Tutte le notizie

° Scivolone (inopinato), nella redazione di ItaliaOggi
I lettori di questa rubrica quotidiana di aggiornamento avranno potuto notare quanta attenzione dedichiamo ai pregevoli articoli di quella testata, che consultiamo per la competenza dei suoi giornalisti di argomento scolastico. Tuttavia restiamo stupiti dell’articolo, firmato Sergio Luciano, pubblicato con l’assurdo titolo: “Professori precari, e quindi non selezionati”.
Non entriamo nel merito della valutazione che l’autore avanza, secondo cui l’efficacia selettiva della procedura concorsuale sarebbe maggiore di quella che si ottiene con la procedura mista corso-concorso; ci limitiamo a segnalare che concorsi a cattedra sono stati indetti ancora, dopo gli anni Sessanta, a cadenza decennale. Vogliamo contestare un passaggio dell’articolo che giudichiamo inaccettabile, il seguente:“…. In questo malcapitato Paese, nel campo della Pubblica Istruzione i governi di ogni orientamento politico sono stati sostanzialmente accomunati – negli ultimi 40 anni – dalla perniciosa voglia di abolire ogni meritocrazia nella selezione del personale insegnante, che dalla seria selezione per concorso pubblico, in molti casi anche addirittura severa, cui dovevano sottoporsi fino agli anni Sessanta, ha iniziato ad essere quasi sempre assunto per titoli e graduatorie che tutto erano fuorché meritocratiche. A fronte di questo insensato lassismo, che ha riempito le scuole italiane di professori asini, i politici hanno deciso….” A Sergio Luciano diciamo che, se verrà a trovarci, lo informeremo di un decennio di attività selettiva, rigorosissima (diciamo, sbarramento per 3 laureati su 4), da noi effettuata – da me e da altri dell’ANIEF - come docenti nelle scuole di specializzazione all’insegnamento, e anche lo informeremo dell’attività di formazione professionale dei corsisti. Ciascuno di essi è stato impegnato per circa 1200 ore in un biennio: una trentina d’esami, attività di tirocinio diretto nelle scuole, produzione di elaborati, test in itinere, una relazione finale (mediamente, 200 pagine di livello impegnativo), esame conclusivo, dinanzi ad una commissione di almeno 5 professori, articolato in prova scritta e prova orale e che costituisce pubblico concorso, a norma e nelle forme di legge. L’iter formativo dei giornalisti è altrettanto selettivo e qualificante ? (F.to Leonardo Maiorca)

 
° Due notizie in tema di Disabilità e Sostegno
Respingendo gli argomenti avanzati dal Miur, dall'USR Lombardia e dall'USP Milano il Tribunale ha giudicato discriminatoria l’inadeguata assegnazione di ore di sostegno
Il 4 gennaio 2011, il Tribunale di Milano ha stabilito la natura discriminatoria dell'inadeguata assegnazione delle ore di sostegno a studenti con disabilità; il verdetto ha accolto il ricorso presentato dai genitori di 17 studenti con disabilità, in collaborazione con LEDHA Milano e con l'Associazione "Avvocati per niente". Nell’’Ordinanza di conferma del giudice milanese si afferma, tra altro, che: - l'incontestabile discrezionalità legislativa nell'individuazione delle risorse destinate a tutela dei diritti dei soggetti con disabilità incontra un limite nel rispetto di un nucleo indefettibile di garanzie per gli interessati; - tale principio non può non trovare attuazione anche con riguardo all'attività della pubblica amministrazione destinata ad incidere sul diritto all'istruzione delle persone con disabilità, inteso quale diritto fondamentale; - la riduzione delle ore di sostegno va considerata una "concreta forma di discriminazione indiretta a danni della persona con disabilità".
(Fonte: http://www.personecondisabilita.it/L’informazione sulla disabilità in Lombardia a cura di Ledha)
° Sentenza del Tar di Bolzano annulla la bocciatura di alunno dislessico
Il caso riguarda una scuola media bolzanina e un ragazzino che era stato bocciato. Alla decisione degli insegnanti, i genitori dell’alunno si erano opposti facendo riferimento ad una certificazione, notificata alla scuola prima della bocciatura, recante diagnosi di disortografia e discalculia» e la raccomandazione (che non ha avuto seguito alcuno) agli insegnanti di semplificare gli obiettivi in tutte le discipline e di mettere in atto una collaborazione scuola-famiglia per i compiti a casa.

