° Varati quasi tutti i decreti attuativi della riforma universitaria
Diamo alcuni passi del comunicato (7 luglio) dell’Ufficio Stampa Miur: assegni di ricerca più alti, incrementata la percentuale dei fondi assegnati agli atenei su base meritocratica, bilanci più trasparenti, riduzione del numero dei corsi di laurea, razionalizzazione dei settori scientifico-disciplinari, certificazione degli atenei e valutazione della qualità della ricerca, nuove procedure per l'abilitazione scientifica nazionale e l'internazionalizzazione dell'università, 106 milioni per i progetti di ricerca PRIN e test di medicina in inglese. Sono queste le principali novità che oggi il ministro Mariastella Gelmini ha illustrato nel corso della conferenza stampa dedicata all'iter di attuazione della Riforma e alle nuove norme previste per le università italiane.
Prosegue rapidamente l'iter di attuazione della Riforma. Dei 38 provvedimenti previsti (decreti legislativi, regolamenti, decreti ministeriali), 32 sono già stati firmati dal ministro e a breve saranno emanati anche i restanti 6. 7 decreti saranno approvati in via definitiva entro luglio e i rimanenti entro fine settembre. Aumenta di oltre il 20% l'importo minimo degli assegni di ricerca. Si passa così da 16mila euro a 19.630 euro, che rappresentava il precedente valore massimo. Contestualmente, il tetto agli assegni di ricerca è stato abolito. Entro l'anno saranno finalmente sbloccate le nuove procedure di abilitazione scientifica nazionale, prerequisito necessario per l'accesso alla docenza… Vengono stabilite nuove regole per la contabilità economico-patrimoniale a cui tutte le università dovranno adeguarsi entro il 2014, per garantire una maggiore trasparenza dei conti e nella gestione delle risorse…. Tutti i nuovi corsi attivati e le nuove sedi istituite dovranno essere accreditati e certificati. Saranno oggetto cioè di un'attenta valutazione di qualità svolta dall'Anvur. La valutazione comunque non sarà "una tantum" ma si svolgerà regolarmente per verificare gli standard di qualità delle università e riguarderà, nei prossimi anni, anche i corsi e le strutture già esistenti. E' stato razionalizzato il numero dei settori disciplinari, che passano da 370 a 180 settori concorsuali. Istituite nuove modalità di selezione per l'attivazione di dottorati di ricerca, basate su criteri riconosciuti anche a livello internazionale. Anche i dottorati dovranno essere accreditati e dunque certificati e valutati. In tre anni, dall'anno accademico 2007/2008, c'è stata una riduzione del 25% dei corsi di laurea e del 40% dei curricula. I corsi passano da 5.879 a 4.389, mentre i curricula passano da 8.955 a 5.424…. Aumenta la percentuale del Fondo di finanziamento ordinario che viene distribuita alle università in base a specifici criteri di qualità e merito. Rispetto al 2010, quando la quota era del 10%, la percentuale sale al 13,5%. Dal 2009, quando il 7% dei fondi è stato distribuito su base meritocratica, la percentuale è quasi raddoppiata. Si tratta, in valori assoluti, di circa 930 milioni di euro, rispetto ai 720 milioni del 2010. Si è conclusa la selezione dei Progetti di ricerca di interesse nazionale. Ai progetti individuati sarà assegnata una cifra complessiva di 106 milioni di euro. Test d'ingresso a Medicina in inglese
Quest'anno, per la prima volta, nelle università dove sono attivati corsi di Medicina in inglese, anche il test d'ingresso si svolgerà in lingua. Si tratta dell'Università di Milano, dell'Università di Roma "La Sapienza" e dell'Università di Pavia. Il test sarà elaborato in collaborazione con l'Università di Cambridge e si svolgerà contestualmente alle Università di Londra e Cambridge.
° Sessantacinque mila contratti a t.i. per il personale scolastico ? Non vorremmo fosse un miraggio, in questi giorni in cui il Parlamento discute la manovra d.l. n.98/2011
Approvato, in via definitiva, in Senato il decreto Sviluppo, il Miur predispone il piano triennale delle 65mila immissioni in ruolo a partire dall’a.s. 2011/2012
Una norma di salvaguardia (il comma 17 art.9 del decreto) sarà, doverosamente, applicata a favore dei precari che nello scorso settembre si sono visti sfilare sotto gli occhi il contratto a t.i., non avendo il Miur riconosciuto per tempo il loro diritto a una collocazione di vertice nelle GaE, ove avesse disposto gli inserimenti a pettine: a questi precari toccherà la nomina a t.i. con retrodatazione giuridica, sui posti che erano vacanti e disponibili nel settembre 2010. Doverosamente, ma anche nell’interesse del Miur che deve distogliere quei precari dall’intento di presentarsi nei tribunali per chiedere i danni.