloccati dal 2012/2013); - dirigenza scolastica (accorpamenti nelle scuole del I ciclo, secondo lo standard dei 1000 alunni circa; eliminazione delle presidenze nelle scuole con meno di 500 alunni, nelle scuole delle piccole isole e dei comuni montani con meno di 300 alunni); - esoneri dall’insegnamento (i collaboratori vicari saranno esentati solo nelle scuole con almeno 55 classi, e non con 44 come è stato fin qui consentendo 1000 cattedre circa a disposizione dei docenti precari); -personale permanentemente inidoneo alla funzione docente (circa 5mila docenti che potranno essere destinati a funzioni impiegatizie); - sostegno alunni con disabilità, che sarà assicurato fino ad un certo punto e per il resto demandato agli enti locali (nelle prime classi in cui c’è un docente per un solo alunno disabile non opererà il limite dei 20 alunni; vi sarà una stretta nella procedura di formulazione della diagnosi necessaria per l’assegnazione del sostegno; ai dd.ss. sarà consentito di nominare sul sostegno docenti a disposizione qualificati con un corso di formazione).
L’art.19 (Razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica) del dl sulla manovra correttiva.
1…. i commissari straordinari dell’INVALSI e dell’ANSAS avviano urgentemente un programma straordinario di reclutamento… nel limite della dotazione organica dell’ente… La decorrenza giuridica ed economica delle assunzioni presso l’ANSAS decorre dal primo settembre 2012, data in cui il personale in posizione di comando presso l’ANSAS rientra in servizio attivo nelle istituzioni scolastiche. Dalla medesima data è soppresso l’ANSAS ed è ripristinato l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE) quale ente di ricerca con autonomia scientifica, finanziaria, patrimoniale, amministrativa e regolamentare… 2…. 3…. 4. Per garantire un processo di continuità didattica nell’ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere dall’anno scolastico 2011 – 2012 la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado sono aggregate in istituti comprensivi, con la conseguente soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di I grado; gli istituti compresivi per acquisire l’autonomia devono essere costituiti con almeno 1 000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. 5. Alle istituzioni scolastiche autonome costituite con un numero di alunni inferiore a 500 unità, ridotto fino a 300 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, non possono essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato. Le stesse sono conferite in reggenza a dirigenti scolastici con incarico su altre istituzioni scolastiche autonome. 6. Il comma 4 dell’articolo 459 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297, come modificato dall’articolo 3, comma 88, della legge 24 dicembre 2003 n. 350, è abrogato. 7. A decorrere dall’anno scolastico 2012/2013 le dotazioni organiche del personale docente, educativo ed ATA della scuola non devono superare la consistenza delle relative dotazioni organiche dello stesso personale determinata nell’anno scolastico 2011/2012 in applicazione dell’articolo 64 della legge 6 agosto 2008, n. 133, assicurando in ogni caso, in ragione di anno, la quota delle economie lorde di spesa che devono derivare per il bilancio dello Stato, a decorrere dall’anno 2012…. 8…. 9… 10… 11. L’organico dei posti di sostegno è determinato secondo quanto previsto dai commi 413 e 414 dell’articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, fermo restando che è possibile istituire posti in deroga allorché si renda necessario per assicurare la piena tutela dell’integrazione scolastica.L’organico di sostegno è assegnato complessivamente alla scuola o a reti di scuole allo scopo costituite, tenendo conto della previsione del numero di tali alunni in ragione della media di un docente ogni due alunni disabili; la scuola provvede ad assicurare la necessaria azione didattica e di integrazione per i singoli alunni disabili, usufruendo tanto dei docenti di sostegno che dei docenti di classe. A tal fine, nell’ambito delle risorse assegnate per la formazione del personale docente, viene data priorità agli interventi di formazione di tutto il personale docente sulle modalità di integrazione degli alunni disabili. . Le commissioni mediche di cui all’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nei casi di valutazione della diagnosi funzionale costitutiva del diritto all’assegnazione del docente di sostegno all’alunno disabile, sono integrate obbligatoriamente con un rappresentante dell’inps, che partecipa a titolo gratuito. 12. Il personale docente dichiarato, dalla commissione medica operante presso le aziende sanitarie locali, permanentemente inidoneo alla propria funzione per motivi di salute, ma idoneo ad altri compiti, su istanza di parte, da presentarsi all’Ufficio scolastico regionale entro 30 giorni dalla data di dichiarazione di inidoneità, assume, con determina del Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale competente, la qualifica di assistente amministrativo o tecnico. In sede di prima applicazione, per il personale attualmente collocato fuori ruolo ed utilizzato in altre mansioni, i 30 giorni decorrono dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. Il personale viene reimmesso in ruolo su posto vacante e disponibile, con priorità nella provincia di appartenenza e tenendo conto delle sedi indicate dal richiedente, sulla base di criteri stabiliti con successivo decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e mantiene il maggior trattamento stipendiale mediante assegno personale riassorbibile con i successivi miglioramenti economici a qualsiasi titolo conseguiti. Le immissioni nei ruoli del personale amministrativo e tecnico sono comunque effettuate nell’ambito del piano di assunzioni previsto dalla normativa vigente in materia. 13 Il personale di cui al comma 12 che non presenti l’istanza ivi prevista o la cui istanza non sia stata accolta per carenza di posti disponibili, è soggetto a mobilità intercompartimentale, transitando obbligatoriamente nei ruoli del personale amministrativo delle Amministrazioni dello Stato, delle Agenzie, degli enti pubblici non economici e delle università con il mantenimento dell’anzianità maturata nonché dell’eventuale maggior trattamento stipendiale mediante assegno personale pensionabile riassorbibile con i successivi miglioramenti economici a qualsiasi titolo conseguiti. 14…. 15… 16….