 
° Seminario su: La meditazione in psicoterapia della Gestalt
Si terrà Giovedì 14 aprile, ore 15.00, presso l'Università degli Studi di Trieste, - Via Valerio 8/3, Edificio H3. INFO: www.gestalttrieste.it ; Istituto Gestalt Trieste - tel. 040 369777 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - orario da lunedì a venerdì ore 10-12 e martedì pomeriggio dalle 14 alle 17.30.
(Fonte: Infohandicap, Newsletter n.21 – 24/3/2011)
 

° La Ministro Gelmini sfoglia la margherita
Si è cacciata in un vicolo cieco, eppure preferisce ascoltare non i tribunali e l’ANIEF ma i soliti che questa situazione l’hanno creata o l’hanno accettata per lustri e lustri.
Sta dando un colpo al cerchio e uno alla botte ma, dalle incertezze, non l’aiuteranno a uscire i tatticismo della persone che la consigliano, vuoi perché hanno scarsa conoscenza del problema (che esperienza hanno del precariato ?), vuoi per i trascorsi (che cosa hanno mai fatto per il precariato durante il pluridecennale mercato delle convocazioni per incarichi e supplenze ? Per il vero, la magistratura stessa è non è stata univoca (sentenze di segno opposto a Viterbo, Venezia e Perugia) in materia di precariato, sicché la ministro è tentata di arroccarsi. Certo, la sentenza di Genova, favorevole a 15 insegnanti, deve averla scossa. Al punto dal farle dire che 65mila precari verrebbero assunti in ruolo entro il 2015 (sarebbero quelli che hanno maturato tre anni continuativi di servizio). Per il verso opposto, sembra che il Governo proporrà un disegno di legge che vada contro la direttiva UE 1999/70/Ce sui contratti a termine, tentando un blitz: inserire un emendamento alla Legge Comunitaria con cui l’Italia annualmente recepisce la normativa UE; il placet deve giungere dal Comitato dei Nove della Commissione Politiche Comunitari. La Gelmini attende dall’alto questo deus ex machina; poi all’orizzonte potrebbe arrivare il Decimo cavalleria (qualche altro tatticismo, quale potrebbe essere l’esito del ricorso avverso la sentenza di Genova). E’, a nostro parere, solo un modo per esorcizzare i problemi, secondo una logica che, però, non aiuta a uscire dal problema vero; in questa logica, la tutela dei diritti dei precari è solo un effetto incidentale, l’essenziale resta minimizzare i ricorsi. In questa logica, la ministro potrà, forse, scansare le sentenze favorevoli ai precari, assumendo i potenziali ricorrenti sui posti vacanti, ma solo in un quadriennio (in sostanza, al ritmo del semplice turn over). La Ministro non vuole capire il nodo della questione: i lavoratori che prestano uno stesso servizio hanno tutti uguali diritti, quale che sia il loro tipo di contratto. E intorno alla ministro ? La Lega Nord chiede che il rinnovo delle graduatorie ad esaurimento sia in una sola provincia. La stampa confindustriale si allarma per gli indennizzi stabiliti dai giudici a pro dei precari: non sia mai che questi tizi incassino qualche euro! Come farà l’erario ? Far pagare la Casta ? Il ministro Tremonti sembra non capire che per minimizzare la spesa per il personale non serve tagliare gli organici (dovrebbe tagliare gli studenti), in quanto aumenta il numero dei supplenti da pagare per le cattedre, circa 50mila, che ogni anno vengono assegnate con contratti a termine, e per le altrettanto numerose assegnate a copertura di congedi lunghi, nel caso il titolare non rientri in Aprile (supplenze queste che andranno pagate fino al 31 agosto e non più al termine delle lezioni, se il Miur non vuole sulla testa una gragnola di sentenze sfavorevoli). Infine c’è qualcuno che propone di minimizzarele tutele connotanti i contratti a t.i. Mai e poi mai avremmo voluto leggere la lettera che il senatore giuslavorista Pietro Ichino (PD) ha inviato al Direttore de Il CORRIERE DELLA SERA (pubblicata nell’articolo: “Tutti di ruolo, nessuno inamovibile. Una proposta sul nodo dei precari, del 31 marzo): spiegando il costoso inganno della sanatoria dei precari, aggiunge uno step alla precarizzazione dei giovani: Caro Direttore, la direttiva europea n.70 del 1999 vieta agli Stati membri di consentire che il contratto a termine sia utilizzato come strumento ordinario di assunzione dei lavoratori; e impone comunque la parità di trattamento tra assunti a termine e assunti a tempo indeterminato… Il rischio per le casse esauste dello Stato è elevatissimo perché i lavoratori di serie b e di serie c, nella scuola, sono oltre 150mila. Come se ne esce ? Il rapporto di impiego “di ruolo” è troppo rigido per potersi applicare a tutti…. C’è un modo solo per uscirne, ridefinire la disciplina dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, per tutte le nuove assunzioni…. Si calcola che i “precari permanenti” nel comparto pubblico siano oltre 500mila…. La direttiva europea, del resto, è vincolante anche per il comparto privato… Se la questione è dappertutto la stessa, anche la soluzione dev’essere la stessa: un nuovo diritto del lavoro….”.Occorrerebbe, a nostro parere, che la Ministro avesse la forza politica di voltare pagina chiudendo con il passato. Ministro Gelmini ci ascolti; ascolti l’Anief che è nata dai precari e conosce il problema. Coinvolga le varie parti politiche in Parlamento, come l’ha invitata a fare il deputato PD Antonio Russo – un parlamentare spesso in sintonia con l’ANIEF - che ha raccolto le firme di 60 parlamentari di vari schieramenti.

 
° Convegno internazionale: Ricomporre Babele – Educare al Cosmopolitismo
Lo organizza la Fondazione Intercultura, dal 7 al 9 aprile a Milano. Si discuterà degli strumenti culturali necessari ai giovani che si preparano a vivere in una società globalizzata. INFO: http://www.ricomporrebabele.org (Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 482 - 28 marzo 2011)

° Imminente il bando di concorso per dd.ss.
Saranno assegnati 2350 posti, il numero stretto necessario a tamponare momentaneamente il vuoto nelle dirigenze
Il bando per il concorso a preside, atteso da 4 anni, è pronto, e il Tesoro sarebbe per aprire i cordoni della spesa. Se le procedure andranno speditamente, i vincitori potrebbero prendere servizio col primo settembre 2012. In atto, le sedi scoperte (tenute in reggenza) sono 1600 su 10000, ma col prossimo settembre è già certo che andranno in pensione ancora parecchie centinaia di capi d’istituto.

 
° X Giornata Nazionale Unitalsi
Si terrà Sabato 2 e domenica 3 aprile 2011, in oltre tremila piazze italiane
L’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali presenta le sue attività e fa appello alla generosità dei cittadini che potranno acquistare piccole piante. La raccolta dei fondi consentirà la realizzazione dei consueti interventi a favore dei bisognosi.

 
° Si pensa a bandire i concorsi a cattedra
Si bandirebbero per un numero di posti necessari effettivi, dopo oltre 10 anni e soltanto per le graduatorie esaurite
In sostanza, i concorsi riguarderebbero quasi esclusivamente le materie tecniche e scientifiche per le quali le graduatorie, in alcune regioni del Nord, sono esaurite. Potrebbe trattarsi di concorsi su base territoriale (come chiede la Lega Nord), addirittura concorsi banditi da reti di scuole, e per i vincitori dovrebbe essere stabilito l’obbligo di non chiedere il trasferimento, per un congruo numero di anni, non lasciando la regione nella quale s’è vinto il concorso.
(Fonte: Il Messaggero – 30 marzo 2011)

 
° La politica scolastica nei tribunali: Precari – Gelmini: 2 a 2
Dopo la tempesta della sentenza di Genova, due nuvole di marzo: cattive notizie, per il Miur, dalle aule giudiziarie di La Spezia e dal Tar della Puglia: il Miur condannato per la riduzione delle ore di Sostegno. Di segno opposto, una sentenza d’appello (Perugia) e una del CdS che ha salvato i tagli ministeriali agli organici della scuola.
Precari 1. Il tribunale di La Spezia ha sanzionato come discriminatoria la linea tenuta dal MIUR nel ridurre le ore di sostegno per uno studente disabile; il servizio dovrà essere ripristinato nella quantità oraria, e il Ministero dovrà pagare le spese di giudizio. Precari 2. Analoga sanzione è stata comminata al MIUR dal Tar di Bari, per il taglio delle ore mensili destinate a 60 alunni disabili. Miur 1. La Corte d’appello di Perugia ha ribaltato (sentenza n.524 dell’8 marzo) l’orientamento spesso adottato dai giudici di primo grado, e ha stabilito che il precario che abbia maturato servizio continuativo per più di tre anni con contratti a termine ha sì diritto ad essere indennizzato per la mancata equiparazione salariale con gli insegnanti di ruolo (progressione carriera, nomina al 31 agosto ecc…) ma non ha diritto alla stabilizzazione, perché nei ruoli si entra per concorso, secondo l’apposita norma speciale prevalente sulla normativa generale. Secondo il giudice d’appello, l’Amministrazione può conferire supplenze annuali ripetutamente perché ciascun contratto è svincolato dagli altri precedenti, non costituendone proroga o prosecuzione. Miur 2. Il Ministero può, altresì, compiacersi del fatto che il Consiglio di Stato ha annullato (sentenza 1540/2011) una sentenza del Tar Lazio (la 3291/2010), dichiarando inammissibili alcuni ricorsi del 126° Circolo Didattico di Roma e del CIDI contro i tagli negli organici: quanto al 126° Circolo Didattico, le scuole non sono legittimate ad agire contro le direttive dell’Amministrazione (il piano per la razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali di cui alla legge 133/2008); quanto al CIDI, resta preclusa ai soggetti collettivi la tutela giudiziale dell’astratta legalità dell’azione amministrativa.
(Fonti: Il Mattino - 28 marzo 2011; Il Fatto Quotidiano - 29 marzo 2011; Italia Oggi - 29 marzo 2011)


 
° In aumento le assenze per malattia del personale scolastico
Rispetto allo scorso febbraio, l’incremento è del 17% tra i docenti e di quasi il 13% tra gli ATA. Le misure attuate dal ministro Brunetta sembrano aver perso efficacia.
Tuttoscuola riporta questi dati ufficiali, di fonte Ministero della Pubblica amministrazione. Il maggiore incremento lo fanno registrare i maestri (scuola dell’infanzia e scuola primaria).
(Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 482 - 28 marzo 2011)

 

° Se i giudici del lavoro chiamano il Miur a risarcire i precari
Il Corriere della sera valuta in circa 5 miliardi il possibile danno dell’erario
Dopo la sentenza spacca bilancio emessa dal tribunale del lavoro di Genova (ha condannato il Miur a risarcire i  trenta  precari ricorrenti con una somma di 500.000 euro, i responsabili del disastro, insieme a sindacalisti che per anni hanno sonnecchiato e adesso mostrano idee chiarissime, cercano affannosamente il rimedio per evitare che circa 150mila precari pretendano dai giudici la tutela dei propri diritti (costo per l’erario, circa 5 miliardi). Come al solito, nell’articolo de Il Sole 24Ore si omette di dire quale sia stato il ruolo dell’Anief a monte della valanga; in compenso si citano i sindacati confederali. Il segretario generale della Cisl scuola, Francesco Scrima si dichiara allarmato dell’eventualità che le sentenze giudiziarie possano condizionare le scelte politiche in materia di reclutamento dei docenti; e comunque, niente paura: “Si tratta al momento di sentenze di primo grado, e l’esperienza suggerisce cautela nella valutazione e nella gestione di questi primi esiti”. Non minore è l’allarme che traspare negli articoli de Il Sole 24Ore, per la spesa cui l’erario potrebbe avere per effetto delle sentenze che stabiliscono il risarcimento ai precari: non sia mai che sti giovani incassino qualche euro! Come si farà ? Sarà necessario tagliare i privilegi della classe dirigente, politica e economica ! Tra le ipotesi di soluzione avanzate informalmente dal Miur v’è, è vero, un pacchetto di assunzioni già dal prossimo 2011/2012, ma il lupo perde il pelo e non il vizio, e i responsabili del disastro programmano di ricorrere in appello contro la sentenza di Genova, come ad esorcizzare il problema. La tutela dei diritti dei precari diventa un effetto incidentale; lo scopo centrale resta quello di minimizzare i ricorsi; non lo voglio capire che i lavoratori che prestano uno stesso servizio hanno tutti, quale che sia il tipo di contratto, gli stessi diritti.
Cominciando a ragionare sulla provincia nella quale presentare, quando sarà il momento, le domande di incarico e quelle di supplenza, occorre tenere presente che il parametro più indicativo, in questa scelta, è il punteggio dell’ultimo nominato a t.i e dell’ultimo nominato a t.d. dall’usp. L’articolo del Corriere prospetta alcune cifre che possono essere utili; eccole.
Lombardia: quasi 92mila iscritti nelle GaE; 28.500 posti in organico; Piemonte: quasi 44500 iscritti nelle GaE; 10200 posti in organico; Liguria: 14mila iscritti nelle GaE; oltre 3700 posti in organico; Toscana: 37mila200 iscritti nelle GaE; 11.400 posti in organico; Umbria: oltre 9500 iscritti nelle GaE; 3300 posti in organico; Lazio: 59mila iscritti nelle GaE; oltre 21600 posti in organico; Sardegna: 19900 iscritti nelle GaE; oltre 5700 posti in organico; Campania: 78mila iscritti nelle GaE; quasi 32600 posti in organico; Sicilia: 65560 iscritti nelle GaE; quasi 33.500 posti in organico; Calabria: 28.600 iscritti nelle GaE; oltre 12mila posti in organico; Basilicata: oltre 3200 iscritti nelle GaE; 8200 posti in organico; Puglia: 51400 iscritti nelle GaE; oltre 18560 posti in organico; Molise: quasi 4mila iscritti nelle GaE; 1750 posti in organico; Marche: quasi 17.200 iscritti nelle GaE; quasi 6300 posti in organico; Abruzzo: oltre 15mila iscritti nelle GaE; 5250 posti in organico; Emil.Romag.: 39720 iscritti nelle GaE; 14460 posti in organico; Veneto: oltre 48mila iscritti nelle GaE; oltre 14200 posti in organico; Friuli V.G.: 12600 iscritti nelle GaE; 3320 posti in organico.
(Fonte: Corriere della sera - 29 marzo 2011)
 
° Il pressing per incentivare le iscrizioni agli istituti tecnici e professionali
Visto che la professionalità tecnica è richiesta nel mondo del lavoro Il Miur ha attivato nel proprio sito e in quello dell’INVALSI una informazione/comunicazione. L’effetto di convincimento è stato modesto, poiché le preferenze delle famiglie sono state in maggioranza, come tradizione, per i licei. Immagini, schemi, disegni esplicativi, per conoscere i nuovi istituti tecnici e professionali, e poi ancora, schede informative, materiali di approfondimento e documenti, nei link: Istituti Tecnici e Professionali, una risorsa per il futuro; nuovitecnici.indire.it; nuoviprofessionali.indire.it.

 
° Educazione alla Legalità. Ancora una iniziativa a Caltagirone
Si terrà venerdì 1 aprile alle ore 9.15 nell’aula magna del Liceo Classico
Gli istituti superiori della cittadina siciliana organizzano un incontro-dibattito sul tema “Educare alla legalità per educare alla cittadinanza”; interverrà il dr. Gherardo Colombo, già Procuratore capo del pool “Mani Pulite”.

° Attribuzione, alle oltre diecimila scuole statali sede di d.s., delle caselle di “Posta Elettronica Certificata” (PEC). Convocazione dei supplenti tramite PEC
Diamo, in sintesi, la nota Miur n.1498, 18.03.2011, con cui il Miur dà indicazioni circa le modalità di richiesta del servizio e circa le modalità di gestione. La denominazione sarà del tipo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Il riferimento normativo più recente in materia è il D.Lgs. 235/10 (Nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale). Su VIVIFACILE, le istruzioni (alle scuole che non sono ancora iscritte all’IPA) per ottenere ed attivare la casella di posta certificata (PEC), e quelle (alle scuole che sono già iscritte all’IPA) per ottenere ed attivare la casella di posta certificata (PEC)
Nel sistema PEC, se mittente e destinatario ne sono forniti, quest’ultimo può rilasciare al mittente ricevuta di ritorno elettronica attestante l'invio e la consegna di documenti informatici; l’attestato ha valore legale e va conservato dai corrispondenti. Nella trasmissione di un documento elettronico tra due indirizzi PEC, i gestori danno la seguente assistenza:  il Gestore di PEC del mittente rilascia a quest’ultimo una ricevuta di avvenuta/mancata accettazione del messaggio, corredata di data e ora;  il Gestore di PEC del destinatario rilascia al sistema di PEC del mittente una ricevuta di presa in carico del messaggio, corredata di data e ora;  il Gestore di PEC del destinatario rilascia al mittente una ricevuta di avvenuta/mancata consegna del messaggio nella casella PEC del destinatario, corredata di data e ora;  il Gestore di PEC del mittente conserva (per 30 mesi) ricevuta dell’invio.
Le scuole hanno già ricevuto una email, in data 11.03.2011, che indicava le modalità con cui
richiedere le credenziali di queste caselle, il cui Gestore è la società HP Enterprise Services Italia srl, che figura nell’elenco pubblico dei gestori di PEC (sul sito www.digitpa.gov.it).
Il MIUR si fa carico di gestire le interazioni con l’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA), indirizzario generale a cui le PP.AA., incluse le scuole, devono iscriversi per poter essere raggiunte via PEC. Per le scuole che non risultano essere già iscritte all’IPA, si procederà alla iscrizione automatica, a cura del MIUR. Per quelle che richiederanno le credenziali PEC entro il 26.03.2011; la casella PEC sarà operativa dal 29.03.2011; per le altre che richiederanno le credenziali PEC dopo il 26.03.2011; la casella PEC sarà operativa dal mese successivo. Quanto alle scuole già iscritte all’IPA, il Miur curerà l’aggiornamento dell’iscrizione per tutte quelle che
richiederanno le credenziali PEC. Le scuole, pertanto, devono:  Richiedere le credenziali della casella PEC mediante la funzione SIDI Gestione anno scolastico – Configurazione email – Gestione Posta scuole - Posta certificata PEC, disponibile per tutti gli utenti forniti del profilo “Scuola Aggiornamento” dell’applicazione “Rete Scolastica”;  Attendere una comunicazione, del MIUR, che conferma l’avvenuta iscrizione all’IPA ed il conseguente funzionamento della casella PEC;  Prendere visione di tutta la documentazione e delle FAQ presenti sul SIDI, area Supporto ai procedimenti amministrativi - Gestione caselle PEC scuole, rivolgendosi al numero 800-903080 in caso di necessità;  Utilizzare la casella PEC del MIUR, e valutare l’opportunità di cessare l’eventuale casella PEC acquisita autonomamente dalla scuola da un altro gestore.
Con l’operazione di richiesta delle credenziali PEC (funzione SIDI Gestione anno scolastico – Configurazione email – Gestione Posta scuole - Posta certificata PEC), la scuola delega il MIUR alla gestione dei dati pubblicati sull’IPA. Resta in carico alla scuola di: gestire con riservatezza/diligenza le credenziali; gestire e periodicamente consultare e la casella PEC, che diventa a tutti gli effetti un punto di contatto ufficiale della scuola nei confronti di cittadini, imprese e PP.AA.; garantire il corretto utilizzo del servizio. La PEC può essere utilizzata per inviare una comunicazione ed ottenere la certificazione dell’avvenuto invio e dell’avvenuta o mancata consegna, corredata dell’indicazione temporale. E’ questo il caso della convocazione dei supplenti (nota n.11052 - 20.12.2010). Da quest’anno i supplenti vengono convocati:
  • tramite SMS, se l’aspirante ha inserito su Istanze On Line un recapito di telefono cellulare;
  • tramite messaggi di PEC, se e solo se si verificano entrambe le seguenti condizioni: la scuola ha un indirizzo di PEC fornito dal MIUR (dominio @pec.istruzione.it); l’aspirante risulta avere un indirizzo di PEC personale registrato su Istanze On Line.
  • In tutti gli altri casi, la convocazione avviene con messaggi email dalla casella “tradizionale”
@istruzione.it alla casella “tradizionale” dichiarata dal docente su Istanze On Line.
Per favorire l’adozione delle tecnologie innovative, il MIUR ha predisposto la creazione di una casella di Postacertificat@ (www.postacertificata.gov.it, il servizio di Poste Italiane con cui un cittadino può ottenere gratuitamente un indirizzo di PEC) per tutti gli aspiranti supplenti iscritti su Istanze On Line: senza doversi recare presso un ufficio postale, gli aspiranti potranno ottenere le prime credenziali della casella Postacertificat@ attraverso le specifiche funzioni di Istanze On Line, e quindi effettuarne l’attivazione tramite il sito www.postacertificata.gov.it .
Va evidenziato che gli aspiranti supplenti non sono obbligati a dotarsi di un indirizzo di PEC.